venerdì 5 marzo 2021

Hélio Gracie fu un militante attivo di un movimento di ispirazione fascista


Hélio Gracie negli anni '30 fu un militante attivo dell'Ação Integralista Brasileira, un movimento di ispirazione fascista fondata da Plínio Salgado nel 1932. Lo rivela una ricerca dello storico Leandro Pereira Gonçalves, della Universidade Federal de Juiz de Fora (MG).  Il ricercatore ha trovato sulle pagine del quotidiano "A Offensiva", l'organo di Ação Integralista Brasileira, le prove della partecipazione al movimento di uno dei patriarchi della famiglia Gracie. Sulla copertina dell'edizione del 3 giugno 1936, Gracie appare vestito con la camicia verde e la lettera greca sigma, uno dei simboli più noti dell'Ação Integralista Brasileira.

Secondo gli storici del fascismo, Plínio era per i fascisti brasiliani quello che Benito Mussolini era per gli italiani e Adolf Hitler per i tedeschi. Rifacendosi ai movimenti di estrema destra in Europa, l'integralismo brasiliano era di ispirazione cristiana e ferocemente anticomunista, difendeva uno stato forte e la ripresa dei valori nazionalisti, religiosi e conservatori. Uno dei suoi motti era "Dio, patria e famiglia" e i suoi membri facevano il saluto romano.
 
 

"Hélio Gracie - scrive lo storico - era un membro attivo e frequentava il centro di Ipanema. Era un riferimento nel gruppo, anche perché negli anni '30 era già molto conosciuto. Ação Integralista Brasileira (AIB) esaltava la giovinezza, l'aggressività e la virilità maschile, e lo sport assumevano una grande importanza nell'integralismo e nel fascismo nel suo insieme."

Per lo storico, questo significa adesione agli ideali e al modo di vivere predicati dall'integralismo. "Quando una persona indossava la maglietta verde, stava aderendo non solo ad un partito politico, ma uno stile di vita. Eri  un integralista in ogni momento della tua vita", dice lo storico.

"Dei tre fratelli Gracie che sono diventati determinanti nella creazione del jiu-jitsu brasiliano, Carlos, George e Hélio, solo l'ultimo mostrò un sostegno pubblico all'integralismo. Quando si analizza l'affiliazione di Hélio con le ideologie estremiste, si può essere tentati di affermare che si venne a trovare nel mezzo di una tendenza politica passeggera, ma  dal momento che il partito apprezzava la giovinezza, la virilità e l'aggressività maschile, la sua affiliazione con le "camicie verdi" non sorprende". 

 L'Ação Integralista Brasileira (A.I.B.) divenne negli anni '30 il primo partito politico di massa organizzato in Brasile. Il Partito Integralista si espanse rapidamente in numero e influenza, conquistando persone provenienti da una vasta gamma di ambienti sociali e con diverse interpretazioni del nazionalismo.

Dopo aver contribuito a reprimere l'"insurrezione comunista" nel 1935, e dopo l'inaugurazione dell'Estado Novo, gli integralisti non vedeva ostacoli tra loro e il potere politico. Eppure quando arrivo il tempo di dividere il bottino politico, Getúlio Vargas aveva i suoi piani,che non includeva gli integralisti. Questi ultimi, frustrati e determinato a regolare i conti con un partner ingrato,  presero d'assalto la residenza presidenziale nel 1938. Il mal pianificato e mal attuato raid si concluso in maneira grottesca.

Non è noto se Hélio ebbe delle ripercussioni per la sua adesione al movimento integralista ma quello che è certo che  il contraccolpo che subirono gli integralisti fu lieve, soprattutto se paragonato alla repressione subita dai comunisti nel 1935.
 
In seguito al tentativo di colpo di stato Hélio "decise" di ritirarsi temporaneamente dal jiu-jitsu. Si era sposato una donna separata dell'alta società e si riciclo dirigente in una delle sue aziende di famiglia.  Sarebbe tornato ad occuparsi di Jiu-Jitsu in seguito quando gli echi della sua adesione al partito integralista si furono sopiti.
 

Fonte:
https://www.uol.com.br/esporte/lutas/ultimas-noticias/2020/08/09/nos-anos-30-helio-gracie-foi-membro-do-integralismo-o-fascismo-brasileiro.htm


0 comments:

Posta un commento