martedì 9 marzo 2021

Chiuso per Covid

Considerazioni tratte dala pagina facebook di Sara Gandini epidemiologa e biostatistica. Laureata in Statistica economica, ha conseguito il master in Biometria presso l’università di Reading (UK) e il dottorato in Ricerca epidemiologica presso l’università di Birmingham (Publich Health).

"Purtroppo non solo alcuni giornalisti ma anche alcuni scienziati prestati alla politica partitica e insegnanti che vogliono fare gli scienziati commentano solo quegli articoli a favore della chiusura delle scuole. Si tratta principalmente di studi di modellistica, difficili pure da commentare perché si basano su modelli matematici che partono da una serie di ipotesi e parametri stabiliti dagli autori per fornire una serie di scenari. Quindi non si tratta di studi che descrivono quello che di fatto accade, come negli studi epidemiologici o nei trial clinici.

Questi ci dicono che i bambini e i ragazzi dal COVID non rischiano quasi nulla dal punto di vista sanitario: per loro la chiusura delle scuole è solo una vessazione. Questa pandemia ha visto un trasferimento intergenerazionale di danni e costi senza precedenti dalle persone anziane con privilegi socioeconomici ai bambini svantaggiati. I giovani sono di nuovo coloro che pagheranno le conseguenze delle scelte di chi avrebbe dovuto tutelarli e ha una responsabilità enorme.

La chiusura delle scuole [così come quella delle palestre] non si basa su evidenze scientifiche solide. Non ci sono evidenze di una maggiore contagiosità nei bambini e le scuole non sembrano più a rischio. In assenza di prove evidenti dei vantaggi della chiusura delle scuole, il principio di precauzione sarebbe quello di mantenere le scuole aperte per prevenire danni catastrofici ai bambini e ai giovani.

Gli insegnanti e il personale scolastico non sono a maggior rischio di ricovero ospedaliero o di morte per covid-19 rispetto ad altri lavoratori. L'unica cosa certa è che i bambini non si ammalano come noi. L'unica evidenza, al contrario, è che tutti, bambini e ragazzi, stanno male senza scuola.

Condannare una generazione di giovani per mesi e mesi a casa non vuol dire fare il bene del paese a nessun livello. Ci sono pesanti impatti negativi delle chiusure scolastiche. Tassi di depressione dei bambini sono aumentati significativamente durante il lockdown, la potenziale associazione tra Lockdown e salute mentale infantile dovrebbe essere incorporata nel processo decisionale dei responsabili politici.

Le chiusure delle scuole dovrebbero essere considerate come ultima istanza, limitata nel tempo, laddove altre misure di contenimento non sono state in grado di controllare la trasmissione locale".

Siamo a un anno dalla pandemia, cambiano i governi ma i soggetti a cui si chiedono sacrifici sempre gli stessi. La narrazione non è cambiata di una virgola. Le soluzioni sono sempre quelle. 

I docenti e gli istruttori sportivi dovevano essere tra i primi ad essere vaccianti in modo da poter tenere aperte scuole e palestre perché il primo presidio contro il virus è avere un sistema immunitario forte e questo lo si ottiene allenando il corpo e la mente.


9 commenti:

  1. Siamo a un anno di questa pandemia.
    Lo stupore e la sottovalutazione iniziale da non dimenticare. Forse il ritardo nelle vaccinazioni non obbligatorie nei docenti,mi sembra fatte, vaccini la cui efficacia si spera positiva ma ancora da vedere sta comportando la rinuncia addirittura della socialità nei giovani in età scolare.
    Si spera in una accelerazione della logistica vaccinale per tutti e dei risultati sui numeri. Sarebbe una tragedia se anche nei giovani dovessero esserci casi di ospedalizzazioni. Auguriamoci una accelerazione nella logistica, la fiducia nella scienza per sconfiggere questa pandemia e permettere quella socialità tanto necessaria per avere una mente sana in un corpo sano e aiutare il sistema immunitario a fare il suo lavoro.

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  2. Ma forse a qualcuno non è chiaro che c'è in atto una pandemia mondiale...

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    1. a me è chiaro che è in atto più che una PANDEMIA una SINDEMIA che non si combatte chiudendo indiscriminatamente le scuole e le palestre luoghi nei quali si seguono i protocolli anti covid.

