Oda Tsunetane era di piccola costituzione era alto 160 cm e pesava 63 kg. Capì ben presto che avrebbe avuto la peggio a lottar in piedi con un avversario più grande e più pesante così decise di starsferire la lotta subto al suolo senza indugiare troppo in piedi.
A Jigorō Kanō non sfuggi il fatto che il suo allievo preferiva allenare di più il newaza, e così un giorno gli disse in modo ironico:"allenare solo la lotta del suolo è uno svantaggio, perché il suo avversario può calciare la sua testa e calpestare il suo viso". Oda gli rispose: "No, non sono affatto preoccupato mentre sono a terra. Sono sicuro che non mi calpesteranno mai". Kanō fece una faccia seria e rimase in silenzio.
Oda aveva sviluppato a terra un gioco molto dinamico, un vero precursore per i sui tempi ed è ricordato come il piĂą forte maestro di ne-waza che il Judo abbia mai conosciuto. Era un vero genio, un innovatore e creatore del metodo d’insegnamento Kosen Judo. Fu lui a sviluppare il sankaku Jime (il triangolo) all'incirca negli anni 20', nelle sue varie forme: yoko sankaku jime, mae sankaku jime (triangolo dalla guardia), ushiro sankaku jime.
Il Sankaku Jime è stato inventato da Kanemitsu Yaichihyō e dal suo allievo Masaru Hayakawa 早川 勝 nei primi anni 1920. Inizialmente la tecnica si chiamava "Matsuba-Gatame", anche in quel momento sembrava essere più una tecnica dio Kansetsu Waza "leva articolore" che uno Shime Waza "strangolamento" (Kanemitsu, 1926, pp. 148-150). Oltre ai creatori della tecnica, Oda e altri judoka di Kōsen hanno contribuito a migliorarlo, creando anche variazioni. Tuttavia, il grande contributo di Oda fu in realtà la divulgazione del Sankaku-Jime poiché la tecnica (perfezionata) con le sue variazioni classiche apparve per la prima volta nel suo famoso libro, Jūdō Taikan (1929).
Le cronache riportano che fu Rolls a "riscoprire" questa tecnica nel 1970 quando vide in un vecchio manuale di judo una raffigurazione che ne spiegava l'esecuzione. ChissĂ che non si trattasse di un libro di Oda.
Tra le tecniche mostrate nel video si possono vedere il Sode guruma Jime (Ezekiele) con il quale Ezequiel Paraguassu del judo team Brasiliano, strangolò diverse volte una cintura nera della Carlson Gracie. La chiamata di guardia saltata, marchio di fabbrica del Bjj, i passaggi di guardia "double under" in molte versioni, una serie di passaggi toreando, knee slide pass, come passare la butterfly, il passaggio con la ruota reso famoso da Sakuraba, poi il ginocchio sullo stomaco, come attaccare un avversario che si difende in turtle con lo strangolamento a orologio o usando il crocifisso prima che Marcelo Garcia ne facesse un suo cavallo di battaglia. Una volta presa la schiena, l’uso del body triangle, poi il cross choke dalla monta alla Roger Gracie, dalla guardia diversi ribaltamenti e finalizzazioni tra cui l'omoplata per non parlare del triangolo di cui abbiano giĂ detto.
Il Maestro Oda iniziò la pratica del Judo a 17 anni L’anno successivo fece il suo ingresso al Kodokan, era il 1910. A quel tempo il Kodokan praticava relativamente poco Ne Waza, in quanto queste tecniche erano considerate minori e d’importanza inferiore. Oda, però, era di un altro avviso. Il suo interesse per il Ne Waza fu dall’inizio molto forte e per molti anni si concentrò nello studio delle tecniche di controllo e della lotta a terra. Kano concesse a Oda di portare avanti le sue ricerche che costituiscono il nocciolo fondamentale di quello che oggi è il Ne Waza.
