mercoledì 29 marzo 2023
Il ruolo del teorico di cose pratiche nel Jiu-Jitsu brasiliano
lunedì 27 marzo 2023
Il BJJ italiano continua a crescere: Il secondo Italia Open gi e no-gi ne è la prova
La buona organizzazione dell'evento ha permesso di gestire al meglio il gran numero di partecipanti, mantenendo un'alta qualità del torneo. Le aree di gara, infatti, sono state sufficienti per la gestione dei tempi di attesa, garantendo un'esperienza di gara soddisfacente per tutti gli atleti.
Ero presente alla gara con un mio allievo che mi ha accompagnato il giorno prima della gara al corso specialistico tenuto da Manuel Sances sull'insegnamento ai bambini. Oltre ad aiutarmi da lunedì a giovedì con i corsi bimbi, studia e lavora nei fine settimana. Nonostante le sconfitte subite in entrambi gli incontri, ha dimostrato sportività e autocontrollo, rappresentando al meglio i valori che il Jiu-Jitsu dovrebbe trasmettere.
La vittoria e la sconfitta sono aspetti insiti nello sport e fanno parte del gioco. È importante che gli atleti siano in grado di accettare sia la vittoria che la sconfitta con umiltà e rispetto per il proprio avversario. L'esperienza di gara può essere arricchente sia in caso di vittoria che di sconfitta, poiché entrambi i risultati possono fornire preziosi spunti per migliorarsi e per crescere come atleti e come persone.
È importante ricordare l'importanza dei valori dello sport, come la sportività, il rispetto e l'autocontrollo, che devono essere messi in pratica dagli atleti in ogni situazione, sia in caso di vittoria che di sconfitta, ma anche dai maestri.
A tal proposito, vorrei invitare quei maestri che si trovano a volte a contestare il lavoro degli arbitri a mantenere un atteggiamento rispettoso nei confronti di tutti, compresa la classe arbitrale.
È fondamentale che gli angoli evitino di fare commenti inerenti l'operato arbitrale, poiché questo può influire negativamente sulla percezione dell'arbitraggio da parte degli atleti.
Siete un esempio per i vostri allievi sul tatami e fuori da esso e rappresentate lo sport e l'arte marziale che praticate.
Permettetemi di esprimere un pensiero per il presidente Saverio Longo assente dall'evento a causa di un incidente stradale. Gli auguro una pronta guarigione e colgo l'occasione per ringraziarlo per l'impegno che sta dedicando alla promozione del BJJ in Italia.
Infine, tutti quelli che, come me, hanno a cuore lo sviluppo del BJJ in Italia, credo che si auspichino che il torneo continui a crescere negli anni e che si possano organizzare sempre più eventi di successo per promuovere il BJJ in Italia. Il prossimo evento targato BJJ Italia è il 1° Umbria Open di BJJ, che si terrà a Foligno il 7 maggio.
sabato 25 marzo 2023
La passione e la professionalità di Manuel Sances nel corso di specializzazione giovanile di Bjj Italia - Manuel Sances's passion and professionalism during the youth specialization course offered by Bjj Italia
venerdì 24 marzo 2023
Riconoscere la vera maestria nel BJJ - Recognizing True Mastery in BJJ
Henry Akins e Brian Glick sono due cinture nere altamente qualificate di Brazilian Jiu-Jitsu che si sono formate sotto la guida di rinomati mentori: Rickson Gracie e John Danaher/Renzo Gracie, rispettivamente.
Nonostante non abbiano mai gareggiato, sono riconosciuti a livello internazionale come maestri di alto profilo dell'arte marziale, e i loro mentori non hanno che parole di elogio per loro.
domenica 19 marzo 2023
I rischi degli atteggiamenti antisportivi nello sport giovanile
mercoledì 1 marzo 2023
GRAPPLING ROYALE GI&NOGI CAMP
L'A.S.D APUANIA ACADEMY è l'accademia di Jiu-Jitsu Brasiliano a Massa (MS). Siamo alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per ragazzi dai 9 ai 13 anni e alla Pugilistica Massese con corsi per bambini dai 4 agli 8 anni. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.
venerdì 24 febbraio 2023
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DEL BRAZILIAN JIU-JITSU AI BAMBINI DAI 4 AGLI 11 ANNI – 25 MARZO A ROMA
Il Corso si svolgerà sabato 25 marzo a Roma in Via Agliana 26 (presso la Palestra Eagle Fitness & Wellness) dalle ore 11 alle ore 18 (ore 11 accoglienza, ore 11:30 inizio Corso). Il Corso è progettato per fornire ai partecipanti una solida formazione nella tecnica e nella didattica del Brazilian Jiu-Jitsu per l'età giovanile. Verranno trattati temi come le strategie di insegnamento efficaci, la sicurezza nell'allenamento, la preparazione fisica e la psicologia dei giovani.
