lunedì 9 marzo 2015

La vera vittoria

La vera essenza della pratica del jiu-jitsu non ha a che fare con il vincere ma con il trovare dei modi per non perdere. In questa prospettiva il jiu-jitsu ti aiuta a cercare soluzioni ai problemi che ti trovi ad affrontare nella vita.

Gli esseri viventi cercano costantemente modi per sopravvivere e questo non ha niente a che fare con l'ego e con il desiderio di vittoria. Ogni atto della nostra esistenza è un espressione di lotta, perché viviamo in un mondo ostile soggetto alle leggi del caso, è per questo che lottare contro le avversità della vita e non farsi abbattere da queste è la vera vittoria; rispondere con prontezza e intelligenza ai problemi quotidiani questo è applicare il jiu-jitsu in ambiti diversi da un tatami o da una gara; sono queste le vere vittorie, il vero lascito del jiu-jitsu, il regalo che ti può dare.

La pratica del jiu-jitsu deve essere intelligente, occorre essere duttili in ogni circostanza, sia quando siamo in piena forma sia quando abbiamo qualche acciacco. Mai esaltarsi nel momento di gloria né deprimersi nella sconfitta in qualsiasi forma essa si manifesti.

L'errata pratica del jiu-jitsu, gli allenamenti dissennati portano agli infortuni e, in età matura, a dolori cronici invalidanti. Questo deve far riflettere sul modo corretto in cui si deve lottare, occorre avere bene chiaro in mente i benefici che può apportare il jiu -jitsu e gli aspetti negativi. Bisogna avere rispetto per il proprio corpo consci dei propri limiti: mai avere fretta di ottenere dei risultati, mai essere scontenti se non si è in grado di raggiungere oggi un risultato che potrà essere raggiunto domani.

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