La storia del jiu-jitsu all'interno dell'esercito degli Stati Uniti inizia piĆ¹ di cento anni fa. Erano i primi anni del XX sec. quando il professore John J. O' Brien, dopo aver speso dieci anni in Giappone nella citta di Nagaski come ufficiale di polizia torna in America e inizia ad insegnare l'arte appresa in Giappone. O' Brien, studente di uno dei principali stili di Jiu-jitsu dei maetri Tanaka e Inouye,viene notato dall'esercito degli Stati Uniti: ĆØ promosso capitano e incaricato di redigere un programma di combattimento corpo a orpo durante la prima guerra mondiale. E' cosƬ che inizia l'uso del jiu-jitsu nell'esercito degli Stati Uniti.
Tra la prima e la seconda guerra mondiale diversi individui influenzarono il combattimento corpo a corpo nell'esercito, nei marines e nei corpi speciali. Risher Thornberry, Samuel Linck, Anthony Biddle, William Faairbairn furono tutti influenzati dal jiu-jitsu e judo giapponese che impiegarono nella realizzazione dei loro programmi di combattimento corpo a corpo all'interno dei vari reparti militari dell'esercito degli Stati Uniti.
Nel gennaio del 2002, dopo lunghe ricerche e studi su diversi sistemi di combattimento dal Sambo al TKD, Krav maga, Judo e altri, l'esercito Americano decise di adottare il Brazilian jiu-jitsu come base del suo sistema di combattimento corpo a corpo. I criteri che hanno spinto la decisione verso il bjj sono stati i seguenti:
Un soldato non puĆ² praticare 3 o 4 volte alla settimana per 4 o 5 anni per imparare a difendersi. Un soldato deve imparare in fretta e nel giro di un anno deve gia essere pronto per il combattimento. Le tecniche devono essere semplici, devono essere composte da non piĆ¹ di uno due movimenti, facili da assimilare e da ricordare in situazioni di stress.
Non ĆØ stato deciso di adottare il Bjj perchĆ© gli altri sistemi erano meno validi, ma perchĆ© ĆØ abbastanza facile da imparare e da usare. Inoltre, le lesioni associate erano di solito non piĆ¹ grave di un occhio nero o labbro spaccato.
Il Brazilian jiu-jitsu permette le competizioni. I soldati e le unitĆ possono competere tra loro e questo fa aumentare il morale e incoraggia il miglioramento.
I primi ad adottare il Bjj all'interno delle forze armate degli Stati Uniti furono i Rangers. Dopo aver guardato molti sistemi differenti, i Rangers inviarono alcuni uomini ad addestrarsi alla Jiu-Jitsu Gracie Academy a Torrance in California.
"Il Brazilian Jiu-Jitsu, come ĆØ insegnato presso l'Accademia Gracie si adatta perfettamente ad ogni aspetto delle esigenze militari . E' facile da imparare, ĆØ una forma di combattimento competitiva, ed ha dimostrato la sua efficace all'interno dell'arena dei combattimenti corpo a corpo. Il bjj presenta perĆ² alcuni problemi. Il jiu-jitsu ĆØ stato principalmente concepito per il combattimento uno contro uno, mentre l'aspetto sportivo del bjj si discosta da una visione orientata al combattimento reale. Ć stato deciso che mettendo in primo piano il combattimento era possibile migliorare il sistemi di base, e superare le debolezze del Gracie jiu -jitsu imparando le lezioni che i vari sistemi complementari avevano da insegnare.
Nel gennaio del 2002, dopo lunghe ricerche e studi su diversi sistemi di combattimento dal Sambo al TKD, Krav maga, Judo e altri, l'esercito Americano decise di adottare il Brazilian jiu-jitsu come base del suo sistema di combattimento corpo a corpo. I criteri che hanno spinto la decisione verso il bjj sono stati i seguenti:
Un soldato non puĆ² praticare 3 o 4 volte alla settimana per 4 o 5 anni per imparare a difendersi. Un soldato deve imparare in fretta e nel giro di un anno deve gia essere pronto per il combattimento. Le tecniche devono essere semplici, devono essere composte da non piĆ¹ di uno due movimenti, facili da assimilare e da ricordare in situazioni di stress.
