venerdì 23 dicembre 2011

Bruce Lee e il grappling



 Bruce Lee nel suo percorso di crescita marziale ebbe modo di conoscere diversi maestri di lotta con le prese. Tra questi: Ji Han Jae, maestro di Hapkido, Wally Jay esperto di judo e jujitsu, Gene LeBell, esperto di wrestling e judo e Hayward Nishioka, maestro di judo, e da loro apprese dei rudimenti di lotta e Judo che incorporò nei suoi film.
Racconta Gene LeBell: "I showed Bruce some judo throws and grappling techniques. In fact, he used one of the judo grappling armbars I taught him in “Enter The Dragon.” 




A dispetto delle sue limitate conoscenze lottatorie, molti dei suoi incontri sul grande schermo terminano con una finalizzazione o una tecnica di lotta: double leg, ankle pick, ghigliottina, cravatta, crocifisso, banana split. Bruce Lee è ricordato per i suoi calci e i suoi pugni rapidi e precisi, ma fu uno dei primi a comprendere la necessità di studiare il grappling per essere un fighter completo. Non è un caso che uno dei suoi allievi diretti, e uno dei più noti, Dan Inosanto, ha studiato bjj sotto i Machado fino a raggiungere la cintura nera. In questo video lo si vede lottare, con John Machado, all'età di 71 anni.


Tra i vari esponenti del JKD mondiale che hanno raggiunto la cintura nera citiamo:

Matt Thornton della SBGI, e tra i suoi allievi ricordiamo le cinture nere :
Cane Prevost autore di un ottimo blog didattico sul bjj.
Karl Tanswell creatore del sistema S.T.A.B.che studia la difesa da armi da taglio. (Karl è stato un Doorman e, dopo essere sopravvissuto ad un attacco da coltello, nonostante le ripetute ferite subite, ha creato questo metodo di difesa.)


Luis Gutierrez ideatore del metodo di combattimento "Close Combat" per forze dell'ordine e corpi militari I.S.R. Matrix.


Burton Richardson allievo di dan inosanto e cintura nera sotto Egan Inoue.


Rick Young una delle prime cinture nere di bjj in Gran Bretagna e Erik Paulson, anche lui allievo di Dan Inosanto, ha studiato diverse arti marziali e sport da combattimento. E' cintura nera di Bjj ed è stato un professionista nei circuiti giapponesi di Shooto e in America ha partecipato ai primi tornei di mma.


Quello che accomuna il JKD di Bruce Lee al BJJ è l'approccio metodologico. Ogni praticante apprende delle tecniche che poi rielabora, modifica e adatta attraverso il combattimento, unica mola su cui può affilare il suo proprio stile e che ti permette di scegliere le tecniche più funzionali. Ciò che funziona sopravvive, ciò che non funziona si mette da parte finché qualcuno non dimostra il contrario. Questo fu anche lo spirito che pervase il jkd di Bruce Lee, questa è stata la sua filosofia, il modo corretto di intendere le arti marziali e che fa di lui l'antesignano delle moderne MMA.

1 commento:

  1. Nel suo articolo ci sono alcune imprecisioni, l'unica cosa che posso passarle per buona è quella dove cita che molto del bagaglio acquisito in materia lottatoria da parte del piccolo drago fu solo ed esclusivamente materiale da pellicola; egli in realtà si dedicò davvero a tutt'altro, strategie nettamente differenti e legate soprattutto al colpire più che all'afferrare, al legare od intrappolare e via discorrendo in breve il Jeet Kune Do non fa della lotta il suo cuore, questo va precisato!
    Tutta la caterva di personaggi (molti di quelli che lei ha citato) che sotto la sigla commerciale Jeet Kune Do hanno filtrato materiale su materiale di non assoluta pertinenza col Jeet Kune Doinsegnato da Bruce Lee (tanto da ingenerare falsi miti) sono davvero da non prendere in nessuna seria considerazione se non in qualcosa che si da per certo non c'entri niente con ciò che sviluppò Bruce Lee.
    Ho avuto modo di lavorare con Larry Hartsell (che saprà sicuramente chi è) - oltre ad alcuni allievi ventennali diretti di quest’ultimo - allievo diretto di Bruce Lee e questi a chiare lettere ha sempre detto che Bruce lo utilizzava non per imparare la lotta in se quanto soprattutto per capire come col suo (le strategie che stava mettendo a punto) avere la meglio con un professionista in quel dato range ergo nel campo lottatorio.
    Giusto per chiarire il mio punto, Bruce Lee era un appassionato fervido del combattimento e sicuramente si interessò alla lota così come al combattimento armato e ad altre pratiche, ciò non toglie che queste non furono minimamente il perno sul quale egli incentrò il suo metodo, che sia chiaro questo!
    Come può visionare in questa clip (http://www.youtube.com/watch?v=3rD8SFq8Syk&feature=channel_video_title egli oggi è l'unico ed il solo che insegna il Jeet Kune Do la via che Bruce voleva prendesse la sua arte) nulla che ha a che vedere – in un contesto realistico e non sportivo - con il perdere e far trascorrere secondi preziosi, il prendere o il cercare contatto, il portare al suolo, il cercare una leva e così via.
    Spero il chiarimento le faccia piacere e prenda con positività il mio post.

    Le auguro Buon Natale.

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