      La sindemia è l’insieme di condizioni morbose concorrenti a un grave stato di salute; tali condizioni morbose riguardano:

      malattie trasmissibili (infezione da Coronavirus)

      malattie non trasmissibili (patologie cardiovascolari, tumori, diabete ecc.)

      stile di vita (sovrappeso e obesità, sedentarietà, abuso di fumo, alcol o droghe ecc.)

      variabili socio-economiche individuali (povertà, livello di istruzione ecc.)

      variabili socio-economiche globali (densità geografica, bontà del sistema sanitario ecc.)

      variabili ambientali (inquinamento, pesticidi ecc.)

      scrive Sara Gandini:"Nominare COVID-19 come una Sindemia implica sottolineare che si tratta di una malattia che colpisce pesantemente quasi sempre persone con altre patologie e generalmente svantaggiate, perché con redditi bassi e socialmente escluse. Le malattie croniche concomitanti, che rendono la prognosi della Covid-19 peggiore di altre malattie, sono dovute a fenomeni eliminabili se si rinnovassero le politiche pubbliche su ambiente, salute e istruzione. È fondamentale riconoscere le cause sottostanti, quelle strutturali, e intervenire sulle condizioni in cui il virus diventa letale, altrimenti nessuna misura sarà efficace. A differenza della pandemia, che indica il diffondersi di un agente infettivo in grado di colpire più o meno indistintamente con la stessa gravità chiunque, parlare di sindemia vuol dire tenere in conto della interazione tra covid-19, malattie non trasmissibili e condizioni socio-economiche. Per ridurre la mortalità a livello di popolazione ha una importanza relativa quanto sia efficace un trattamento o protettivo un vaccino perché la ricerca di una soluzione esclusivamente biomedica al COVID-19 è destinata a fallire in quanto una larga parte della popolazione non ha accesso alle cure efficaci. Inoltre se tutti gli interventi si concentrano solo sul limitare il contagio e la diffusione del virus, perdiamo di vista che le misure restrittive a lungo termine possono aumentare le diseguaglianze sociali e creare un vero e proprio circolo vizioso che riduce i redditi già bassi e infine l’aspettativa di vita delle classi sociali più in difficoltà."

      Il Coronavirus non è una vera pandemia che colpisce in ugual modo tutti, a prescindere dalle condizioni iniziali del soggetto riguardo alla salute e allo stile di vita. Infatti, l’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso i dati degli ultimi 12 mesi che suffragano il concetto di sindemia: ben il 96,9% di morti da Covid-19 riguardano i primi due punti; aggiungendo anche gli altri punti si può correttamente ipotizzare che oltre il 99% dei morti da Covid sia dovuto a un effetto sindemico.

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    2. Il Brazilian jiujitsu è un arte marziale-sport ad altissimo contatto fisico.
      Il rischio di prendersi qualcosa dal partner è molto alto,ben più alto rispetto ad altri sport.Dovreste creare un decalogo di sicurezza da seguire tra palestre,o tamponi rapidi da eseguire prima dell'inizio dell'allenamento,e delle regole ferree che tutti dovrebbero applicare.Sono le soluzioni che bisogna mettere in pratica,perchè lo sport è importante ed è salutare,ma fatto in sicurezza,sopratutto adesso.

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    3. Le federazioni hanno studiato protocolli anticovid che sono stati seguiti fino a che non sono state chiuse le palestre. Quei protocolli oggi sono seguiti dagli agonisti che si allenano in vista di gare di interesse nazionale.

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  3. sono le palestre che applicano i protocolli,tu sei matematicamente sicuro che tutte le palestre li applichino al 100%?

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    1. i protocolli li applicano le palestre e ogni corso segue i protocolli della sua federazione. Io sono tesserato figmma e seguo i protocolli della FIJILKAM. La mia palestra che è una pugilisitica segue quelli della FPI. Se i protocolli non sono applicati quello sta alle autorità competenti verificarlo.

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    2. Scusami,ma la tua risposta non risponde alla domanda però...

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  4. Max, la soluzione è trovarsi un lavoro vero! Il BJJ è un hobby

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