UFC fight night 173 main event, si sta chiudendo il secondo round Shahbazyan e sotto la mezza guardia di Brunson e riceve una devastante gomitata sull'arcata sopracciliare destra seguita da altri colpi al volto... il massacro è interrotto dal gong.
Il match non termina con lo stopo arbitrale per KOT e con i medici nell'ottagono a prendersi cura di Shahbazyan. I due atleti sono spediti ai rispettivi angoli. Il medico invece di decretare la fine dell'incontro chiede a Shahbazyan mezzo intontito se vuole continuare. E' ovvio che vuole continuare è un fighter pro piuttosto si fa ammazzare ma il suo team, l'arbitro, il medico hanno visto quello che ho visto io e hanno visto tutti, un atleta col cuore da guerriero che non è nelle condizioni d proseguire.
Lo sport ha le sue regole che spesso devono abdicare di fronte alle regole non scritte del business; un incontro termianto e vinto da Brunson viene fatto proseguire perché si vuole assistere all'esecuzione di un atleta condannato dallo show biz, non c'è altro motivo per sottoporre Shahbazyan ad un epilogo così umiliante.
Questi spettacoli fanno male allo sport e sopratutto agli atleti che a termine carriera si porteranno addosso le pesanti conseguenze di queste decisioni, vittime sacrificate sull'altare del dio dollaro. A nessuno interessa la salute di questi ragazzi, i fans pagano per vedere questa violenza gratuita, neanche nelle lizze medevali si arrivava a tanto, agli sconfitti si dava mercede.
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