sabato 21 luglio 2012

Storia del Brazilian Jiu Jitsu - Mitsuyo Maeda il Conde Koma parte prima

artwork by maxbjj

"Se ho vinto più incontri di altri è perché ho imparato nel tempio dei giganti. Se conosci qualcuno che pensa che può battermi digli che sono libero tutti i venerdì pomeriggio" Conde Koma

Mitsuyo Maeda (前田光世) nasce nel villaggio di Funazawa, città di Hirosaki prefettura di Aomori il 18 novembre 1878. Aomori e situata nella parte più settentrionale della principale isola del Giappone.


Maeda da ragazzo
 
Da bambino era conosciuto con il soprannome di ragazzo-sumo, a causa della sua fascinazione per l'arte che gli era stata insegnata da suo padre e per le varie lotte che aveva vinto contro i compagni di scuola. Praticò il sumo nella sua adolescenza, ma non poté continuare  per la sua corporatura minuta non adatta a questo sport. E' a causa di ciò, e per l'interesse generato dal successo del Judo nelle lotte contro il Ju-Jutsu, che Maeda passò a interessarsi all'arte di Jigoro kano.

TOKIO

Nel 1894, a 17 anni, i parenti lo mandarono a Tokio a studiare all'università di Waseda ed è qui che, l'anno successivo, iniziò ad allenarsi nel Judo. Quando si presentò in palestra, venne scambiato per il ragazzo delle consegne a causa del suo aspetto e della sua corporatura minuta.  Kano lo assegnò a Tsunejiro Tomita 4° dan per dimostrare al giovane Maeda che la dimensione corporea non è l'attributo più importante in una lotta. Tomita era uno dei più tecnici e rispettati istruttori del kodokan ma anche uno dei più piccoli: questo non gli impedì, però, di battere il più grande campione di jujitsu di quel tempo, Hansuke Nakamura, dello stile Tenjin Shinyo Ryu. 

Kodokan 1900  
 
Altro maestro di Maeda fu Sakujiro Yokoyama, il lottatore più forte del Kodokan. Maeda, grazie ai suoi maestri, imparò ad apprezzare sia l'aspetto tecnico sia l'elemento fisico del combattimento. Il suo talento naturale, unito a una forte dedizione all'allenamento, lo portò a bruciare le tappe tanto da essere considerato una delle giovani promesse del Kodokan. Elogiandolo, Kano disse di lui: “Questo è il più forte yudan - cintura nera - mai esistita".


Nobushiro Satake
 
Assieme a Nobushiro Satake, che sarà suo compagno di viaggio in America, Maeda ha rappresentato la seconda generazione di lottatori di Judo. Satake, che era alto 175 cm e pesava 80 kg, non aveva rivali nel sumo amatoriale, ma  ammetteva di non essere in grado di eguagliare Maeda nel judo. Satake è ricordato per essere il fondatore, nel 1914, della prima scuola di judo registrata in Brasile.
Nel 1901 Maeda riceve il terzo grado nella cintura nera ed è assunto come istruttore di Judo presso le università di Tokyo, Waseda e Gakushuin e anche in scuole militari.

Secondo Kyuzo Mifune, nel 1904 Maeda, dopo aver sconfitto tre avversari in successione, perse contro Yoshitake Yoshio per Hane Goshi, ma nel successivo tsukinami-shiai sconfisse otto avversari di fila e fu insignito del titolo di 4°dan. Mifune afferma che Maeda fu uno dei maggiori promotori del judo, non attraverso l'insegnamento dell'arte, ma per i suoi molti combattimenti contro avversari provenienti da altre discipline.

 Yokoyama, Saigo, Tomita, Yamashita

IL JIUJITSU NEGLI STATI UNITI

Nel 1879 il presidente degli Stati Uniti Ulysses S. Grant è in visita di stato in Giappone. A Tokio assiste a una dimostrazione di jujitsu. Tra i vari maestri presenti c'è anche Jigoro kano.

Nel 1903 uno dei primi istruttori del Kodokan, Yoshiaki Yamashita, si trasferì negli Stati Uniti su invito dell'uomo d'affari di Seattle, Sam Hill. Nella capitale Washington DC tra gli studenti di Yamashita troviamo anche il presidente Roosvelt e altri personaggi di spicco del suo entourage. Su richiesta del presidente, Yamashita prese a impartire lezioni anche all'Accademia Navale.
Yoshiaki Yamashita e la moglie
 
Sfruttando l'interesse per il judo, suscitato da Yamashita, la legazione giapponese presente negli Stati Uniti, chiese al Kodokan di inviare altri insegnanti in America, per garantire la continuità e l'estensione del lavoro di Yoshiaki.

