sabato 15 gennaio 2011

Bjj 24 hours a day


Il jiu jitsu è uno stile di vita, si sente ripetere, ma in pratica cosa significa? Per molti praticanti  dell'arte suave, il bjj non si esaurisce all'interno delle quattro mura della palestra ma prosegue nella vita quotidiana.
Uno stile di vita sano è un aspetto del bjj lifestyle e non sono pochi i casi di chi, con la pratica del bjj ha smesso di fumare (me compreso) chi ha perso peso, chi ha migliorato, in positivo, vari aspetti della propria vita.

L'aspetto del bjj lifestyle che volevo sottolineare in questo post è il pensare e l'agire in maniera "suave" durante l'intera giornata. Applicareil bjj fuori dall'accademia vuol dire visualizzare mentalmente le tecniche e le tattiche in alcuni momenti della giornata in cui ciò è possibile, e far vivere il proprio bjj nei gesti  quotidiani e nell'attitudine mentale . Agire da jiujitsero vuol dire fare tesoro delle tecniche, del modo di muoversi e pensare proprie del bjj e applicarle nelle varie situazioni, sia nel lavoro sia nel tempo libero.

Potrei azzardarmi ad affermare che esistono un modo di agire "comune" e un modo "suave" in tutte le attività umane. Sollevare una confezione da sei bottiglie d'acqua da due litri al supermarket, e rimanere bloccati dal colpo della strega è il modo "comune" di fare le cose, piegarsi correttamente sulle ginocchia, come nello squat, tenere la schiena diritta e magari nel farlo visualizzare un double leg è la maniera "suave" di agire... pensate che sia troppo esagerato? Penso di no! Nel momento, che hai interiorizzato il bjj a livello inconscio, nel momento che ti è entrato nella memoria di ogni fibra muscolare, nel momento che molte sinapsi neuronali si sono attivate a forza di ripetere il gesto atletico, agire in maniera "suave" è come rispondere a un riflesso condizionato pavloviano. Mentre passo lo straccio nel pavimento, non mi ciondolo ingobbito, ma assumerò una postura corretta e, immaginando di entrare alle gambe, eseguirò affondi disegnando con lo straccio cerchi sul pavimento.  Sbrigare le faccende domestiche non sarà più come prima e ve ne saranno grate le vostre donne di casa quando si vedranno sottrarre secchio e spazzolone… pensate che stia esagerando? Questa volta lo penso anch'io!

Pensare in maniera "suave" può voler dire, ad esempio, non prendersela se ci troviamo in una lunga fila alle poste perché occuperemo quel tempo a visualizzare le tecniche apprese il giorno prima o ripasseremo mentalmente le combinazioni che ci piacciono di più. Se sono alla guida della mia auto e un automobilista mi taglia la strada, non reagisco nella maniera comune abbassando il finestrino, imprecando e mostrando contemporaneamente secondo le preferenze, o il medio o, in coppia, il mignolo e il dito indice, ma reagisco come se il mio avversario mi avesse sorpreso con un movimento inatteso. La prima cosa è fare mente locale, calmarsi, respirare di diaframma e focalizzarsi sulla mossa successiva. Trattare gli altri, non come individui che in qualche modo vogliono volontariamente arrecarci dei danni, ma come problemi, situazioni da risolvere, da superare senza astio e fastidio.

Non è in nostro potere, il più delle volte, cambiare le circostanze ma spesso, come bravi jiujitseri, possiamo "spiazzare" gli altri e le situazioni semplicemente scansandoci e passando oltre... facile, no?

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