venerdì 27 luglio 2018

Il Brazilian Jiu-Jitsu per le forze dell'ordine #4

Nel precedente articolo abbiamo mostrato due interventi delle FFOO, a Perugia e a Verona nei quali gli agenti dimostravano di non avere nessuna conoscenza di tecniche corpo a corpo. Dopo una città del nord e del centro chiudiamo il  cerchio con una città del sud, Taranto, che per certi aspetti è più grave dei due episodi precedenti. 

22 Luglio 2018 Ospedale di Manduria, Taranto. 

Zigomo fratturato per uno degli agenti intervenuti. La pattuglia era intervenuta per segnalazione di persona in stato di agitazione all’interno dell’ospedale. Un uomo di 28 anni ha colpito l’agente e lo ha messo a terra. 

Se 3 indizi fanno una prova, cosa accomuna tutti questi eventi? Per chiarirmi le idee mi sono fatto una chiacchierata con il nostro agente di Roma cintura nera del Batatinha Team. 

Hai visto l'episodio di Taranto quale è stata la tua prima reazione?

La Polizia di Stato viene umiliata e l’aggressore invece di essere abbattuto e ammanettato se la cava con un abbraccio, un bacetto e un caffè. 

E' possibile individuare uno o più responsabili di questa situazione?

Ormai quotidianamente assistiamo al disfacimento della forza pubblica, operatori mandati in strada senza alcuna preparazione fisica e minima sulla difesa personale, basta con la solita manfrina delle leggi che non tutelano e dei mezzi inefficienti, i primi ad essere inefficaci purtroppo sono gli operatori che stanno in strada. Gli ultimi eventi di cronaca non lasciano dubbi, le forze dell’ordine non sono adeguatamente formate e preparate ad affrontare un corpo a corpo e una colluttazione. 

Con l'introduzione di spray al peperoncio e taser le cose cambieranno?

Spray al peperoncino e taser non risolveranno questa grave problematica, al contrario amplificheranno quelle che sono le gravi carenze.

Di chi è la colpa di questa situazione?

Di chi è la colpa? Arriviamo al nocciolo della questione: il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ogni anno emana, per tramite dei suoi organi deputati, le linee guida in riguardo all’aggiornamento professionale del personale della Polizia di Stato, in tale documento che si allega  vengono individuate in base all’Accordo Nazionale Quadro, 12 giornate lavorative da espletare nell’anno in corso, da dedicare all’addestramento e l’aggiornamento professionale. Per quanto riguarda l’anno 2018, il Dipartimento ha stabilito che le 12 giornate di addestramento siano suddivise in 6 giornate di cui 3 dedicate al tiro e 3 alle tecniche operative e altre 6 così suddivise: 3 in materie d’interesse generale e 3 per l’approfondimento di specifiche tematiche di settore. 

Entriamo più nel dettaglio, la Direzione Centrale per gli Istituti d’Istruzione ha provveduto ad individuare le tematiche previste per le materie d’interesse generale e di quelle specifiche di settore, di seguito elencate: 

  • comunicazione nell’attività di Polizia;
  • etica professionale e percorso valoriale; 
  • gestione del flusso documentale. 
Le tematiche per l’aggiornamento di settore si riducono al mero utilizzo della nuova piattaforma e-learning, comunque vincolata alle esigenze territoriali delle varie Province e decise dai vari Questori o Dirigenti di ciascun ufficio. Parliamo sempre e comunque di teoria. Addestramento al tiro di 3 giornate, addestramento alle tecniche operative 3 giornate da dedicare, così come riportato nella disposizione della Direzione Centrale degli Istituti d’Istruzione, alle problematiche attuali concernenti il pericolo terroristico. 

Bene, specificato quanto segue, tiriamo le somme: per ogni singolo operatore di Polizia dei ruoli operativi, sono previste solo 12 giornate di addestramento e aggiornamento, di cui 6 sono teoria ed esclusivamente teoria e 3 sono giustamente riservate al tiro e 3 alle tecniche operative con riguardo ai pericoli legati ad eventuali situazioni di attacchi terroristici.

Quello che risulta evidente e palese è: ma la difesa personale, l’addestramento al combattimento, dove stanno? Diciamolo una volta per tutte , non è previsto, avete capito bene: NON E’ PREVISTO. Quindi ci si preoccupa di indirizzare eventuali tecniche operative con riguardo a scenari terroristici, quando all’operatore medio manca l’ABC di un normale approccio elementare della difesa personale, in contesti protetti, figuriamoci in contesti terroristici, è ridicolo. 

