giovedì 14 febbraio 2019

Il Bivio


"A prescindere che sia la tua finalizzazione preferita oppure no, ci sarà sempre il momento in cui ti troverai di fronte a questo bivio: posso riuscire a finalizzare o mi conviene cambiare posizione?

Come un fulmine, un dubbio attraversa la nostra mente. È incredibile quanto sia rapido il pensiero durante una competizione. Basta un istante per elaborare tutte le informazioni che il nostro corpo ci dà quando è in movimento: pressione, equilibro, forza, resistenza, velocità. Ma il nostro avversario cambia posizione continuamente e così facendo la lotta si trasforma in un continuo inseguirsi di pensieri e di movimenti. 

Dubitare è umano di fronte ad un bivio, ma decidere con grinta e tenacia è una capacità non un dono, e in quanto tale si può costruire in allenamento. Immaginate di esservi trovati di fronte a quel bivio in ogni allenamento, di aver scelto un giorno una strada e il giorno dopo l’altra. Immaginate di aver sbagliato centinaia di volte ma senza mai arrendervi. Quello che da fuori sembrerà un guizzo geniale, per voi non sarà altro che un movimento qualsiasi che avete acquisito in allenamento.

Con il Jiu Jitsu ho scoperto cosa amo fare, e cosa posso imparare a fare. Non arrendetevi di fronte al vostro bivio, percorretelo cento volte." 

Queste sono considerazioni di Alberto Buriasco. Quello di cui ha bisogno il Jiu-Jitsu non sono soli bravi atleti ma anche cervelli pensanti in grado di rielabarare le loro esperienze e distillarle in pensieri in grado di stimolare l'approfondimento di aspetti teorici e metodologici. Indagare gli aspetti teorici legati alla pratica non può che migliorare quest'ultima e stimolare altri a ragionare sulle loro esperienze e a condividerle sui social che si devono fare veicolo sempre più di conoscenza.

Chiudo con una nota personale. Qualche anno fa Buriasco mi fece una sorpresa presentandosi nella mia accademia con a tracolla il suo GI. Un ragazzo modesto e alla mano che poi si dimostrò, nello sparring, un atleta di primo livello. All'epoca non lo conoscevo ma mi fece un'ottima impressione sia come persona sia come atleta.

Oggi è in Italia uno dei migliori, non a caso l'anno scorso è stato scelto a rappresentare l'italia alla Copa Podio, e a mio avviso il suo punto di forza, oltre l'aspetto atletico, è il modo in cui si pone nel riguardi del Jiu-Jitsu.

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