domenica 21 luglio 2013

Guerriero nella testa non nella cresta


Dopo  aver letto il  romanzo di James Fenimore Cooper e  visto  l'omonimo  film  mi ero convinto che i Moicani si fossero estinti con quell'ultimo guerriero. E invece oggi, circondati da creste variopinte ci chiediamo: dove si erano nascosti fino ad oggi tutti questi "guerrieri"?


Metti una cresta in testa ad una star dello sport e/o spettacolo e migliaia di persone la imiteranno. Quello che dieci anni prima era una moda marginale punk da sottocultura urbana, e chi la portava un drogato, oggi è una moda planetaria e le madri portano i propri figli al barbiere con la foto di Mario Balotelli e El Shaarawy per avere un taglio da campione per i loro pargoli.

guerriero del Clonycavan

La cresta arriva  dal III sec a.c. con il guerriero irlandese  del  Clonycavan che la sfoggiava bella dritta e ingellata con resina di pino. Nel XXI sec d.c. uno dei primi a mostrare in pubblico questo “crestino” trendy fu il sofisticato  David Beckham. Oggi  staff di stilisti  curano con maniacale attenzione il look e le capigliature dei loro blasonati clienti, ingellandole e colorandole a piacere.


La razza umana, nel campo della moda ha sperimentato tutti le possibili combinazioni, dalla modificazione del proprio corpo, attraverso mutilazioni, tatuaggi e body painting, all'uso di monili di tutte le fogge, dal trucco e parrucco agli abiti confezionati usando materiali e forme le più diverse. Oggi un umanità ormai vecchia non scopre più nulla di nuovo e può solo attingere ai suoi ricordi e riproporre vecchi "costumi" per avere l'illusione di sentirsi ancora giovane. E' come se un vecchio, oltre che regredire nei suoi ultimi anni allo stato infantile, si acconciasse come un bebè con tanto di bavaglino e ciuccio in bocca. In questo caso al patetico sia aggiungerebbe il ridicolo.

L'industria della moda in tutte le sue diramazioni, con l'aiuto dell'industria cinematografica e dello spettacolo, crea "nuove" mode che in realtà sono solo un ripescare nella soffitta polverosa del passato dell'umanità. La moda odierna  va alla ricerca di cacofonie stilistiche credendo così di creare nuovi paradigmi e novità ma spesso partorisce solo aborti anacronistici. Il risultato è sotto gli occhi di tutti, un guazzabuglio che unisce mutilazioni primitive, tatuaggi in tutte le salse e acconciature da guerriero alla ricerca di un'originalità [1] sempre più omologata.

"Look da guerriero. Un’acconciatura non facile da portare. Occorre essere un guerriero dentro. Dall’uomo di Clonycavan a oggi rasare entrambi i lati della testa, lasciando una striscia di capelli centrali, più o meno lunghi secondo i gusti, è una scelta di vita", per il giornalista del "Corriere delio sport", Biagio Angrisani, per portare la cresta bisogna essere guerrieri dentro. Chissà che non abbia ragione Biagio e dopo aver visto anche Rigan con la cresta  non mi resta che salutarvi... augh!

Rigan Machado



Note.

[1] La vera originalità, quella intellettuale oggi latita perché per raggiungerla occorre la fatica del pensiero che pone tutto, anche le mode, sotto il vaglio critico della ragione. L'accettazione acritica di mode e ideologie, il ragionare per luoghi comuni, far prevalere l'emotività in ogni giudizio guidati da un moralismo piccolo borghese è la vera tragedia di questo nuovo millennio.

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