Poi mettiamoci che i planning di difesa personale delle FFOO si rifanno al Metodo Globale di Autodifesa, assolutamente inidoneo, basti pensare che è stato codificato da persone che la Polizia l’hanno vista in Televisione. Mi ricordo qualche anno fà, quando mi ritrovai sul tatami con uno dei massimi esponenti del MGA che, nell’approcciare una pseudo difesa da presa frontale della Pistola è andato due volte faccia a terra…caduto come una pera cotta! Mettiamoci pure che un operatore, riesce si e no a fare 4 / 5 giornate delle 12 previste e il risultato è quello che tutti conosciamo. 


Bisogna cambiare rotta, le FFOO devono iniziare ad addestrarsi obbligatoriamente negli sport da combattimento, MMA e Brazilian Jiu Jitsu, punto, il resto sono solo favolette. 

Devono essere aggiunte alle 12 giornate già previste, ulteriori 12 giornate all’anno esclusivamente riservate all’addestramento al combattimento e al corpo al corpo. Il Dipartimento deve dare la possibilità agli operatori di addestrarsi anche all’esterno, riservando agli interessati un rimborso mensile pari alla retta pagata in palestra. Solo così si eviterà di vedere scene scandalose e umilianti come quella del video allegato. 

A propostio del video ci puoi fare un analisi di come i due agenti hanno gestito l'intervento?
In mezzo alla strada non ci si può improvvisare, bisogna essere sempre pronti alla battaglia che, di certo non si affronta con una cartellina sotto l’ascella o le mani sui fianchi. Purtroppo, come si può notare nel video, in questo tipo d’intervento gli operanti hanno sbagliato tutto, il Poliziotto aggredito ha affrontato il pericolo con una cartellina sotto l’ascella (perché il problema è identificare…) quindi con un braccio in meno da utilizzare in caso di difesa, dopo aver avvicinato “minacciosamente”…(diciamo che è stato proprio quest’atteggiamento improvvisato che ha scatenato l’evento) il soggetto esagitato, gli operanti pensano bene di distogliere la loro attenzione dal problema, arrivando a dargli le spalle, momento in cui il soggetto riesce ad alzarsi e mettersi spalle al muro (avete capito bene, spalle al muro, l’aggressore non era un improvvisato, li ha portati dove voleva lui, appena uno dei due poliziotti ha abboccato, l’ha steso).

Cosa fa’ il povero agente? Lo avvicina di faccia, senza alcuna protezione e senza conoscere assolutamente i basilari principi della distanza di sicurezza ed i relativi approcci, rimane vittima di due cazzottoni, casualmente tirati sul lato dove teneva la cartellina…, l’aggressore non contento dopo aver abbattuto il Poliziotto, infierisce sull’agente riverso a terra con un calcio al viso che miracolosamente non va a segno, altrimenti gli avrebbe staccato la testa.

Il secondo Poliziotto, entra nel panico più totale, anziché scagliarsi contro l’aggressore, si preoccupa di spostare la sedia a rotelle: chiaramente sotto stress non è in grado di gestire la situazione. Grazie al portantino, sì al portantino, che riesce a bloccare l’aggressore da dietro, i due poliziotti hanno evitato un’ulteriore figuraccia. 

Poi arriviamo al ridicolo, i due Poliziotti, si allontanano dall’aggressore e lo lasciano in balia dei portantini, rendiamoci conto, gli operanti anziché ammanettare l’aggressore si tengono a distanza lasciando il problema ai portantini, uno dei due Poliziotti arriva addirittura ad allontanarsi dalla scena ancora da mettere in sicurezza, il Poliziotto precedentemente aggredito arriva di nuovo vicino al suo aggressore che ricordiamo gli ha spaccato lo zigomo con due cazzotti e, si mette a fare l’assistente sociale e lo psicologo, con lo stesso che ancora sbraccia pericolosamente. 

L’aggressore dopo che ha “esploso” a terra il poliziotto arriva addirittura ad abbracciarlo e a baciarlo. Signori siamo in presenza di una situazione scandalosa, la Polizia di Stato è stata disonorata e umiliata. Queste vicende non devono più accadere, chi di dovere inizi a rivedere l’addestramento e la formazione professionale di chi sta in strada, devono cambiare i protocolli operativi e di ingaggio. Chi indossa una divisa deve essere addestrato al combattimento, punto. 

Anche a chi, come me, non è del settore non è sfuggito che molti agenti in servizio operativo sembrano tutto fuorché adatti a quel tipo di servizio. Cosa ne pensi?

E' ora di fare attente valutazioni sul personale mandato in strada a rappresentare la prestigiosa Istituzione che è la Polizia di Stato, sicuramente il servizio operativo di Polizia non è per tutti. La Volante e L’autoradio rappresentano la Polizia di Stato, in tale servizio dovrebbe essere demandato personale altamente qualificato fisicamente e psicologicamente preparato. La Squadra Volante deve essere quanto prima inquadrata come “Specialità”, adeguatamente retribuita, con personale altamente qualificato, niente improvvisatori. I lupi non si combattono con le pecore ma con i cani pastore. 

       

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