mercoledì 2 gennaio 2013

Recensione del libro Jiu-Jitsu University di Saulo Ribeiro



 Il libro di Saulo Ribeiro "Jiu-Jitsu University" non dovrebbe mancare nella biblioteca di ogni Jitsero. Gia il titolo sottintende un stretto rapporto tra l'arte suave e lo studio teorico, e questo solo motivo sarebbe bastato a spingermi ad acquistarlo.


Cosa mi è piaciuto di questo libro? Soprattutto l’approccio rivoluzionario che Saulo ha verso il Bjj, la sua capacità di spiegare con semplicità le tecniche più complesse, inserendole in scenari reali di combattimento, analizzando le contromosse e la tattica di lotta con un approccio metodologicamente ineccepibile.
A beneficio di tutti coloro che mi chiedono se il libro è adatto anche per chi ha della lingua inglese una conoscenza basica, questa immagine può aiutarvi a vedere in quanto tempo riuscite a tradurla e a stabilire se il libro fa per voi.


L' approccio al BJJ di Saulo è un misto di Old School, per la perfetta sintesi di Judo e Jiu Jitsu basico, posizioni come la X guard e la DLR inversa e innovative soluzioni tecniche. Su molti principi del Bjj Saulo sembra andare controcorrente proponendo soluzioni per nulla scontate, frutto della sua lunghissima militanza agonistica: suo è il sistema difensivo, meglio noto come running escape, già presentato nella sua famosa serie video che del libro è complemento fondamentale.

Sia il libro che le due serie video sono ricche di dettagli e spiegazioni certosine che si soffermano tanto sui concetti che sulle singole tecniche. Il lavoro di Saulo rappresenta una pietra miliare sia per i principianti sia per i più avanzati che al loro interno possono trovare molti stimoli di riflessione.

Il libro si discosta da molti altri volumi presenti oggi sul mercato perché, oltre ad essere organizzato in funzione delle cinture, si concentra molto sull'intricato mondo del jiu jitsu fatto non solo di tecniche ma di concetti e principi la cui comprensione aiuta a mettere insieme i vari pezzi del puzzle rappresentati dalle tecniche stesse.


Si parte col primo capitolo dedicato alle cinture bianche nel quale si mostrano, per ciascuna posizione, il corretto modo di posizionare il corpo per non essere controllati e che chiama “Survival”. Non molti sottolineano l'importanza, per un neofita, di concentrarsi più sull'aspetto difensivo preferendo insegnare loro tecniche di finalizzazione più divertenti ma che difficilmente riusciranno ad applicare con lottatori un poco più esperti.

Segue il capitolo dedicato alla cintura blu nel quale si impara a fuggire dalle posizioni svantaggiose. Si passa poi al capitolo dedicato alla cintura viola nella quale - Saulo - si concentra nel mostrare diversi tipi di guardia aperta (Spider, Butterfly, De La Riva e De La Riva inversa). Nella sezione dedicata alla cintura marrone sono mostrati diversi modi di passare la guardia e infine nella sezione dedicata alla cintura nera Saulo si concentra sulle finalizzazioni.

Quella adottata da Saulo è una trovata editoriale simile a quella usata nel libro di Royler e Renzo ma il materiale fotografico e le parti scritte sono organizzate in una maniera molto più razionale. Si nota la mano di John Danhaer, già coautore del libro di Renzo Gracie, che Kewin Howell, la mente del libro, cita nei ringraziamenti indicandolo come sua giuda e mentore.

Ogni singola tecnica è fotografata in sequenze molto comprensibili, è presentata da due angolazioni in modo da non perdere nessun dettaglio. Inoltre nei primi due capitoli quasi ogni posizione è accompagnata da una sezione in cui vengono mostrati i più comuni errori che si possono commettere nell'eseguire la tecnica, oltre ai modi migliori per reagire quando la tecnica stessa non va a buon fine. Questa è una caratteristica che fa di questo libro un eccezione nel panorama di libri e video dedicati al bjj. Un valido motivo in più per averlo nella propria biblioteca.

Il libro si presenta in un gran bel formato con copertina e pagine robuste, ben 368, che raccolgono più di 200 tecniche e centinaia di foto. La scelta d far indossare due gi di colori diversi (binco e blu) aiuta molto il lettore a comprendere anche le tecniche in cui gli intrecci degli arti si fanno più fitti.