Tsunejiro Tomita
 
Kano raccomandò Tsunejiro Tomita, il suo discepolo più anziano, ma, cosciente dei suoi limiti, gli affiancò i giovani e promettenti Maeda e Satake. Nei suoi piani Maeda e Satake avrebbero mostrato le tecniche e affrontato le sfide, mentre Tomita avrebbe spiegato la teoria del kodokan judo avendo una discreta conoscenza della lingua inglese.

Questo è un'estratto della lettera che il presidente degli Stati Uniti,Theodore Roosevelt, scrisse a suo figlio a proposito del wrestling e del jiu jitsu:  White House, Feb. 24, 1905:

"Caro Kermit, Ieri pomeriggio abbiamo avuto il Professor Yamashita qui a lottare con Grant. È stato molto interessante, ma ovviamente il jiu jitsu e la nostra lotta sono talmente distanti che è difficile fare un confronto tra di loro. Il Wrestling è semplicemente uno sport con le norme convenzionali, quasi come quelle del tennis, mentre il jiu jitsu s’intende veramente come una disciplina atta a uccidere o a rendere invalido il nostro avversario. Di conseguenza, Grant non sapeva cosa fare se non mettere Yamashita sulla schiena, e Yamashita era perfettamente contento di essere schienato. Nel giro di un minuto Yamashita aveva strangolato Grant, e nel giro di due minuti l’ha chiuso con una chiave al gomito che glielo avrebbe potuto rompere.


Yamashita con un suo allievo americano  
   
Questo mi mostra chiaramente che un praticante di jiu jitsu è in grado di gestire un lottatore. Grant, nel wrestling e nel proiettare era bravo quanto il giapponese, ed è così forte che avrebbe potuto far male al giapponese. Con un po' di pratica nell'arte sono sicuro che uno dei nostri grandi lottatori o boxer, semplicemente a causa della loro forza molto superiore, sia in grado di uccidere uno qualsiasi di questi giapponesi, che sebbene siano molto bravi per il loro peso e altezza sono troppo piccoli per contenere grandi, potenti, e veloci uomini ben addestrati".


   Foto di Theodore Roosvelt con dedica a Yamashita
 
STATI UNITI

Correva l'anno 1904, Maeda, il cui vero nome è sempre stato un mistero, (alcuni lo chiamano Mitsuyo altri Yomuo altri ancora Esai) parte dal porto di Yokoama il 16 novembre alla volta degli Stati Uniti in compagnia di Tomita e Nobushiro Satake. L'8 dicembre sono finalmente a New York.Il 17 febbraio 1905 danno una pubblica dimostrazione all'Università di Princeton, dove Maeda batte il giocatore di football N. B. Tooker, mentre Tomita sconfigge Samuel Feagles l'istruttore di ginnastica. Il 21 febbraio diedero un'altra dimostrazione all'Accademia Militare di West Point, ma le cose non andarono bene per i tre giapponesi. Dopo una dimostrazione di kata, che non venne apprezzata, Maeda, che venne invitato a lottare con un giovane lottatore, trovò Inizialmente  qualche difficoltà, perché oltre ad avere un avversario forte, non era abituata a lottare senza gi nello stile della lotta libera. Il suo avversario, sicuro di aver vinto per aver schienato Maeda, venne da questo successivamente finalizzato con un armbar. Tutti i presenti convinti che dei tre fosse Tomita il più forte, essendo l'istruttore, vollero vederlo in azione. Maeda e Satake cercarono di dissuaderlo ma  Tomita non volle sentire ragioni e accettò la sfida. Il suo primo avversario fu un giovane cadetto, Charles Daly, che non ebbe alcuna difficolta a proiettare al suolo. I problemi sorsero col secondo sfidante un forte giocatore di football un certo Tipton. Le cronache riportano che al secondo tentativo di tomoe nage Tomita rimase sotto il più pesante avversario da cui non riuscirà a uscire, e questa azione fu vista dai presenti come una sconfitta.

 
L'8 marzo Maeda è al New York Atletic Club. Qui affronta il pesante lottatore di oltre 100 kg John Naething. Nel NY Times si poteva leggere che dopo quindici minuti di lotta in piedi Maeda riusciva a proiettare il suo avversario ma che la vittoria fu assegnata a wrestler per averlo controllato schiena a terra. Il 21 marzo di fronte a un pubblico di 200 persone Maeda e Tomita diedero una dimostrazione di "jiu-do" alla Columbia University.

