lunedì 13 gennaio 2014

Miss Jiu-Jitsu

Whitney Miller è una giovane Texana che nel 2009 è stata proclamata Miss Stati Uniti ma è anche una sportiva, professionista di wake surf. In questo video la vediamo mentre si allena e compete di Jiu-Jitsu e Grappling. 




Questo video mi piace di più di quello che mostra un avventrice di un Bar, che per liberarsi di un ubriaco molesto risolve la questione con un bello strangolamento, perché non da la solita immagine stereotipata delle donne che fanno Bjj per l'autodifesa. 

 Mostra una ragazza con le sue fragilità che vuole veramente seguire la via che la porterà a vestire una cintura nera e non si nasconde che per raggiungere questo obiettivo la strada sarà dura. Sa che ci saranno momenti in cui vorrà mollare ma cosa la spinge a non farlo è sapere che facendo Bjj può essere se stessa al 100%.

In accademia non deve fare sorrisi, anche quando vorrebbe piangere, non deve essere finta; sul tatami  è se stessa con le sue paure e fragilità con un obiettivo... superarle e diventare più forte.

Il Brazilian jiu-Jitsu per le donne non deve essere proposto come un semplice corso di difesa personale e loro come clienti buone solo per corsi anti agressione.

 

Il titolo del secondo video è: perché le donne dovrebbero praticare il Jiu-Jitsu? Secondo me le donne si dovrebbero avvicinare al BJJ perché è divertente, le migliora il fisico e le fortifica caratterialmente, e non essere attirate col miraggio della Difesa  Personale, quando poi la pratica in palestra è al 90% sportiva.

E' vero,  molte donne  si avvicinano al Jiu-Jitsu per sentirsi più sicure, e anche l'aspetto psicologico è importante, ma poi con la pratica si rafforzano e sono consce dei loro limiti. 

Il Jiu-Jitsu Brasiliano non trasforma nessun uomo in Super Man e nessuna donna in Wonder Woman ma all'occorrenza potrà tornare utile in molte circostanze della vita, non solo in caso di aggressione. In questo il BJJ incarna lo spirito della Ginnastica naturale di Georges Hébert espresso nel motto: "Essere forti per essere utili".

Comunque, sia per gli uomini che per le donne, a mio modo di vedere vale quello che ha scritto il maestro Roberto Atalla:"le arti marziali furono concepite nel passato per preparare qualcuno al combattimento reale ma oggi questa necessità è molto inferiore rispetto al passato a causa dell'evoluzione della nostra società e l'efficacia delle armi disponibili e nessun arte marziale può trasformare qualcuno in un indiviuo a prova di proiettile, così sempre più le arti marziali sono diventati sport dove il combatimento si svolge sotto un insieme di regole che possono variare notevolmente da stile a stile".

"la mia idea è canalizzare le energie delle persone nell'accademia e nello sport in modo che stiano lontani da serate brave che li potrebbero precipitare in strane risse da discoteca o cose del genere. Se intraprendono la visione sportiva si dedicano a quella e costruiscono la loro quotidianità intorno a quella e così si auto difendono da situazioni pericolose". Queste sono le parole con cui chiudo questo post e sono di Andrea Verdemare. Oggi le condivido al 100%.

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