Per Oda il Judo sarebbe dovuto essere composto da un 50% lotta in piedi e 50% lotta a terra. Il suo judo però non ebbe fortuna. Dopo la fine della guerra e le limitazioni alla pratica delle arti marziali, il judo permesso fu molto depurato dalle tecniche piĂą letali al suolo. In seguito, con l'introduzione del judo di kano tra i giochi olimpici, e l'esclusione dalle scuole giapponesi del kosen, relegò questo sotto stile del kodokan a un lento declino e oblio. Una pianta così rigogliosa negli anni 30 lentamente s’inaridì mentre in Brasile la stessa pianta, all'epoca ancora un germoglio, crebbe forte e robusta fino a diventare l'arte marziale che oggi tutti conosciamo.
Benché Helio Gracie fosse di 9 anni più giovane di Oda sarebbe stato sicuramente un incontro epico quello che avesse visto confrontarsi questi due esperti di lotta al suolo. C'è da dire che kato non dimostrò, nei due incontri con Helio, un gioco al suolo all'altezza di quello di Oda, quindi il match sarebbe stato aperto a qualsiasi risultato. No me ne vogliano i puristi del jiu-jitsu ma personalmente tra i due vedrei bene una vittoria per Oda che allora mostrava un né waza di livello superiore a quello di Helio.
In questo vecchio filmato girato da Raymond Sasia in Francia nel 1954, Tsunetane Oda sensei (join Oda) 1892-1955, mostra una serie di tecniche di un Judo ormai scomparso la cui eredità è passata al Jiu Jitsu sviluppato in Brasile. Quello che stupisce è quante di queste tecniche siano attuali, molte delle quali sono ancora oggi usate nelle competizioni di Brazilian Jiu-Jitsu.
appendice:
Toshikazu Okada a cura di Alessio Oltremari
Il Maestro ripeteva sempre ai suoi allievi che:
• Lo spirito del Rispetto (Rei) è assolutamente importante
• Cerca di essere con tutti in buoni rapporti
• Fai le cose nel tempo promesso
• Tieni pulito il luogo (la tua stanza, il Dojo, etc.) e te stesso
• La continuità è la cosa piĂą importante
Se si ottengono in poco tempo ottimi risultati, ma poi smettiamo di praticare, questo non ha senso. Se diveniamo forti in combattimento, ma poi non continuiamo il Judo al termine della nostra gioventù, abbiamo perso tempo.Continuare nella pratica per tutta la vita è la base su cui si fonda la Via del Judo.
Se da giovani possiamo fare un Randori forte ed energico, da anziani continueremo a farlo più morbidamente. Se il Randori in piedi diventa pesante, possiamo continuare con quello a terra. Il Judo deve continuare per tutta la vita. Oda diceva che alcuni imparando il Judo corrono come conigli, mentre altri vanno piano come le tartarughe. A volte le tartarughe sono da preferirsi, perché pur lentamente possono continuare il loro cammino per tutta la vita.
"Come è naturale tutti desiderano avere successo nella propria vita e nessuno vorrebbe mai andare incontro a fallimenti, tuttavia solo pochi riescono in questi propositi. Recentemente la vita si è fatta dura e complicata e nel mondo avvengono molti fatti spiacevoli. Per riuscire nella propria vita è importante coltivare il corpo e la mente, ed è necessario un duro lavoro per riuscire in questo. Dedicandoci ad una disciplina dobbiamo chiederci quali sono gli obbiettivi che intendiamo raggiungere, ed è giusto anche considerare che ognuno di noi ha preferenze e vocazioni diverse.
Il Judo non è solo quello di eseguire proiezioni e controlli, ma quello di sviluppare al meglio il corpo e la mente imparando ad utilizzare al meglio la propria energia fisica e mentale. Al momento della nascita noi abbiamo un corpo naturale e il nostro processo di crescita è spontaneo e in accordo con la natura. L’obbiettivo del Judo è operare secondo lo stesso processo. In questo modo la pratica del Judo favorisce lo sviluppo del proprio fisico, delle proprie capacitĂ mentali e di un carattere equilibrato. Per questo il Judo può essere praticato da persone di tutte le etĂ , dal bambino fino all’anziano.