I Docenti del Corso saranno i Maestri Manuel Sances e Vitaliano Sestito, esperti nell'insegnamento ai bambini e ai giovani, che guideranno i partecipanti attraverso lezioni teoriche, dimostrazioni pratiche e sessioni di allenamento. Al termine del Corso i partecipanti riceveranno un Diploma.
Il Corso è aperto a tutti ed ha un costo di 50 euro. Per partecipare al Corso è necessario effettuare un bonifico di 50 euro a FIGMMA BJJ ITALIA (IBAN: IT79Y0301503200000003368222; nella causale scrivere: Corso Insegnamento Bambini) e inviare la ricevuta, entro il 19 marzo, alla e-mail manuel.sances@gmail.com o al numero Whatsapp 331-3727013 (le iscrizioni verranno chiuse anticipatamente nel caso in cui si raggiunga il limite massimo di iscritti).
L'A.S.D APUANIA ACADEMY è l'accademia di Jiu-Jitsu Brasiliano a Massa (MS). Siamo alla Yama Arashi con corsi di Brazilian Jiu-Jitsu per adulti e per ragazzi dai 9 ai 13 anni e alla Pugilistica Massese con corsi per bambini dai 4 agli 8 anni. Vi aspettiamo per iniziare una disciplina marziale adatta a tutti e per tutte le età.
giovedì 16 febbraio 2023
Shindo Rokugo-Ryu uno stile di Jujitsu molto simile al Judo
Shindo Rokugo-Ryu Jujutsu (震道六合流柔術) è il nome di una scuola o stile di jujutsu. Rokugo significa " sei direzioni" e si riferisce a sei diversi stili di jujitsu. la parola "shindo" significa "la vera via"..
I fratelli Kiyoshi e Shohachiro Noguchi svilupparono questa scuola di jujitsu all'incirca nello stesso periodo del Kodokan Judo e basandosi su sei stili di jujitsu: muso ryu, munen ryu, kito ryu, yoshin ryu, shinkage ryu e shin no shinto ryu.
Kiyoshi Noguchi (1877-1930), noto anche come Senryuken Noguchi, fu il più noto tra i due fratelli. Pratica arti marziali come scherma e jiu-jitsu sin dalla più tenera età, il padre, Nagashige, era un istruttore di scherma per il dai nippon butoku kai. Noguchi, oltre alle sei scuole di jujitsu menzionate, studiò il Kodokan Judo, il sumo wrestling, le arti marziali europee e americane (boxe e wrestling) e lo Shuai Jiao cinese.
Nel 1895, dopo aver superato l'esame di selezione per la Tokyo Law School, fu nominato funzionario per gli affari governativi del governo generale di Taiwan. Successivamente viaggiò per la Cina e tornò in Giappone nel 1898. Nello stesso anno, insieme a suo fratello Shohachiro Noguchi, si trasferisce a Tokyo e apre il Butokukan Dojo.Tuttavia gli affari non andarono bene e nel 1898 tornò nella sua città natale e aprì un dojo nell'odierna città di Yuki. Nello stesso anno fondò ufficialmente i suoi stili shintō rokugō-ryū (神道六合流) e shintō fusō-ryū (神道扶桑流), che ibridavano tutta la sua conoscenza di jujutsu e kendo. Il Butokukan aveva più di 100 discepoli nel 1900, più di 1.400 nel febbraio 1903, più di 1.600 intorno all'ottobre 1903 e dozzine di filiali in vari luoghi.
Nel 1906, Kiyoshi Noguchi, partecipò ad un incontro tenutosi all'Hibiya Park nel Tokyo city jujitsu dojo dove arrivò secondo.
