lunedì 18 gennaio 2021

Ai giovani manca lo sport

"Gli adolescenti che in gruppo mettono in atto comportamenti anti sociali e trasgressivi ci sono sempre stati, anche se sono influenzati dalla pandemia, soprattutto in questa seconda fase dove il sentimento di coesione è minore e vi sono più frustrazione e rabbia per una situazione della quale ancora non si intravede la fine. L’adolescenza è spesso associata alla trasgressione, e le regole anti Covid sono una ottima occasione di trasgressione", spiega Massimo Cozza, psichiatra a proposito del fenomeno delle maxi risse tra giovani.

Le scazzottate tra giovani non sono una novità, ma oggi i dati sono allarmanti: secondo l’Osservatorio nazionale adolescenza il 30% dei ragazzi ha partecipato a una rissa. Frustrazione da pandemia,  scuola a distanza, l’assenza dello sport,  l’iperconnessione sono alcuni dei detonatori che stanno innescando questo fenomeno sociale.

Ma non basta, non ci sono solo le risse a destare preoccupazione. Aumentano i casi di autolesionismo e i tentativi di suicidio tra i giovanissimi di età compresa tra i 12 e i 18 anni : "Dicono di sentirsi inutili e soli, gli mancano sport e scuola". È l’ospedale Bambin Gesù di Roma a dare l’allarme tramite il primario di Neuropsichiatria, Stefano Vicari che ha detto:"è anche a causa del Covid-19 e di questo periodo (con o senza lockdown) se sono aumentati atti autolesionistici e suicidari che hanno segnato una crescita di disturbi mentali sia nei ragazzi che nei bambini: irritabilità, ansia, sonno disturbato".

Le varie misure restrittive dovute alla pandemia, hanno peggiorato la  situazione. Da ottobre ad oggi c'è stato un aumento dei ricoveri del 30% circa. Nel 2011 al Bambin Gesù hanno avuto 12 ricoveri per attività autolesionistica, a scopo suicidario e non, mentre nel 2020 sono state oltre 300!

I contagi che avvengono dentro le mura scolastiche sono il 2% (report ISS) e quelli dentro le palestre? Ad ottobre Vincenzo Spadafora diceva che non risultava nessuna segnalazione di focolai nelle strutture sportive ma poi il governo ha deciso di mettere i sigilli allo sport. Spadafora venti giorni fa diceva: "Penso sia possibile, seppur con alcune limitazioni, riaprire palestre, piscine e centri di danza entro la fine di gennaio" poi invece è uscito il nuovo DPCM che ha conferma la chiusura totale fino a marzo!!!

Juri Chechi ha detto:"restare fermi a lungo è rischioso per il fisico e anche per la mente". Come dargli torto ma non basta l'attività motoria o lo sport da soli all'aria aperta, le palestre sono luoghi di aggregazione, condivisione e socialità, lavorare insieme è fondamentale occorrono obiettivi condivisi e un ambiente stimolante.

Quando in questo paese, che non ha una cultura sportiva, le istituzioni, il mondo accademico e quello medico scientifico capiranno che le ore dedicate allo sport e all'attività fisica non sono ore rubate allo studio o al lavoro produttivo, che lo sport è uno dei principali strumenti di aggregazione e socialità e che è fondamentale a livello psico fisico e di prevenzione delle maggiori patologie gravi, avremo raggiunto una conquista di civiltà.
                                  

 

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