La cosa piĂą importante è non cessare la pratica, se non c’è continuitĂ non è possibile progredire. Alcuni pensano che il Judo sia pericoloso e che i bambini non possano avere uno sviluppo fisico adeguato con questa pratica e molti credono che il Judo non sia adatto a loro. Ma il Judo non è in se stesso pericoloso, se si ha un buon insegnante non c’è nessun pericolo e anche i bambini che si avvicineranno al Judo cresceranno bene e con buoni principi. Per praticare Judo non ci sono alti costi di iscrizione ai corsi, un Judogi costa 6 o 7 Yen e può essere utilizzato almeno per un anno e mezzo.Il corpo ha uno sviluppo e un rafforzamento naturale grazie alla pratica del Judo. In questa disciplina è molto importante rafforzare il proprio corpo e la cosa piĂą importante è che questo contribuisce alla salute del praticante. Gli Istruttori sono sempre molto gentili con tutti, specialmente con i piccoli. Essi sanno come eseguire le tecniche in modo proporzionato a chi hanno di fronte, trovando la giusta misura con i bambini e con gli anziani".
Toshikazu Okada a cura di Alessio Oltremari
Il Maestro ripeteva sempre ai suoi allievi che:
• Lo spirito del Rispetto (Rei) è assolutamente importante
• Cerca di essere con tutti in buoni rapporti
• Fai le cose nel tempo promesso
• Tieni pulito il luogo (la tua stanza, il Dojo, etc.) e te stesso
• La continuità è la cosa piĂą importante
Se si ottengono in poco tempo ottimi risultati, ma poi smettiamo di praticare, questo non ha senso. Se diveniamo forti in combattimento, ma poi non continuiamo il Judo al termine della nostra gioventù, abbiamo perso tempo.Continuare nella pratica per tutta la vita è la base su cui si fonda la Via del Judo.
Se da giovani possiamo fare un Randori forte ed energico, da anziani continueremo a farlo più morbidamente. Se il Randori in piedi diventa pesante, possiamo continuare con quello a terra. Il Judo deve continuare per tutta la vita. Oda diceva che alcuni imparando il Judo corrono come conigli, mentre altri vanno piano come le tartarughe. A volte le tartarughe sono da preferirsi, perché pur lentamente possono continuare il loro cammino per tutta la vita.
"Come è naturale tutti desiderano avere successo nella propria vita e nessuno vorrebbe mai andare incontro a fallimenti, tuttavia solo pochi riescono in questi propositi. Recentemente la vita si è fatta dura e complicata e nel mondo avvengono molti fatti spiacevoli. Per riuscire nella propria vita è importante coltivare il corpo e la mente, ed è necessario un duro lavoro per riuscire in questo. Dedicandoci ad una disciplina dobbiamo chiederci quali sono gli obbiettivi che intendiamo raggiungere, ed è giusto anche considerare che ognuno di noi ha preferenze e vocazioni diverse.
Il Judo non è solo quello di eseguire proiezioni e controlli, ma quello di sviluppare al meglio il corpo e la mente imparando ad utilizzare al meglio la propria energia fisica e mentale. Al momento della nascita noi abbiamo un corpo naturale e il nostro processo di crescita è spontaneo e in accordo con la natura. L’obbiettivo del Judo è operare secondo lo stesso processo. In questo modo la pratica del Judo favorisce lo sviluppo del proprio fisico, delle proprie capacitĂ mentali e di un carattere equilibrato. Per questo il Judo può essere praticato da persone di tutte le etĂ , dal bambino fino all’anziano.
La cosa piĂą importante è non cessare la pratica, se non c’è continuitĂ non è possibile progredire. Alcuni pensano che il Judo sia pericoloso e che i bambini non possano avere uno sviluppo fisico adeguato con questa pratica e molti credono che il Judo non sia adatto a loro. Ma il Judo non è in se stesso pericoloso, se si ha un buon insegnante non c’è nessun pericolo e anche i bambini che si avvicineranno al Judo cresceranno bene e con buoni principi. Per praticare Judo non ci sono alti costi di iscrizione ai corsi, un Judogi costa 6 o 7 Yen e può essere utilizzato almeno per un anno e mezzo.Il corpo ha uno sviluppo e un rafforzamento naturale grazie alla pratica del Judo. In questa disciplina è molto importante rafforzare il proprio corpo e la cosa piĂą importante è che questo contribuisce alla salute del praticante. Gli Istruttori sono sempre molto gentili con tutti, specialmente con i piccoli. Essi sanno come eseguire le tecniche in modo proporzionato a chi hanno di fronte, trovando la giusta misura con i bambini e con gli anziani".
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