sabato 21 aprile 2012

Intervista a Luca Anacoreta


Primo ai trial di Lisbona

Ciao Luca, sei appena rientrato da Abu Dhabi quindi colgo l'occasione per rivolgerti alcune domande a caldo su questa esperienza. Partiamo dalla preparazione: quanto tempo hai dedicato per essere pronto a questo evento e che tipo di routine hai usato sia nella parte atletica sia in quella tecnica?

Ciao Max, la preparazione per Abu Dhabi non è stata tra le migliori, purtroppo ho avuto pochissimo tempo, per prepararmi come dovevo, anche perché contemporaneamente, c'è stato il campionato italiano di grappling No Gi, che mi ha un po’ ostacolato, togliendomi del tempo per gli allenamenti col kimono. Comunque di norma, mi alleno almeno due volte il giorno e seguo una dieta corretta insieme ad un po’ di running per mantenere il peso e cardio.

L'aspetto mentale da molti è sottovalutato ma scendere in gara lucido e concentrato spesso fa la differenza. Personalmente usi l'aiuto di uno psicologo come i professionisti dello sport, fai meditazione, yoga o usi un tuo metodo personale?

Non ho uno psicologo, ne faccio meditazione o yoga, col tempo ho imparato a concentrarmi e a gestire bene l'adrenalina, mi concentro moltissimo solo quando salgo sul tatami. In questa competizione non ero per niente teso, in fin dei conti non avevo niente da perdere, combattevo con dei professionisti cinture nere, l'idea mi caricava e non mi agitava affatto.

Per chi ti segue come agonista non sarà sfuggito il salto di qualità nel tuo gioco negli ultimi tempi. E' stato L'esserti allenato con Tererè ad averti aperto nuovi orizzonti tecnico tattici? Se si vuoi raccontarci qualcosa della tua esperienza col grande campione?

Tererè ha rivoluzionato il mio stile di combattimento, grazie a lui ho imparato molte cose, come, passaggi di guardia e prese alla schiena. L'esperienza di averlo avuto per 20 giorni nella propria palestra, è stata il massimo. Prima di allenarmi con lui lavoravo solo dalla guardia e passavo pochissimo, dopo i suoi insegnamenti e i suoi consigli, preziosissimi, ho praticamente cambiato il mio stile, da guardero a passatore.
Senza dimenticare però, il mio maestro Rogerio Olegario, che è colui che mi ha insegnato le fondamenta dell’Arte Suave, Fernando Tereré invece, come ho già detto, ha migliorato e perfezionato il mio stile. Non so se è dovuto a questo, comunque a lui devo molto.

con Tereré

 E' di pochi giorni la brutta notizia che Tereré ha dovuto di nuovo ricorrere all'aiuto medico per cercare di uscire da un'altra ricaduta nella droga. Hai notizie dell'ultima ora sulle sue condizioni?

Ho parlato con André Galvao, ha detto che sta molto male, quando ho letto la notizia su graciemag ero incredulo e deluso perché lo avevo sentito 2 giorni prima su facebook e sembrava stare bene, tanto è vero che avevo pensato di organizzargli degli stage e farlo stare per qualche settimana di nuovo qui in Italia. Se potrò aiutarlo in qualche modo, lo farò insieme ai miei compagni di squadra.

Un tuo commento su FB mi ha incuriosito quando, un po’ demoralizzato dicevi che Kennan Cornelius (per chi non lo conosce, cintura viola fenomeno della Lloyd Irvin) nello sparring ti aveva finalizzato diverse volte. kennan è anche noto per aver affermato di allenarsi 6 ore al giorno. La domanda è: secondo te la cintura che porta non è un po’ pallida e poi è possibile allenarsi così tanto senza andare in overtraining?

Si è vero! Ho lottato ad Abu Dhabi con Kennan Cornelius in un allenamento e mi ha praticamente distrutto, non ho sentito forza bruta ma pura tecnica e scioltezza nei movimenti, sentivo che era allenatissimo e, infatti, mi ha dominato in continuazione.
Non so molto su di lui ma penso che la viola non l'abbia da moltissimo e credo che il suo obiettivo sia il mondiale, però se non cambiasse cintura, dopo quest’ultima competizione, comincerebbe a essere ridicolo con una cintura viola. Per quanto riguarda il suo allenamento di 6 ore il giorno, se fa solo quello nella vita! Overtraining? Ma perché i nostri atleti delle fiamme oro, fiamme gialle etc. quante ore si allenano? Sui social networks ho letto che si parlava di Kennan che faceva uso di doping. Non capisco perché quando un atleta si allena molto, ottenendo grandi risultati, è poi etichettato come dopato, mentre altri facendo la stessa cosa, senza ottenere però gli stessi, passano per sani atleti che si ammazzano di allenamenti. Allora io mi domando: quale criterio seguire per riconoscere se un atleta fa uso di doping?

Avendo partecipato a eventi internazionali di altre organizzazioni, come hai trovato la WPJJF?

La federazione WPJJF ha avuto un buon livello organizzativo per quanto riguarda i vincitori dei trials nel pagargli vitto, alloggio e biglietto aereo, per quanto riguarda il giorno della competizione, gli orari dei combattimenti erano forse un po’ troppo approssimativi, alcuni atleti hanno dovuto scaldarsi ripetutamente aspettando ore il momento della lotta.

Ci vuoi parlare dei tuoi incontri, le due vittorie su due cinture nere per finalizzazione e le due sconfitte ai punti con professionisti di lungo corso come Bernardo Faria?

Finalizzare due cinture nere a una competizione così importante è molto soddisfacente, combattere e perdere con gente come Victor Bomfim e il campione mondiale Bernardo Faria è stato per me soddisfacente allo stesso modo, nella lotta con quest'ultimo pur sapendo chi era, non mi sentivo nervoso ben sì euforico e carico.

lotta con bernardo Faria

 Dove ti vedremo combattere nei prossimi appuntamenti in Italia e all'estero?

Combatterò a entrambi i campionati italiani sia FIGMMA sia UIJJ, perché sono favorevole a combattere il più possibile, soprattutto se sono vicini a casa a Roma, ma non sono d'accordo per le date stabilite, secondo me troppo vicine l'una all'altra. All'estero parteciperò al mondiale IBJJF a Los Angeles mentre a giugno parteciperò all'europeo Grappling FILA a Bruxelles con la Nazionale Italiana.

Per concludere, vuoi ringraziare qualcuno o aggiungere qualcosa?

Vorrei ringraziare la mia famiglia, tutta l'Aeterna Jiu Jitsu e le persone che credono in me, come i miei sponsor, Andrea Bonnizzato di MMA Verona, Marco De Santis di XC-1, Facca, Topa e Procaccini della PKT e Atama Europe.

Grazie Luca per l'intervista che hai accettato di rilasciarmi e in bocca al lupo per le prossime sfide.

Grazie a te Max per avermi dato l'opportunità di raccontare la mia esperienza. Crepi il lupo!


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