mercoledì 14 gennaio 2015

Polaris - A parte Cornelius tutto il resto è noia


Di questo Polaris si ricorderà il volto impassibile della Galvao, l'azione scorretta di Agazarm, la finalizzazione più veloce, quella di Tonon, ma sopratutto il fenomeno Cornelius. Oltre a questo, tutto il resto è noia!

La versione Europea, o meglio made in UK, del Metamoris, il Polaris, si è tenuta in Galles sabato 10 gennaio. Il format prevedeva incontri da 15 minuti nel quali valevano solo le finalizzazioni. Otto incontri, 4 finalizzazioni e tante, troppe posizioni stallose, come la fifty e la doppia chiamata di guardia, anche da chi non te lo saresti aspettato: Held Marcin atleta che proviene dalle MMA! 

Ad eccezione di Cornelius, Tonon e Agazam gli altri hanno dato vità a match poco spettacolari. I commentatori, competenti ma dalla flemma tutta inglese, sembravano pagati per fare addormentare gli spettatori del PPV che ha anche avuto problemi di trasmissione. A cercare di tenere viva l'attenzione dello spettatore ci avrebbe dovuto pensare la regia, peccato che con continui cambi di inquadratura ci hanno fatto perdere alcuni dei rari momenti di azione, ad esempio mentre il pubblico applaudiva un takedown di Popovitch, lo spettatore se lo perdeva perché la regia inquadrava altro. Nessun rallenty o replay. 

Il Polaris doveva avere tutte le carte in regola per risultare spettacolare. Nomi noti, premi in denaro, ma evidentemente o gli abbinamenti degli atleti non hanno funzionato, o la loro abitudine a lottare con determinate regole e usare determinate posizioni, o la voglia di non perdere piuttosto che dare spettacolo, ci hanno regalato  una manifestazione tutto sommato noiosa. Speriamo che la seconda edizione, se ci sarà, correga gli erorri e ci faccia sognare!
 

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