sabato 13 aprile 2013

Una doppia squalifica è meglio di una

 


Bruttissima finale open cinture marroni tra kennan Kornelius e Paulo Myao. Incontro giocato da entrambi gli atleti stando seduti, sul fianco, con il sedere per aria o con le gambe intrecciate. L'arbitro invita entrambi alla lotta e da, nell’ ordine: prima due penalità, poi una penalità e un vantaggio a ciascuno e infine una penalità e due punti a testa. I due atleti continuano nella loro tattica di lotta noiosa e stallosa incuranti dei chiari segnali dell'arbitro fino alla doppia squalifica. L'arbitro evidentemente è stato interprete di una decisione federale e politica volta a punire, con un gesto eclatante, i due atleti che meglio di altri interpretano un certo tipo di jiu jitsu.

Nell'assegnare la doppia squalifica l'arbitro è stato troppo sicuro perché si tratti solo di una sua decisone. Evidentemente punendo i due atleti si è voluto dare un segnale forte alla comunità del jiu jitsu. Chissà se anche l’IBJJF l'accoglierà!

Il giovane Kornelius, nonostante la sua recente decisione di lasciare il suo maestro e mentore Irvin per la blasonata ed evangelica accademia Atos,  sembra non aver perso il vizio e si lamenta, in un'intervista post match con GracieMag., di non poter mettere le mani sul montepremi messo in palio dagli sceicchi. Forse la lunga permanenza con il "milionario" Irvin l’ha condizionato a tal punto che oggi, anche se si è covertito alla Athos, Kennan continua a
ripeterà che per lui contano solo le medaglie e i soldi. Evidentemente questa volta non ha fatto i conti con i figli del deserto, e con il pubblico plaudente per la decisione arbitrale, che se ne infischiano del suo cache e sono più interessati ad assistere a uno spettacolo e a buoni incontri.

Non ho seguito la diretta streaming e i miei giudizi si limitano ai video in rete  ma da quello che ho visto rimane l'impressione che alla fine quest'anno la WPJJC ci abbia regalato, nel complesso, delle brutte finali. Forse il tempo di 6 minuti, che nell'intenzione della federazione avrebbe dovuto aumentare il ritmo e lo spettacolo ha determinato sì, un aumento di ritmo, ma solo fino al primo vantaggio o punto assegnato. Dopo di che il nulla, lo stallo, la noia accompagnata da "angoli" che scandivano ossessivamente il tempo ai loro atleti. 

Nota finale sull'arbitraggio. Piuttosto scandalosi alcuni favoritismi riservati agli atleti locali. Va bene giocare in casa ma veder assegnati passaggi di guardia inesistenti sfida le leggi del buon senso!


WPJJC 2013 Le Finali

1 commento:

  1. effettivamente stava venendo fuori una schifezza invece che una lotta...mario

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