domenica 14 febbraio 2021

Draghi si è dimenticato dello sport

Che questo governo avesse lo sport come ultima delle sue preoccupazioni si era subodorato quando Walter Ricciardi disse che le palestre sono attività non esenziali ma la certezza è venuta col governo Draghi nel quale il ministero dello sport è stato soppresso.
 
Nelle 174 pagine del Piano per il rilancio "Italia 2020-2022", elaborato dal comitato di esperti coordinato da Vittorio Colao, la parola sport non compare, eppure lo sport  vale 1,7% del PIL ed è una parte importante della vita di milioni di persone. I tesserati a federazioni, discipline associate ed enti di promozione sono 12,5 milioni e a marzo oltre 151.000 lavoratori sportivi (così definiti dal decreto Cura-Italia) hanno richiesto l'indennità di 600 euro.

Si dice che la politica ha abbandonato lo sport  ma la verità è che non lo ha mai abbracciato. Oggi nelle scuole,  e non solo, lo sport è considerato un'attività ricreativa e non formativa; ma se oggi in Italia lo sport non è degno di essere rappresentato da un ministero non è però solo colpa della politica e di questo governo.

Su oltre 5000 palestre di fitness registrate presso la camera di commercio più del 40% figurano come enti del terzo settore. Troppe per non pensare che molte attività imprenditoriali lucrino indebitamente i vantaggi fscali concessi alle asd. Nel registro CONI sono iscritte oltre 150.000 SSD e ASD. Quante di queste frodano il fisco? Nel 2019 la GDF ha rilevato tramite 800 controlli a campione su SSD e ASD, irregolarità per oltre 350 milioni di euro. Parliamo di verifiche su meno dell'1% delle quasi 89.000 organizzazioni ammesse al regime fiscale agevolato.

Poi abbiamo frotte di professionisti che risultano come "dilettanti" e che invece di percepire uno stipendio percepiscono "rimborsi spese" e non hanno avuto accesso agli ammortizzatori sociali. 

 Il covid ha innescato le contraddizioni dello sport facendole esplodere. Quella commistione di sport di base, dilettantismo di facciata e professinismo che  ha permesso a tanti di prosperare oggi mostra tutte le sue fragilità. Questo modello è fallito! Lo sport italiano non aveva bisogno che gli venisse tolto il ministro per essere "nave sanza nocchiere in gran tempesta".

Scrive Flavio Tranquillo nel libro "Lo sport di domani" (dal quale ho tratto i dati numerici sullo sport): "Lo sport ha ragioni da vendere, ma si scorda di tutto quello che non ha fatto in precedenza per guadagnarsi quel ruolo che non gli viene assegnato".

1 commento:

  1. Il primo lockdown per covid 19 dava l idea di un problemino semmai risolvibile con qualche aggiustamento invernale. Così non è stato aimè a livello globale.
    Questa ' dimenticanza' ci dice praticamente che ne avremo per due anni sicuri da chiusure per pandemia dato come certo è grave e preoccupante.

    RispondiElimina