I fratelli Nouguchi furono famosi perché furono i primi in giappone ad insegnare il jujitsu per corrispondenza. A partire dal 1907, gli adolescenti giapponesi di campagna potevano apprendere facilmente e rapidamente le arti arcane e segrete dello shintō rikugō-ryū jūjutsu (神道六合流柔術) unendosi a una società esclusiva a cui chiunque poteva aderire, chiamata teikoku-shōbukai fondata dai due fratelli. I requisiti per entrare a far parte di questa esclusiva società segreta e apprenderne i misteri esoterici non erano molti, infatti ce n'era solo uno: inviare denaro. Chiunque avesse soldi era il benvenuto, ma la maggior parte di quelli che lo facevano erano giovani ragazzi di campagna. l'attività fu redditizia e durò fino al 1921 circa. Il manuale, che veniva inviato per corrispondenza, si chiama shindo rokugo-ryu jujutsu "tatsu no maki" ed è stato uno dei primi manuali di arti marziali ad utilizzare le fotografie per mostrare come eseguire le tecniche. Contiene 200 fotografie e illustrazioni in bianco e nero.
Nel 1908, Kiyoshi Noguchi fu un istruttore di combattimento corpo a corpo sia in Giappone che nella concessione giapponese di tianjin, in Cina. Il 24 maggio 1908 si tenne il "Torneo di arti marziali giapponesi" a Tianjin. A questo torneo parteciparono diversi militari delle varie concessioni. Tra questi un artigliere francese di nome Mossel. Mossel era un uomo enorme e obeso ed ebbe la meglio su due giapponesi Watase e Ihara. Si dice che a quel punto Mossel sfidò Kiyoshi Noguchi a combattere. Noguchi era il più piccolo dei giapponesi, ma riuscì a proiettare due volte Mossel, e a strangolarlo al suolo. La vittoria di Nouguchi ebbe ampio risaltò sui giornali stranieri pubblicati nella concessione di Tianjin che elogiarono le arti marziali giapponesi e Kiyoshi Noguchi.
Nel giugno 1910 Kiyoshi Noguchi fu invitato come professore di jiu-jitsu presso la Jingshi High School of Police Police a Pechino.
Nel 1915, Kiyoshi Noguchi viaggiò a San Francisco, negli Stati Uniti, dove incontrò il wrestler di catch Ad Santel In un incontro sulla distanza delle tre riprese e con la regola che avrebbe vinto chi se ne fosse aggiudicati due. Il 30 novembre ebbe luogo l'incontro. Santel proiettò Nouguchi al suolo, e anche se il giapponese cercò di lavorare da sotto, il più forte tedesco alla fine lo bloccò e lo strangolò dopo quindici minuti di lotta. Nel secondo round, dopo una pausa di 30 minui, Noguchi viene di nuovo sconfitto da Santel in circa 10 minuti. In quel momento, si dice che dopo essere stato proiettato da Santel mentre era tra le sue gambe si sia attorcigliato i baffi con un sorriso, tirando fuori la lingua e arrendendosi.
Non sia hanno più notizie rilevanti su Kiyoshi Noguchi sino al giorno della sua prematura morte avvenuta nel 1930. Dopo la sua morte il suo stile non si diffuse come altri stili e come il Judo e sebbene oggi c'è ancora qualcuno che lo pratichi se ne sono perse le tracce. Tra i suoi principali discepoli vi furono l'esponente del daitō-ryū aiki-jūjutsu Mitsuru Sato, l'aikidoka Seito Tanaka e il futuro judoka 9º dan Harutsugi Kurosu.
Una cosa interessante da notare è che sia Jigoro Kano che i fratelli Noguchi, per la creazione dei loro stili, partirono dagli stessi stili che presentano molti punti in comune sia nella lotta lotta in piedi che a terra.
Jigoro Kano, studiò e frequentò diverse scuole di jujitsu tradizionale arrivando ad ottenere il grado di maestro in due di queste:
☑️ kito ryu
☑️ tenshin shin yo ryu
il tenjin shinyo-ryu è la fusione di due sistemi di jujutsu:
☑️ yoshin ryu
☑️ shin no shinto ryu
Kiyoshi Noguchi sviluppò la sua scuola di ju jitsu sulla base di sei ryu di ju jitsu, tre specializzati nel maneggio di armi:
☑️ shintō muso ryu
☑️ shintō munen ryu
☑️ shinkage ryu
e tre di combattimento disarmato:
☑️ kito ryu
☑️ yoshin ryu
☑️ shin no shinto ryu
Come si vede gli stili di ju jitsu disarmato di cui furono allievi sia Kano che Nouguchi sono praticamente gli stessi.
