A tutti i sostenitori della guerra di civiltà che vedono
negli immigrati solo un problema, devo dare una brutta notizia: Fouad Ben Ahmed
è arabo, immigrato o figlio d’immigrati, forse è anche mussulmano ed è grazie a
lui se questa sera nelle case di molti francesi purosangue non si piange la
scomparsa di un loro caro, ma si ripensa con riconoscenza a quel giovane
trentasettenne, francese d'adozione, che ha evitato una tragedia con il suo jiu
jitsu.
Mercoledì sera in una multisala in Francia una strage è stata
sventata da un security che ha affrontato un uomo armato di fucile a pompa che voleva entrare
nel cinema dove si stava per proiettare l'ultima saga di Superman.
Questa notizia è emblematica per due ragioni: la prima è che
oggi il jiu jitu brasiliano è l'arte marziale più usata per sventare rapine, aggressioni o, come in questo caso,
tentativi di strage. Niente dita negli occhi, calci nelle parti basse, morsi ed altre letali tecniche da street fighting ma un ben assestato strangolamento
da dietro noto come Mata leao; La seconda è che l’uomo che ha impedito il folle proposito di uno squilibrato è immigrato, arabo e mussulmano e ha rischiato la vita per salvare quella
di altri esseri umani senza fare distinzione di colore, razza o religione.
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