giovedì 8 gennaio 2015

Firas Zahabi - “Top trainer in the MMA community”

foto by Jesse Bell
Firas Zahabi è l'MMA coach del centro di arti marziali Tristar Gym la “Mecca delle MMA in Canada”.Come fighter ha diversi titoli nella Thai e nella lotta libera ma la voglia di diventare un fighter di MMA evaporò quando si accorse di avere un dono, quello di saper "produrre" fighter di caratura mondiale.
  
Il suo approccio, non comune in uno sport che spesso è piena di emotività e pratiche radicate, è eccezionalmente analitico, profondo e innovativo. Firas sviluppa specifici protocolli di allenamento per le MMA. La sua teoria di allenamento è incentrata su brevi sessioni, ad alta intensità ben programmati, ma non bizzarri. Il suo approccio metodico all'allenamento, continua a produrre combattenti letali nella gabbia che gli ha fatto guadagnare la fama di “top trainer in the MMA community.” Ha rivestito il ruolo di capo allenatore di Georges St. Pierre fino al giorno del suo ritiro dalle scene.

Quelli che vi proporrò saranno diversi estratti tratti da un'intervista apparsa sul sito Sherdog. In questo primo post sentiamo cos'ha da dire Zahabi sulla sua formazione:

"Se ci pensate, un sacco di ragazzi hanno un background karate, o un background nella boxe. Io non avevo alcun background, così sono stato in grado di adattarmi. Penso che questo sia stato sia una cosa buona e che una cattiva. Non ho avuto una base. Ho dovuto imparare tutto, quindi è stato un male, ma non ho auto pregiudizi, cattive abitudini, niente che non avesse senso.

Il fatto di non avere un trainer ci ha dato molta libertà di innovare e questo è stato un vantaggio. Penso che sia stato un vantaggio anche per Helio Gracie dal momento che non ebbe molti rapporti con Maeda [in realtà non ne ebbe nessuno.ndr] ebbe solo rapporti con Carlos Gracie così dovettero innovare quando Maeda non era presente. Se fosse stato presente forse li avrebbe messi nello “stampino” e forse non avrebbero esplorato nuove vie. Dovevano capire le cose, e questo ha dato loro ha dato loro un potente strumento per la risoluzione dei problemi.

A volte non si devono dare agli allievi tutte le risposte. Io dico loro: "E 'tempo di capire le cose. Cosa pensi di fare? A volte alla gente non piace sentirsi dire questo. Io dico sempre ai miei studenti, "posso mostrarvi un milione di mosse." Le possibilità sono infinite. Non posso insegnare tutto quello che accadrà in un combattimento. C'è un punto in cui è necessario comprendere i principi dietro le tecniche e si deve capire come prendere decisioni da soli. Come nella vita, si effettua una decisione sbagliata e si paga per questo; si effettua una buona decisione e se ne trae profitto. Le arti marziali non sono diverse. Bisogna usare la testa, ed è qui che l'arte entra in gioco. Non c'è il perfetto lottatore robot. Devi guardare negli occhi il tuo avversario e prendere una decisione."


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