In aprile Tomita e Maeda aprirono al 1947 di Brodway un Judo Club. Dal novembre di quell'anno sui quotidiani il nome di Maeda non fu più associato a quello di Tomita. Tomita decise di tornare in Giappone mentre Maeda preferì restare e tentare la fortuna e si fece prestare $1000 da alcuni uomini d'affari giapponesi per intraprendere la carriera di lottatore professionista.

Articolo del NY Times del 6 aprile 1905
 
Il suo primo incontro con borsa in denaro lo disputeràcontro un lottatore soprannominato "il macellaio" di Brooklyn. Ad Atlanta incontra Sam Marburger in un match  su tre round, due col gi, che vinse, e uno senza che si aggiudicò il suo avversario. Maeda affrontò e sconfisse altri lottatori, sfido anche il campione dei pesi massimi di pugilato Jack Johnson, primo campione afroamericano della storia della boxe americana, ma l'incontro non venne mai disputato".


Jack Jhonson
 
Fiutato l'affare, il promoter H. Martins lo ingaggia e pubblica sul New York Times il seguente annuncio: "Cerco avversari per Maeda, venti dollari per chi riesce ad abbatterlo".

Nel 1907 Maeda non è troppo soddisfatto di come stanno andando le cose negli Stati Uniti, trova difficoltà con suoi allievi che non riescono ad adattarsi al suo metodo d’insegnamento. Maeda era abituato a trattare gli studenti inesperti piuttosto rudemente proiettandoli come se fossero avversari in un combattimento reale. Credeva che questo comportamento fosse una misura di rispetto verso i suoi studenti, ma venne spesso frainteso e molti giovani, spaventati, lo abbandonarono a favore di altri professori. Se a questi problemi aggiungiamo il sentimento anti giapponese che aveva trovato negli Stati Uniti, si comprende il motivo che lo spinse a imbarcarsi per il Regno Unito.

Prima di trasferirsi in Europa Maeda e Satake si recano a Cuba assieme a Akitaro Ono, un lottatore professionista conosciuto poco prima di separarsi da Tomita, e Tokugoro Ito. nell'isola caraibica le cronache riportano la vittoria di Maeda sul campione locale Adobamond soprannominato il "numero uno".
 
Akitaro Ono


Tokugoro Ito

EUROPA PRIMA TOURNEE

L'8 febbraio 1907 Maeda e Satake arrivano a Liverpool. Nei loro piani c'era la volontà di unirsi ad Akitaro Ono che era andato a Londra per lottare per il promoter William Banker alla London Music Hall.

A Londra nel gennaio 1908 Maeda partecipa a un torneo al teatro Alhambra, dove è battuto dal giovane campione di lotta l'austriaco Henry Irslinger (tra i due c'erano dieci anni di differenza). Nel febbraio 1908 partecipa a un altro torneo ove è battuto dal campione dei pesi massimi  Jimmy Esson soprannominato "il gigante scozzese".  In Marzo ha la rivincita con Irslinger e lo sconfigge, mentre in maggio partecipa ad un torneo di lotta professionistico al circo Hengler. Maeda e Tano Matsuda, un'altro giapponese incontrato in Inghilterra, s’iscrivono nella categoria pesi medi ma entrambi non riescono a raggiungere la finale. Nel gennaio 1909 Maeda è sconfitto dal pugile afroamericano Sam Mcvey uno dei più forti pesi massimi dell’inizio del XX Secolo. In U.K. comunque vince 13 combattimenti, e uno in Belgio. Ricordiamo che in Inghilterra partecipò principalmente a incontri di "Catch": si trattava di competizioni in cui erano proibiti strangolamenti e leve articolari e l'uso delle gambe per proiettare l'avversario.



 Nel giugno 1908 Maeda è in Spagna accompagnato da Fujisake, Ono e Hirano. A Barcellona lotta contro Sadakazu Uyenishi e Taro Miyake. Fu durante il suo soggiorno in Spagna che Maeda acquistò il soprannome di Conde Koma. In un’intervista rilasciata a una rivista europea Maeda, disse, a proposito del suo soprannome: “Un cittadino influente spagnolo, colpito dalle mie vittorie, e dal mio portamento, ... mi diede questo titolo che presto si diffuse ovunque a discapito del mio vero nome".

Maeda amava il nome e iniziò a usarlo per promuovere la sua arte negli anni successivi. Il soprannome di Conte, come abbiamo visto, gli fu dato per i suoi modi signorili e Koma per il suo pessimo stato finanziario (komaru in giapponese vuol dire in difficoltà).

Sadakazu Uyenishi
Taro Miyake

















Dopo una breve sosta a Parigi Maeda s’imbarca per l'America. Il 14 dicembre 1908 sbarca all'Havana, dove il suo spettacolo di lotta, che eseguiva due volte al giorno, divenne subito molto popolare. A Cuba vinse 15 incontri.