Non ĆØ stato deciso di adottare il Bjj perchĆ© gli altri sistemi erano meno validi, ma perchĆ© ĆØ abbastanza facile da imparare e da usare. Inoltre, le lesioni associate erano di solito non piĆ¹ grave di un occhio nero o labbro spaccato.
Il Brazilian jiu-jitsu permette le competizioni. I soldati e le unitĆ possono competere tra loro e questo fa aumentare il morale e incoraggia il miglioramento.
I primi ad adottare il Bjj all'interno delle forze armate degli Stati Uniti furono i Rangers. Dopo aver guardato molti sistemi differenti, i Rangers inviarono alcuni uomini ad addestrarsi alla Jiu-Jitsu Gracie Academy a Torrance in California.
"Il Brazilian Jiu-Jitsu, come ĆØ insegnato presso l'Accademia Gracie si adatta perfettamente ad ogni aspetto delle esigenze militari . E' facile da imparare, ĆØ una forma di combattimento competitiva, ed ha dimostrato la sua efficace all'interno dell'arena dei combattimenti corpo a corpo. Il bjj presenta perĆ² alcuni problemi. Il jiu-jitsu ĆØ stato principalmente concepito per il combattimento uno contro uno, mentre l'aspetto sportivo del bjj si discosta da una visione orientata al combattimento reale. Ć stato deciso che mettendo in primo piano il combattimento era possibile migliorare il sistemi di base, e superare le debolezze del Gracie jiu -jitsu imparando le lezioni che i vari sistemi complementari avevano da insegnare.
Con un esperienza di combattimento reale come guida, Matt Larsen ha progettato un sistema che ha come base tecnica il Brazilian Jiu-Jitsu ed ĆØ orientato alle esigenze dei Rangers. I Rangers iniziano con le basi del Brazilian Jiu-Jitsu per il combattimento a terra, poi il programma prosegue con le proiezioni del Judo e della Lotta e i colpi della Boxe e Muay Thai. Tutto questo ĆØ combinato con l'allenamento delle armi studiando il Kali e le arti marziali occidentali in un sistema totalmente integrato di Close Quarters Combat, che permette ai Rangers di passare senza problemi da uno scenario di combattimento disarmato a uno armato, individuale o di gruppo.
Il risultato fu la pubblicazione, nel 2002, di FM 3-25,150 (Combatives) e l'adozione del programma come dottrina ufficiale dell'esercito." moderncombatives
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Il risultato fu la pubblicazione, nel 2002, di FM 3-25,150 (Combatives) e l'adozione del programma come dottrina ufficiale dell'esercito." moderncombatives
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The history of jiu-jitsu in the U.S.Army began more than 100 years ago. it was the first years of the twentieth century when Professor John J. O'Brien, after spending ten years in Japan in the city of Nagaski as a police officer returned to America and began teaching the art of jiu-jitsu learned in Japan. O'Brien, a student of grandmaster Tanaka and Inouye, is noticed by the U.S.Army: he was made captain and appointed of drawing up a program of hand to hand combat during the First World War.
And so it begins the use of jiu-jitsu in the U.S. Army.
Between the first and second World War many people influenced the hand to hand combat in the Army, the Marines and Special Forces. Risher Thornberry, Samuel Linck, Anthony Biddle, William Faairbairn were all influenced by the Japanese judo and jiu-jitsu, which took them in achieving their plans to hand combat within the various departments of the U.S. military.
In January 2002, after extensive research and studies of various systems of Combat Sambo, TKD, Krav Maga, Judo and others, the U.S. military decided to go the Brazilian jiu-jitsu as the base of his hand to hand combat system . The criteria that led to the decision to go the bjj were the following:
A soldier do not has time to practice 3 or 4 times a week for 4 or 5 years to learn to defend himself. A soldier must learn quickly, within a year should already be ready for combat. The techniques must be simple consisting of no more than one or two movements,easy to assimilate and to remember under stress.
It wasn't decided to adopt the Gracie Jiu-Jitsu because other systems were less valid but it is fairly easy to learn and use. Additionally, associated injuries were usually were no more serious than a black eye or split lip.
The Brazilian jiu-jitsu allowed competition. This allowed both individuals and units to compete among themselves. This raises moral and encourages improvement.
