Sulla pagina Facebook ufficiale della Unione Italiana jiu-jitsu
(UIJJ) è stato pubblicato un post molto critico nei confronti della
FIGMMA e del suo operato.
Al fine di dimostrare la falsità e l’infondatezza di alcune
dichiarazioni e di fornire una doverosa e corretta informazione alla
comunità dei praticanti di Brazilian jiu-jitsu in Italia, con
l'autorizzazione del presidente della FIJLKAM si riportano i seguenti
punti salienti della Convenzione vigente tra FIJLKAM e FIGMMA, che
riguardano la disciplina del Brazilian jiu-jitsu, copiandoli
testualmente:
➡️ Nell’art. 1 del Regolamento Internazionale di Grappling della United
World Wrestling, il Grappling è definito come uno stile di Lotta
composto da tecniche di Lotta stile libero e di Brazilian jiu-jitsu;
➡️ Lo sport del Brazilian jiu-jitsu trova la sua collocazione naturale
in seno alla FIJLKAM che è la Federazione riconosciuta dal CONI per la
disciplina delle Arti Marziali;
➡️ La FIGMMA è una associazione che svolge sul territorio nazionale
l’attività sportiva e promozionale del Grappling, del Brazilian
jiu-jitsu e delle MMA in armonia e nel pieno rispetto della normativa,
delle deliberazioni e degli indirizzi impartiti dalla FIJLKAM e delle
sue Federazioni Internazionali di riferimento;
➡️ Il Grappling, il Brazilian jiu-jitsu e le MMA sono discipline complementari tra loro e praticate dalle stesse società sportive;
➡️ Il Consiglio Federale della FIJLKAM, nella seduta del 25.5.2018, ha
condiviso la necessità di sviluppare in Italia la disciplina del
Brazilian jiu-jitsu nell’ambito delle discipline riconosciute dal CONI
tramite la FIJLKAM;
➡️ La FIJLKAM si impegna a conferire, temporaneamente, alla FIGMMA
la gestione in esclusiva sul territorio nazionale di tutte le attività
di promozione, di sviluppo, di organizzazione e della pratica sportiva
attinenti la disciplina del Brazilian jiu-jitsu e, conseguentemente,
anche il potere di certificarne i risultati agonistici riconoscendo la
piena validità di tali certificazioni;
➡️ La FIJLKAM si impegna conseguentemente, per il periodo di durata
della presente Convenzione, a non gestire direttamente la disciplina del
Brazilian jiu-jitsu, che resta sempre e comunque di propria competenza;
➡️ La FIJLKAM si impegna a delegare alla FIGMMA la gestione diretta
della disciplina del Brazilian jiu-jitsu, al fine di promuovere e
sviluppare efficacemente la pratica di tale disciplina in Italia a
livello amatoriale ed agonistico;
➡️ La FIJLKAM si impegna a fornire il supporto tecnico necessario alla FIGMMA per sviluppare il Brazilian jiu-jitsu;
➡️ La FIJLKAM si impegna a tutelare la FIGMMA nei confronti di altre
Organizzazioni che intraprendessero azioni di promozione, pratica e
sviluppo in Italia della disciplina del Brazilian jiu-jitsu;
➡️ La FIJLKAM si impegna ad affiliare gratuitamente le Società Sportive
affiliate alla FIGMMA e ad estendere ai Tesserati della FIGMMA la
copertura assicurativa prevista per i tesserati della FIJLKAM;
➡️ La FIJLKAM si impegna ad autorizzare, compatibilmente con lo
svolgimento delle attività federali, l’uso delle strutture del Centro
Olimpico “Matteo Pellicone” del Lido di Ostia/RM;
➡️ La FIGMMA si impegna a recepire ed applicare integralmente le norme e
le direttive provenienti dalla FIJLKAM e a promuovere e sviluppare
efficacemente in Italia, per conto della FIJLKAM, la disciplina del
Brazilian jiu-jitsu;
➡️ La FIGMMA si impegna ad adottare tutte le iniziative utili per
un’efficace lotta al doping, sia in fase preventiva ed informativa che
in fase di controllo.
Ad onor del vero, quindi, si precisa che:
➡️ La FIGMMA non ha mai dichiarato di essere una Federazione
riconosciuta dal CONI. La FIGMMA è una organizzazione riconosciuta in
Italia dalla FIJLKAM, la Federazione delle arti marziali riconosciuta
dal CONI, per la quale gestisce gli sport del Grappling, del Brazilian
jiu-jitsu e delle MMA, e a livello internazionale dall’IMMAF e dalla
UWW, Federazione quest’ultima riconosciuta dal Comitato Olimpico
Internazionale. La FIGMMA fu fondata nel 2009 su richiesta
esplicita dell'allora Presidente della FIJLKAM Matteo Pellicone che
preferì far gestire le nuove discipline sportive della FILA (oggi UWW),
in Italia di competenza della FIJLKAM, da un’organizzazione esterna
direttamente affiliata alla UWW.
