Ottavia Busia Bourdain, ex moglie del celebre chef Anthony Bourdain e attuale compagna di Eddie Cummings, tre anni fa condivise su reddit una testimonianza che metteva in luce gli accessi e i pericoli di una pratica errata e che rivela un aspetto spesso ignorato nella cultura del Jiu-Jitsu: l' allenamento ossessivo in vista di un obiettivo che spinge ad allenarsi da infortunati sotto il condizionamento dal giudizio altrui, del proprio maestro e dei propri compagni di team.
"Sono una cintura marrone e dopo anni di allenamento ossessivo ogni giorno, ho completamente smesso lo scorso settembre quando sono tornata all' università. A quel punto, ero già esausta da oltre un anno. Ho provato una palestra diversa, ma anche se ho incontrato persone incredibili e l'ambiente generale era fantastico, per me era troppo tardi; la maggior parte delle volte dovevo costringermi ad andare ad allenarmi. Semplicemente non aveva senso continuare. Inoltre, ho scoperto che studiare mi dava molta più soddisfazione.
Ora che sono fuori da tutto questo, guardo indietro e mi sembra di essere scappata da una setta. Ho fatto così tanti sacrifici, incluso distruggere completamente il mio corpo, "per il team", "per la famiglia", che spesso mi chiedo, cosa stavo pensando? Mi ero completamente persa.
Mi sarebbe piaciuto ridimensionare molto prima, ma tutti intorno a me insistevano sul fatto che ero così vicina alla cintura nera che avrei continuato nonostante non mi piacesse più. Speravo che fare una pausa avrebbe aiutato, ma questa pandemia ha solo rafforzato in me quanto possa essere tossica la mentalità del jiu jitsu dell'allenarsi a tutti i costi. Mi mancano molte persone e amo ancora l'arte del jiujitsu, ma ho cominciato a disprezzare la maggior parte delle cose legate a esso. Tuttavia, spero che un giorno senta di nuovo quella scintilla, ma se accadrà, sicuramente non lo affronterò come uno stile di vita, ma come un hobby... mi ha fatto tristezza scrivere questo post, è la prima volta che mi apro davvero a riguardo. Penso che la mia situazione sia stata resa peggiore dal fatto che mi hanno messo sotto i riflettori fin da quando ero una cintura bianca. E questo non aveva niente a che fare con la mia abilità nel Jiu jitsu, quindi sentivo sempre questa pressione di dover dimostrare il mio valore. Inoltre, dalla cintura viola ero in un ambiente di allenamento molto competitivo, dove mi sentivo obbligata ad andare a ogni costo.
Mi sono strappata entrambi i legamenti crociati anteriori, oltre a tutti gli altri legamenti nelle ginocchia più volte; ho strappato la cartilagine labrale in entrambe le spalle e nell'anca; ho avuto un'evulsione dell'omero; mi sono fratturata la clavicola. Non ho mai preso un giorno di pausa. Nessuno mi puntava una pistola alla testa; tuttavia, sapevo come le persone che non erano ciecamente dedite a questo sport venivano trattate e non volevo che succedesse anche a me. E quello era solo una parte di tutto ciò. Ho provato a cambiare palestra e il nuovo ambiente era ottimo, ma avevo ancora sentimenti irrisolti e non riuscivo a goderne appieno. Questa volta ci metterò il tempo che serve e ho fatto pace con il fatto che potrei non tornare mai più."
In un'altro commento su reddit scrive: "I social media sono ancora pieni di post di persone che vantano di allenarsi tutti i giorni, due volte al giorno, "senza scuse". Ma è facile dirlo quando sei un uomo di vent'anni o di duecento libbre. Quando sei una donna, è una storia completamente diversa. Sono sicura che se il mio allenamento consistesse nel fare esercizio tre volte al giorno con bambini di 80 libbre, il mio corpo non avrebbe sofferto così tanto."
Ottavia ha speso anni di vita dedicandosi in modo ossessivo al jiu jitsu. Tuttavia qualcosa l' ha spinta a porre fine a questa fase. Si resa conto di quanto sia tossica la mentalità che spinge a "allenarsi a tutti i costi". Questo non ha fatto altro che confermare la sua decisione di allontanarsi da un ambiente che, pur avendole regalato tanto, stava diventando sempre più opprimente e privo di autentica soddisfazione.
Ottavia ha fatto ammissioni strazianti, rivelando di essersi sentita come se fosse coinvolta in una sorta di "setta" del Jiu-Jitsu, dove il sentirsi costantemente sotto pressione la faceva desiderare di scappare. È arrivata a disprezzare tutto del jiu jitsu e sentirsi in un ambiente tossico.
La testimonianza di Ottavia Busia Bourdain è un potente promemoria per tutti i praticanti di Jiu-Jitsu: l'eccesso di allenamento e la mentalità sbagliata e un ambiente tossico può portare all'abbandono della pratica. Questo ci invita a riflettere su quanto sia fondamentale avvicinarsi al Jiu-Jitsu (e a qualsiasi altra attività) con un approccio intelligente.
L'entusiasmo iniziale può essere travolgente, e il desiderio di migliorarsi può spingere molti a un allenamento estremo, ma è importante riconoscere i segnali che indicano che qualcosa sta andando storto. L'obiettivo non deve essere solo la ricerca della cintura nera o di un traguardo prestabilito, ma la consapevolezza di trarre soddisfazione dalla pratica.
Un approccio intelligente al Jiu-Jitsu comprende anche una gestione oculata dell'allenamento fisico per evitare lesioni e sfruttare appieno le sessioni di pratica. Allenarsi con intelligenza significa ascoltare il proprio corpo, prendere le giuste pause per permettere il recupero, e sviluppare un allenamento bilanciato che tenga conto della prevenzione degli infortuni.
Lascio a Ottavia la parola per concludere questo post: "Il momento migliore che ho avuto nel jiu jitsu è stato quando lo facevo per divertimento. Penso che se ti trovi in una palestra in cui ti dicono che sei debole o "una vigliacca" se ti ritiri quando sei infortunata, o perché preferisci trascorrere la domenica mattina con la tua famiglia anziché andare all'open mat, SCAPPA. Ovviamente è diverso se sei un atleta di alto livello e il jiu jitsu è il tuo lavoro. Ma il jiu jitsu è piuttosto unico nel suo modo di far allenare insieme professionisti e appassionati. In un certo senso è davvero bello, ma devi anche fare attenzione; ho visto cinture blu entusiaste di essere invitate ad allenarsi con i ragazzi più bravi nella palestra, ma non si rendevano conto che erano solo prede per gli squali."
L'APUANIA ACADEMY è un luogo dove si apprende il Jiu-Jitsu brasiliano e il grappling senza nessun tipo di costrizione. Al primo posto mettiamo il benessere psico-fsico e l'incolumità di ogni tesserato.
L'essere umano tende ad avere sempe gli stessi comportamenti autodistruttivi,indipendentemente dal contesto,quando ci si sottomette in cambio di gloria personale (nascosta dal volere appartenere ad un gruppo che si crede intellettualmente superiore alla massa) , ad un qualsiasi leader che ha come obiettivo la propria gloria personale.
RispondiEliminaLa redenzione porta a ragionamenti logici che sono ovvi e chiari per chi non appartiene a quel gruppo.