The first to adopt the BJJ within the United States Army were the Rangers. After looking at many different systems, the Rangers sent several men to train at the Gracie Jiu-Jitsu Academy in Torrance, California.
"The Brazilian Jiu-Jitsu as taught at the Gracie Academy fit almost every aspect of the Military’s needs perfectly. It was easy to learn, had a competitive form, and was proven effective within the arena of hand-to-hand fighting. It did however have some problems. One aspect of Jiu-Jitsu was principally designed for one on one arena fighting, and the other, sportive Jiu-Jitsu, had great potential to change the art into something not oriented toward fighting at all. It was decided that by refocusing on combat, these weaknesses could be overcome, and with forethought and by learning the lessons that various complementary systems had to teach, they could actually improve on the base systems.
With actual combat experience as a guide, Larsen designed a system with Brazilian Jiu-Jitsu as the technical base that was oriented to the needs of the Rangers. Rangers would start with the basics of Brazilian Jiu-Jitsu ground fighting, and progress into the throws and takedowns of Judo and Wrestling, and the strikes of Boxing and Muay Thai. All of this could combine with marksmanship and contact weapons training from Kali and the western martial arts into a totally integrated system of Close Quarters Combat, yielding Rangers who could transition smoothly between ranges of combat, with or without weapons, individually or as a group.
The result was the publication, in 2002, of FM 3-25.150 (Combatives) and the programs adoption as official Army doctrine." moderncombatives
"The Brazilian Jiu-Jitsu as taught at the Gracie Academy fit almost every aspect of the Military’s needs perfectly. It was easy to learn, had a competitive form, and was proven effective within the arena of hand-to-hand fighting. It did however have some problems. One aspect of Jiu-Jitsu was principally designed for one on one arena fighting, and the other, sportive Jiu-Jitsu, had great potential to change the art into something not oriented toward fighting at all. It was decided that by refocusing on combat, these weaknesses could be overcome, and with forethought and by learning the lessons that various complementary systems had to teach, they could actually improve on the base systems.
With actual combat experience as a guide, Larsen designed a system with Brazilian Jiu-Jitsu as the technical base that was oriented to the needs of the Rangers. Rangers would start with the basics of Brazilian Jiu-Jitsu ground fighting, and progress into the throws and takedowns of Judo and Wrestling, and the strikes of Boxing and Muay Thai. All of this could combine with marksmanship and contact weapons training from Kali and the western martial arts into a totally integrated system of Close Quarters Combat, yielding Rangers who could transition smoothly between ranges of combat, with or without weapons, individually or as a group.
The result was the publication, in 2002, of FM 3-25.150 (Combatives) and the programs adoption as official Army doctrine." moderncombatives
Ciao, potrei conoscere la fonte del tuo post? Che il brazilian jiu jitsu sia impiegato da anni dall'esercito americano ĆØ noto, meno noto, invece, ĆØ che sia l'unica arte marziale, come si evince dal tuo post, ad essere utilizzata a partire dal 2002. Grazie.
RispondiEliminaGrazie per il commento, ho aggiunto le fonti e completato il post in cui si spiega che il bjj ĆØ la BASE e non l'unica arte marziale del nuovo manuale per il combattimento corpo a corpo dell'esercito degli USA.
RispondiEliminaGrazie a te per questo interessante post. Anch'io, infatti, sapevo dell'utilizzo di queste altre arti menzionate che, in un contesto di combattimento reale e non sportivo,sono assolutamente imprescindibili. Ciao.
RispondiEliminaInteressanti contraddizioni:l'esigenza del combattente ĆØ quella di imparare in fretta a combattere utilizzando 1-2 tecniche.....e giusto per coerenza quindi si studia il BJJ,poi un po di boxe,i calci della thai,proiezioni di judo e lotta.......qualcuno ha spiegato ai geniacci che si sono inventati il programma che per fare UNA cosa bene,serve tempo e dedizione?
RispondiElimina....che poi basterebbe leggere l'intervista a Serini,che giustamente fa presente la mia stessa obbiezione.
e giusto un altro piccolo appunto:ma siamo cosƬ sicuri che ai soldati interessi il combattimento corpo a corpo?
I militari sparano,se devono uccidere da distanza ravvicinata accoltellano,se proprio rimangono senza nulla smenazano con quel che hanno......ma a mani nude mi sa proprio di roba da film!