Il Jiu-Jitsu professionistico è in rapida crescita nel mondo delle arti marziali e la federazione internazionale di Ju Jitsu la JJIF (con sede negli Emirati Arabi), si sta muovendo in grande stile in collaborazione con il ramo professionale della UAEJJF per portare il Ju Jitsu alle olimpiadi.
Ma cosa centra il "Jiu Jitsu" con il "Ju Jitsu"? Con l'introduzione nelle competizioni della JJIF della specialità "Ne Waza" si sono aperte le porte agli specialisti della lotta al suolo. Con un regolamento simile a quello della IBJJF il "Ne Waza" risulta essere la novità assoluta su cui gli Emiri stanno puntando per portare gli agonisti di BJJ alle olimpiadi, dal momento che ad oggi altre strade sembrano essere precluse.
In Italia il movimento del BJJ non sembra interessato ai cerchi olimpici, chi pare invece più che attratto da questa opportunità sono le varie federazioni ed organizzazioni del Ju Jitsu. Per non farsi cogliere impreparate, e per essere pronte a rispondere agli appuntamenti internazionali tutte le organizzazioni italiane di Ju JItsu hanno dato vita il 16 dicembre del 2015 al "Comitato ju-jitsu Italia".
La Fijlkam è la federazione garante di questo comitato e Igor Lanzoni, vice presidente mondiale JJIF e patrocinatore di questa iniziativa, spiega che questo comitato non è una nuova federazione "ma un organismo di coordinamento e potenziamento del ju-jitsu in Italia" che ha il riconoscimento della Federazione mondiale e che opera sotto l’egida del Comitato olimpico internazionale. L'obiettivo del Comitato è un futuro riconoscimento olimpico.
In Italia il movimento del BJJ non sembra interessato ai cerchi olimpici, chi pare invece più che attratto da questa opportunità sono le varie federazioni ed organizzazioni del Ju Jitsu. Per non farsi cogliere impreparate, e per essere pronte a rispondere agli appuntamenti internazionali tutte le organizzazioni italiane di Ju JItsu hanno dato vita il 16 dicembre del 2015 al "Comitato ju-jitsu Italia".
La Fijlkam è la federazione garante di questo comitato e Igor Lanzoni, vice presidente mondiale JJIF e patrocinatore di questa iniziativa, spiega che questo comitato non è una nuova federazione "ma un organismo di coordinamento e potenziamento del ju-jitsu in Italia" che ha il riconoscimento della Federazione mondiale e che opera sotto l’egida del Comitato olimpico internazionale. L'obiettivo del Comitato è un futuro riconoscimento olimpico.
Creare
dal nulla un settore agonistico di Ne Waza con atleti preparati non è impresa
facile dal momento che questo settore si scontra inevitabilmente con un
mondo lontano anni luce da quello del BJJ, difatti nonostante
"Il sistema di combattimento ne-waza (lotta a terra) è il più recente
delle specialità ufficiali di competizione JJIF ed è simile al Brazilian
Ju Jitsu", così si può leggere sul sito della AIJJ, nessuna società che pratica Jiu Jitsu Brasiliano è tesserata a questa associazione.
Saranno in grado gli Emiri di realizzare questo progetto ambizioso? Saranno disposti i praticanti di BJJ a gareggiare in competizioni di Ne Waza all'interno di tornei di Ju Jitsu? E' pronto il mondo del Ju Jitsu Tradizionale a mettersi in discussione e ad aprire al BJJ? Chi può dirlo. Siamo solo all'inizio, vedremo in futuro quali risvolti prenderà tutta questa storia.
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