Per chi ha visto le sue serie video non sarà sfuggito che Saulo ama spiegare che cos'è il jiu jitsu, ama esporre la sua visione di quest'arte, ponendo molta cura sui principi e soffermandosi sui dettagli. Tutto questo si ritrova anche nel libro, che sarà sicuramente apprezzato da chi, in un libro di Bjj, ricerca non solo belle foto organizzate in sequenza, ma anche pagine scritte su cui fermarsi a riflettere.

Il libro ha sicuramente alcune pecche. ma quelle che sembreranno difetti a qualcuno potrebbero essere considerate pregi per altri. Personalmente l’unica cosa che non mi ha entusiasmato molto è l'ultimo capitolo dedicato alle finalizzazioni. Non è così originale come gli altri capitoli, e non per il fatto di non aver affrontato tecniche esotiche di cui nessuno sente la necessità, ma per non averci stupito con qualche dettaglio inedito a proposito di tecniche basilari.

Oltre alle cose già scritte ciò che mi è piaciuto di più di questo libro è l'approccio rivoluzionario che Saulo ha verso il Bjj, la sua capacità di spiegare con semplicità le tecniche più complesse, inserendole in scenari reali di combattimento, analizzando le contromosse e la tattica di lotta con un approccio metodologicamente ineccepibile. Inoltre, molto apprezzabile è stato l'aver dedicato delle sezioni per illustrare specifici drills per migliorare l'esecuzione di determinati movimenti come l'uso della fit ball.

Per ultimo ho apprezzato tutti i suoi consigli non solo tecnici e metodologici ma, anche per così dire, psicologici, in particolare quando ci ricorda l’importanza fondamentale di “battere” prima di infortunarsi, di trattare l'allenamento in palestra come un modo per imparare e non un'arena dove alimentare il proprio ego e, infine, il consiglio alle cinture più elevate di accettare l’idea di dover “battere” anche contro cinture più basse.

Per concludere vorrei condividere con voi uno dei consigli più preziosi che ho trovato nel libro e che spesso è ignorato da molti praticanti: “Non cercare di usare i tuoi gomiti per fare male al tuo partner. Questo non farà aprire la sua guardia: lo farà diventare solo matto! Ricorda non sei qui per fare male al tuo partner. Invece usa un jiu-jitsu tecnico è proteggi il tuo compagno”.

Raccomando la lettura di questo libro a tutti i Jitseri di Bjj siano essi principianti o di lungo corso: ognuno ci troverà utili consigli.

Se volete comprare un libro di Bjj e siete indecisi questo è quello che fa per voi, parola di Maxbjj. Su Amazon italia lo trovate ad un prezzo concorrenziale e poi vi arriva a casa in tempi rapidissimi. Buona lettura e ricordate che il jiu jitsu si studia anche sui libri, su video e internet ma si pratica in accademia.

4 commenti:

  1. Peccato che non esiste in Italiano...

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  2. Salve, vorrei comprare questo libro, ma siccome è in inglese sono un pò titubante. Mastico un inglese scolastico, qualche parola, i tempi verbali ma niente di che...secondo voi con un dizionario accanto è troppo difficile riuscire a capire il testo? e in ogni caso, solo per le lezioni sotto forma di immagini vale la pena acquistarlo ugualmente??

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  3. per faciliare la tua scelta ho aggiunto nel post una pagina del libro così puoi vedere se il tuo inglese è sufficiente per poter apprezzare il contenuto del libro.

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  4. Grazie, ho dato un occhiata e mi sono deciso (l'inglese è abbastanza comprensibile, e alla fine è molto tecnico, quindi in fin dei conti si utilizzano spesso gli stessi termini che con c'aiuto di un vocabolario dovrei imparare facilmente). Mi arriverà domani. Nalla pagina che hai messo ci sono già molti spunti interessanti per una cintura bianca come me. Il fatto stesso di mettere le mani a x quando ti prendono la schiena, piuttosto che mettere le mani ai baveri, come se si subisse la monta, x me è una bella novità. Per non parlare del suo approccio al combattimento, il fatto di cercare di tutelare il compagno di lotta, di arrecargli meno danni possibili, di non pressare sulle cosce con i gomiti, o di non strangolare quando l'avversario mette il suo naso o i suoi denti x non farti chiudere lo strangolamento, bè, mi ricorda molto il modo di combattere di Rickson Gracie, e quello di ragionare del maestro Helio Gracie. Credo proprio di aver fatto un bel investimento ;-)

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