➡️ La FIJLKAM ha deciso di affidare la gestione del Brazilian jiu-jitsu
alla FIGMMA in considerazione del fatto che la FIGMMA già promuove
questo sport da sette anni (il primo Campionato Italiano di Braziilian
jiu-jitsu della FIGMMA si è svolto a Roma il 6 maggio 2012; al seguente
link si possono leggere i risultati: http://www.figmma.it/risultati/347-risultati-1d-campionato-italiano-di-brazilian-jiu-jitsu-06052012-roma.html, che il Grappling e il Brazilian jiu-jitsu sono sport molto simili e
che il Grappling, il Brazilian jiu-jitsu e le MMA sono quasi sempre
praticati dalle stesse Società sportive. In tal modo, oltre ad aver
ottenuto per il Brazilian jiu-jitsu il riconoscimento ufficiale che
merita da parte della più importante Federazione di arti marziali del
CONI, tenendo unito il Brazilian jiu-jitsu al Grappling e alle MMA le
tante Società sportive e gli atleti della FIGMMA che, oltre al Grappling
e/o alle MMA, praticano anche il Brazilian jiu-jitsu, potranno pagare
rispettivamente una sola affiliazione e un solo tesseramento alla
FIGMMA/FIJLKAM per praticare questi sport, con un conseguente notevole
risparmio di costi.
➡️ Il concetto di “gestione in esclusiva”, riportato nella Convenzione
tra FIJLKAM e FIGMMA, si riferisce al rapporto di delega tra FIJLKAM e
FIGMMA. Significa che la FIJLKAM si è impegnata a far gestire il
Brazilian jiu-jitsu solamente alla FIGMMA e non anche ad altre
organizzazioni. Ciò, quindi, non significa che, al di fuori della
FIJLKAM, altre organizzazioni di Brazilian jiu-jitsu non possano
legittimamente promuovere il Brazilian jiu-jitsu all’interno degli Enti
di promozione sportiva.
➡️ La FIGMMA rilascia i diplomi riguardanti la disciplina del Brazilian
jiu-jitsu in base alla Convenzione anzidetta con la quale la FIJLKAM ha
conferito alla FIGMMA la gestione in esclusiva in Italia di tutte le
attività di organizzazione della disciplina del Brazilian jiu-jitsu. In
verità, attualmente il Brazilian jiu-jitsu non è incluso nell’elenco
delle discipline sportive riconosciute dal CONI che danno diritto
alle Società Sportive che le praticano di usufruire dei benefici fiscali
e previdenziali previsti dalla legge. Quindi, qualsiasi diploma da
Insegnante Tecnico (Aspirante Allenatore, Aiuto Allenatore, Allenatore,
Maestro) che riporti come disciplina solo il “Brazilian jiu-jitsu”, sia
se rilasciato dalla FIGMMA/FIJLKAM che se rilasciato da un Ente di
promozione sportiva riconosciuto dal CONI, non ha valore ai fini
dell’ottenimento dei benefici fiscali e previdenziali previsti dalla
legge. Per questo motivo, essendo invece il Grappling disciplina
riconosciuta dal CONI, la FIGMMA, su incarico della FIJLKAM, rilascia
diplomi di “Brazilian jiu-jitsu/Grappling Gi” che hanno valore ai fini
dell’ottenimento dei benefici fiscali e previdenziali previsti dalla
legge.
➡️ GAISF/CIO (Comitato Olimpico Internazionale) riconoscono solo
Federazioni Internazionali democratiche e senza scopo di lucro. La
IBJJF, la Federazione Internazionale che riconosce in Italia la UIJJ, è
invece un’azienda privata e, quindi, ha scopo di lucro (ossia non
reinveste nello sport i suoi guadagni) e non è democratica. Per questi
motivi, la IBJJF non può ottenere i riconoscimenti GAISF/CIO.
In Italia, in base alla attuale normativa, fino a quando il Brazilian
jiu-jitsu non sarà gestito da una Federazione Internazionale
riconosciuta da GAISF/CIO, non potrà ottenere il riconoscimento del
CONI.
Il Brazilian jiu-jitsu oggi si trova quindi davanti ad un bivio:
continuare ad essere gestito da un’azienda privata che legittimamente
pensa al suo profitto e non può, e probabilmente neanche vuole, che il
Brazilian jiu-jitsu sia riconosciuto dalle Istituzioni sportive
(GAISF/CIO e Comitati Olimpici Nazionali, in Italia il CONI), oppure
cercare un’altra strada con un’altra Federazione Internazionale che
porti il Brazilian jiu-jitsu ad essere riconosciuto da GAISF/CIO e dal
CONI.
La comunità dei praticanti di Brazilian jiu-jitsu, di conseguenza,
dovrà scegliere: supportare chi, per continuare ad arricchirsi, vuole
che il Brazilian jiu-jitsu rimanga uno sport non riconosciuto, oppure
supportare chi vuole far riconoscere il Brazilian jiu-jitsu per farlo
diventare uno sport universale e magari anche olimpico.
Perché giustamente una volta riconosciuto dal ciò, soprattutto se diventa olimpico non riceveranno soldi e sovvenzioni. Ahahahaha queste sono mere lotte di potere, anzi no, meri tentativi di gettare fango su una grande associazione come la uijj capace di creare grandi eventi
RispondiEliminaRiceveranno soldi e sovvenzioni che saranno reivestite nello sport. Le lotte di potere le fa chi rema contro il riconoscimento CONI/CIO e dffonde menzogne cercando di convincere la comunità del BJJ che ha tutto da perdere da un eventuale riconoscimento del CONI quando è vero tutto il contrario.
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