Per quanto ne so, non ci sono prove che suggeriscano che gli studenti di Shintō rokugō-ryū e Judo si siano mai combattuti. Non era raro che gli artisti marziali si allenassero in più stili e scuole, nel complesso, anche se non possiamo dire con certezza quale fosse la relazione tra Noguchi e Kano, è più che probabile che si conoscessero.
martedì 7 febbraio 2023
Andrea Baggio intervista Federico Tisi
Nel terzo episodio del vlog 'Milanimal', dedicato all'Europeo, Andrea Baggio intervista Federico Tisi. Nella prima domanda che rivolge a Federico Tisi, Andrea Baggio dice: "Il Jiu-Jitsu lo possono fare tutti, non come nelle accademie 'old school' dove entri e sputi sangue, ma ci sono anche i costi elevati per partecipare ad eventi come l'Europeo".
Tisi risponde che c'è una grande disparità tra i campionati nazionali e regionali e quelli internazionali. Un Europeo IBJJF è un evento per professionisti o ex-professionisti che si vogliono ancora mettere alla prova nei master. Baggio lo interrompe, dicendo che nel futuro ci sarà una scissione tra accademie per amatori e accademie per professionisti.
Tisi sottolinea il problema della disparità di livello espressa da atleti che hanno cinture diverse e che si allenano con una diversa mentalità o tra atleti che hanno la stessa cintura ma provengono da diversi percorsi e suggerisce per il futuro competizioni separate tra amatori e professionisti.
Tisi sostiene poi che il circuito delle gare IBJJF (non specifica se gi o nogi) serve agli atleti per farsi conoscere come trampolino di lancio per entrare nei circuiti a pagamento NOGI e fa l'esempio di Meregali.
Baggio ammette il successo dei circuiti nogi e l'emergere di personaggi come Gordon Ryan ma per lui il jiu jitsu è quello col kimono. Chiede a Tisi se ritiene che il Jiu Jitsu col kimono abbia una formazione filosofica che non ha niente a che vedere con la tecnica e che vive una separazione col grappling.
Anche per Tisi, si deve iniziare col kimono e poi si può praticare separatamente senza. Secondo Tisi, il kimono è uno strumento che ti insegna a privilegiare la tecnica.
Baggio afferma che il kimono ha una funzione educativa, poiché devi prenderti cura della tua uniforme, di come ti poni di fronte all'altro. Tisi fa eco a questo pensiero, sostenendo che:"il kimono richiami le filosofie alla base di tutte le arti marziali orientali e rende il jiu jitsu accessibile anche per la persona non più giovanissima e per quella che non ha un buon rapporto con il proprio corpo. Quest'ultima, infatti, si sente più a suo agio indossando un'uniforme che presentandosi vestita come un circense esponendo un fisico di cui non va particolarmente orgogliosa."
Agiunge poi di aver assistito a una gara di grappling organizzata dal 'Ten Planet' a New York e di non aver trovato un ambiente in cui si respira l'atmosfera di una scuola di arti marziali, dove c'è un certo tipo di postura. "Lì - dice - si respira l'atmosfera che si respira ad esempio allo skate park, dove tutti vogliono fare il trick."
Baggio chiude con un messaggio rivolto ai giovani dicendo loro: "Vedete questi campioni qua, riferendosi a quelli che stavano gareggiando all'Europeo, ai super campioni, ai Fabricio Andrey che fa questa cosa con la gamba, il kimono griffato, tutte queste cacate. Sono solo il 2/3% dei praticanti che arrivano a questi livelli."
Gli fa eco Tisi, dicendo: "Finché i media propongono come unica immagine del BJJ il jiu jitsu sportivo, si crea un divario tra la comunità di chi lo pratica in palestra che non trova un riferimento nei campioni che, nei loro confronti, sono come degli alieni."
"Ai miei allievi", dice Tisi, "io gliela pongo così: 'Guardate chi fa le gare come persone che si allenano tantissimo e che hanno un obiettivo diverso dal vostro. La competizione oggi è una esperienza della propria emotività. Tu ti metti alla prova per vedere come la tua tecnica rende in un contesto di forte stress psico-fisico. Questa esperienza così intensa ripetuta nel tempo dovrebbe darti la capacità di fare quello che fai in palestra, ma in un contesto più stressante e questa abilità di controllo emotivo poi ti serve nella vita".
sabato 4 febbraio 2023
L'invenzione delle arti marziali tradizionali
"Preservare la tradizione è diventato un bel passatempo come collezionare francobolli".