MESSICO E CENTRO AMERICA

Il suo debutto a Citta del Messico avviene il 14 luglio 1909 al teatro Virginia Fabregas poi si trasferisce al teatro principale, dove nella locandina si offrivano 50 $ a chi non si faceva proiettare e 250 $ a chi fosse riuscito a proiettarlo. Il Mexican Herald non registrò nessuno che fu in grado di proiettarlo al suolo.

Nel settembre 1909 un giapponese di nome Nobu Taka arrivo a città del Messico per sfidare Maeda. Il 16 novembre 1909 l'incontro fu organizzato al teatro Colon in quello che fu definito il campionato del mondo di jiu jitsu. Vinse Nobu Taka. La rivincita si disputò quattro giorni dopo e questa volta Maeda fu proclamato campione. Solo più tardi fu rivelato che Taka in realtà era il suo vecchio amico Nobushiro Satake.

Hjalmar Lundin
 
Nel gennaio 1910 Maeda prende parte a un torneo di wrestling a Citta del Messico. Durante le semifinali, Maeda pareggia con Hjalmar Lundin.  Si tratta di un risultato diverso da quello che Lundin ricorda nelle sue memorie del 1937. Scrive Lundin: "Essendo stato abituato a gestire i grossi lottatori di greco-romana con facilità, il Jap pensava di poter fare altrettanto con me, ma nel primo incontro ho avuto la meglio su di lui, è stata una sorpresa per la folla e un contrattempo per Koma. Era stato l'eroe per tutta la settimana, ma non appena fu battuto i tifosi, fedeli alla forma, lo hanno chiamato barbone".

CUBA

Nel luglio 1910, Maeda tornò a Cuba, dove cercò di organizzare un incontro con Frank Gotch e Jack Johnson ma gli Americani non lo presero in considerazione perché Maeda non aveva soldi sufficienti per sfidarli. Il 23 agosto 1910, Maeda lotta con Jack Connell all'Avana. Il risultato è  un pareggio. Durante il 1911, Maeda e Satake sono raggiunti a Cuba da Akitaro Ono e Tokugoro Ito. I quattro judokas erano conosciuti come i 'Quattro Re di Cuba'. 

da sinistra a destra: Akitaro Ono, Nobushiro Satake, Tokugoro Ito e Mitsuyo Maeda
 
I "quattro re" erano molto popolari a Cuba, e i media giapponesi erano orgogliosi della reputazione che stavano portando al judo e al Giappone. Fu così che l'8 gennaio 1912 il Kodokan promosso Maeda al 5° dan. Ci fu una certa resistenza a questa decisione perché c'era chi, in Giappone, non approvava il suo coinvolgimento in incontri di lotta professionistici. Nel 1913 Maeda e Satake lasciano Cuba per una tournee nell’America centrale che toccherà El Salvador, Costa Rica, Honduras, Panama, Colombia, Ecuador e Perù. A Panama gli americani, gli offrirono dei soldi se avesse perso e per tutta risposta Koma e Satake decidono di muoversi verso sud. In Perù un terzo giapponese, Uenishi Sadakazu detto Laku, si unì a loro due. In Cile, si aggiunse al gruppo Okura e in Argentina Shimitsu. Il 14 novembre 1914, dopo aver attraversato l'Uruguay, Koma e i suoi amici arrivano a Porto Allegre in Brasile.

                                                   
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2 commenti:

  1. Complimenti,articolo interessante,molto interessante.

    Mi ero sempre chiesto quale fosse stato il percorso di Maeda,sapevo delle sue esperienze di "lotta interstile"ma non ne avevo scoperto molto.

    Trovo che riferire pure delle sconfitte subite da Maeda sia un atteggiamento onesto,che nulla toglie al valore del personaggio;anzi,invidio lo spirito con cui affrontava avversari più grandi di lui e fisicamente più prestanti.

    Attendo curioso la seconda parte

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  2. Salve,

    Hansuke Nakamura non era dello stile Tenjin Shinyo Ryu bensi dello stile Ryoi Shinto Ryu, un altra Koryu (scuola antica). Ai tempi della sconfitta Nakamura beveva moltissimo e si allenava poco. Dopo la clamorosa sconfitta, si è ripreso ricominciando ad allenarsi e smettendo di bere. Nakamura affronterà il demone Yokoyama Sakujiro, ex allievo dello stile Tenjin Shin´yo ryu e allievo di Jigoro Kano, nonchè istruttore di Maeda. L´incontro si concluderà in un pareggio.

    Distinti saluti.

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