martedì 2 dicembre 2014

Il BJJ sta attraversando un periodo turbolento

 Il BJJ nonostante la crescita della sua popolarità sembra attraversare un periodo turbolento e diversi problemi noti sembrano di difficile soluzione nel breve termine.


1) Il proliferare di federazioni e regolamenti. Il vituperato calcio ha un regolamento unico, semplice, che il pubblico conosce. Lo stesso si può dire delle MMA dove ormai il regolamento che si sta andando imponendo  è quello delle regole unificate. Lo stesso non si può dire del BJJ che quasi ogni giorno vede nascere una nuova sigla, federazione o lega.

2) L'emorragia di atleti. Molti campioni preferiscono dedicarsi alle MMA dove troverebbero maggiori introiti finanziari. Campioni come Roger Gracie, Jacaré, Demian Maia, Durinho, e in futuro Vieira e forse Bucheca lasciando il jiu jitsu di fatto lo impoveriscono.

3) L'eccessiva sportivizzazione. Il regolamento, quello IBJJF, che non riesce ad offrire delle regole del gioco in grado di offrire uno spettacolo per il pubblico e allontana gli sponsor e i media. Neanche format come Metamoris, Copa Podio od altre federazioni, sembrano rivitalizzare uno sport perso tra berimboli e vantaggi, al contrario stanno disperdendo le energie in mille direzioni. Anche gli incontri senza limiti di tempo e votati alla finalizzazione, spesso terminano con un pareggio e raramente offrono uno spettacolo avvincente. Gli atleti sono abituato a lottare con il regolamento in testa: quando un atleta apre la guardia prima di passarla preferisce fermarsi dalla mezza e prendersi il suo vantaggio, questa è una degenerazione: Il jiu jitsu come le  MMA hanno bisogno di azione e movimento non è concepibile che un atleta interrompa l'azione per aspettare di ricevere un vantaggio.  Pochi sono gli atleti che sono portati naturalmente a finire un incontro con una finalizzazione: spesso per portare a casa un titolo ci si accontenta di qualche vantaggio.

4) Enfasi eccessiva verso tecniche poco trasferibile nelle MMA. Ad esempio guardie come la lapel guard, la warm guard se sono un evoluzione sportiva di fatto stanno monopolizzando l'attenzione degli atleti rendendo sempre più difficile a quelli che vogliono fare il salto nelle MMA, di essere competitivi nella gabbia, e questa non è una buona pubblicità per il Bjj che oggi non vede i suoi rappresentanti ai vertici dei ranking delle MMA. 

5) Il jiu-Jitsu tra sport amatoriale e professionismo. Sport, sulla carta amatoriale, il BJJ vede i suoi atleti di punta  allenarsi da professionisti ma come tali non sono trattati. Il jiu-jitsu è uno sport individuale uno solo vince per categoria agli altri, ma anche agli stessi vincitori, questo non basta e così sono costretti a darsi come detto alle MMA con la speranza di vivere grazie alle borse, ai premi in denaro e agli sponsor. Questa contraddizione pare irrisolvibile.

Le soluzioni? Ogni nuova federazione o lega propone le sue, ma come detto sembra che la tendenza in futuro sia la proliferazione di tante sigle, ognuna delle quali prometterà maggiore spettacolo e maggiore azione. Attraverseremo un lungo periodo di gestazione alla ricerca di una nuova forma di jiu-jitsu sportivo. Alla fine emergerà un nuovo jiu-jitsu, auguriamoci che a guidarlo sia un'unico organismo che sappia quello che fa non come la IJF costretta per sopravvivere a divieti e regole assurde.

2 commenti:

  1. io non credo ci sarà mai una soluzione a questi problemi. Possono esserci piu o meno federazioni, non è questo il punto. Il bjj resta uno sport povero perchè non ha seguito qui in Italia, e comunque pure nelle mma in Italia si puo guadagnare qualcosina, ma non ci si campa.
    Un atleta pro di altissimo livello in Italia, se tutto va bene prende 500 euro ad incontro.
    Infine il fatto che i campioni del bjj non vincano nelle mma direi che è naturale conseguenza del fatto che ormai per il livello innalzatosi, rispetto a 20 anni fa, ci vuole specializzazione, per cui è difficile combattere ad altissimo livello sia di bjj che di mma, anzi a mio avviso impossibile

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    1. grazie per il commento ma a te, come ad altri lettori del blog che restano anonimi, chiederei la cortesia di firmare i vostri interventi. Grazie.

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