Le arti marziali tradizionali non sono per la maggior parte particolarmente antiche e possono rivelarsi coeve alle arti moderne e non tradizionali. In realtà, le arti marziali riflettono il tempo e il luogo in cui sono state create, ovvero dalla metà alla fine del XIX secolo. Nel XX secolo i film hanno avuto un'enorme influenza sulle arti marziali, e un esempio è il film del 1982 "Shaolin Temple", che ha portato alla creazione dell'Istituto di insegnamento delle arti marziali tradizionali Shaolin. La maggior parte delle arti marziali cinesi tradizionali si riferiscono alla tradizione shaolin, ma non ci sono prove concrete a sostegno di questa tesi.
mercoledì 25 gennaio 2023
Racconteremo il BJJ come nessuno ha mai fatto prima
"Racconteremo il BJJ come nessuno ha mai fatto prima" questo è lo slogan di Italian Bjj & MMA. È un obiettivo ambizioso per onorare il quale Italian Bjj dovrebbe parlare di BJJ ITALIA. Questa organizzazione sta riscuotendo sempre più il gradimento della comunità del Bjj in Italia, sono i numeri a dirlo: l'ultima gara ha visto più di 1000 iscritti e ha ricevuto ottime recensioni. Ma i motivi per raccontare questa realtà non mancano.
domenica 15 gennaio 2023
Giocare alla lotta col Jiu-Jitsu Brasiliano
Giocare alla lotta è un’attività molto apprezzata dai bambini ma "i genitori - scrive la Dott.essa Annabel Sarpato - non sempre apprezzano questo tipo di gioco, che viene visto come violento e pericoloso e che possa favorire l’insorgere dell’aggressività nei piccoli, determinando comportamenti violenti anche in contesti non ludici.
Spaventati da un gioco che può rivelarsi violento, spesso gli adulti bloccano la lotta tra bambini per paura che i piccoli possano farsi male.
Spesso i genitori si preoccupano che giochi che permettono di esprimere aggressività possano influire a far crescere bambini aggressivi, ma in realtà può essere vero il contrario. A volte, infatti, reprimere forme di aggressività sana può essere controproducente. Ad esempio, si potrebbe rischiare di fomentare la rabbia e la frustrazione che, a loro volta, possono amplificare l’aggressività. I bambini, dunque, sanno che è un gioco e, come tale, lo vivono e lo sperimentano."
"Sperimentare lo scontro in un luogo sicuro, con un maestro che mamma e papà hanno scelto per lui e che come loro rappresenta una “base sicura affettiva e regolativa” - scrive la Dott.ssa Teresa Pomponi - è certamente per il bambino un esercizio non solo utile, ma indispensabile per imparare a relazionarsi con gli altri in maniera corretta traendone grandi benefici sia in ambito personale che relazionale ed educativo.
Succede spesso infatti che gli scontri tra bambini vengano repressi, a scuola come a casa, per paura che il bambino si faccia male e per timore che ne faccia agli altri. Così facendo il bambino non impara a tollerare l’opposizione degli altri e nelle situazioni critiche non saprà come reagire, avrà esplosioni di rabbia quando le cose non vanno come dice lui. Per questi motivi diventa fondamentale che il bambino sperimenti, nei luoghi adatti come la palestra ... l’opposizione degli altri e la diversità.
Imparerà quindi a saper gestire al meglio le proprie potenzialità e reazioni, le reazioni e le relazioni dell’altro e con l’altro e svilupperà una personalità aperta al confronto, tollerante nei confronti dell’altro e non totalmente centrata su di sé.
venerdì 13 gennaio 2023
CORSO DI SPECIALIZZAZIONE PER L’INSEGNAMENTO DEL BRAZILIAN JIU-JITSU AI BAMBINI
Il Corso sarà tenuto da Manuel Sances, Maestro presso “Monkey Island”, il Team più medagliato alle gare dei bambini degli ultimi anni.
Perchè ai bambini piace giocare alla lotta
"Giocare alla lotta è un’attività molto apprezzata dai bambini. Far finta di combattere, senza farsi male, piace molto ai bimbi, sia ai più piccoli che ai più grandicelli.
venerdì 30 dicembre 2022
L'obiettivo del nostro Jiu-Jitsu
"In risposta alle critiche mosse al carattere e alla moralità dei giocatori della nazionale brasiliana di calcio un famoso allenatore degli anni sessanta disse: "i miei giocatori non li giudico in base al loro carattere, o se sono bravi esseri umani ma in base alle abilità che possiedono per vincere. Fintanto che rispettano le regole del gioco e vincono e producono risultati è tutto quello che mi interessa. Il cestista Stephen Curry disse: "non sono qui per essere morale ed etico ma per vincere".