Le persone quando pensano ad una competizione pensano che sia un evento straordinario mentre l'allenamento giornaliero è percepito come qualcosa di ordinario.
Per Danaher non c'è differenza tra competizione ed allenamento e quando la gara si avvicina ricorda ai sui atleti che quello che faranno il giorno della gara è esattamente quello che stanno facendo in allenamento ogni giorno.
Per spiegare questo concetto ricorre a quella che lui chiama la "Parabola della tavola".
Passare da un palazzo ad un altro camminando su una tavola sembra una cosa difficile da fare ma ci si accorge che attraversare quella stessa tavola quando è posta in terra è un impresa piuttosto semplice. La tavola non cambia è la nostra pecezione della tavola a cambiare. Lo stesso aspetto psicologico si presenta quando quando si passa a ragionare di preparazione alla gara. Tutto quello che fa da contorno ad una gara: le luci, la musica, la folla sono solo illusioni aspetti superficiali.
Per chi organizza gli eventi la gara deve essere differente da una lotta in palestra è nel suo interesse, ma per un atleta la prospettiva deve essere la stessa. Tutto il contorno è solo illusione la realtà sei tu, il tuo avversario e l'arbitro.
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