domenica 25 maggio 2014

Intervista a Ivan Tomasetti - prima parte

Ivan Tomasetti vincitore al Superfight submissions only in Olanda
    Sono veramente onorato di ospitare sulle pagine del blog un'atleta Italiano che sta avendo tanti successi sportivi a livello Internazionale nel Grappling, Brazilian Jiu-Jitsu e Sambo ma che è anche riconosciuto per essere  una persona modesta e disponibile, oltre che ottimo docente. 

    Ivan Tomasetti*, voglio ricordare, è stato pluricampione italiano di Judo vestendo i colori della nazionale con la quale ha raggiunto importanti traguardi tra cui 2 argenti Europei Under 23.

    Nel 2011 inizia la sua avventura nel Grappling e Brasilian Jiu Jitsu e nello stesso anno si guadagna il posto nella nazionale FIGMMA con la quale conquista il titolo mondiale di Brazilian Jiu-Jitsu/ GI Grappling. Poi è la volta del titolo mondiale IBJJF  e 3° nell'assoluto nelle cinture blu. Arriva secondo  al WPJJC di  Abu Dhabi sia nell’open NOGI che in categoria col GI.

    Nel 2012 è Bronzo ai Campionati Europei IBJJF come cintura viola, argento al mondiale IBJJF  e 3° Open e Argento ai Campionati Mondiali di BJJ FILA.

    Nel 2013 si classifica terzo ai Campionati Europei di Sambo. Poi è Campione d' Europa di BJJ FILA, campione del mondo GI e NOGI FILA, e 3° ai Campionati Mondiali di BJJ sia nella categoria -90 kg sia nella categoria OPEN e infine 2° ai combat games FILA.

    Nel 2014  si aggiudica l'oro all'Europeo GI e NOGI IBJJF  poi al Roma Open in entrambe le modalità: categoria di peso e Open. Arriva secondo al prestigioso mondiale che si disputa negli Emirati Arabi il WPJJC 2014 ed è appena rientrato in Italia dopo aver conquistato un altro poker d'ori a Copenaghen all'IBJJF Copenaghen Open, vincendo in categoria e open nei tornei Gi e NO GI con un totale di 10 minuti per 10 incontri. 

    Maxbjj - Ciao Ivan, vuoi presentarti ai lettori del blog?

    Ivan Tomasetti - Ciao Max grazie per lo spazio che mi dedichi sul tuo blog. Mi presento: sono un atleta che viene dal Judo, che pratico da quando avevo 7 anni, anche se ora mi considero un lottatore (nel senso ampio della parola) in quanto i vari sport di lotta (senza colpi), secondo me, sono sostanzialmente la stessa cosa con delle piccole differenze dovute al regolamento e a come questo abbia fatto sviluppare lo sport.

    Maxbjj - Sei un lottatore schivo e di poche parole ma nell'area di gara imponi sempre il tuo gioco molto aggressivo ma metodico. Il tuo approccio è molto zen, se mi passi il termine, niente di superfluo nelle tue performance sportive e nulla di eccessivo nelle tue manifestazioni esteriori. Questo tuo essere così sobrio, in un mondo che da molta importanza all'apparenza, deriva dal tuo carattere, dall'educazione o dall'esperienza maturata nei carabinieri?

    Ivan Tomasetti - Si, il mio metodo di lottare è molto basico ma con delle complicate tattiche che ho sviluppato con l’esperienza dei più di 1000 incontri disputati tra i vari sport che pratico. Sostanzialmente il mio gioco è fondato sul cambiamento di ritmo dell’incontro, cerco di mantenere un ritmo abbastanza basso per poi alzarlo nel momento in cui riesco a trovare uno spazio che mi permetta di attaccare per poi abbassare di nuovo il ritmo quando arrivo ad un’altra posizione stabile. Un’altra cosa fondamentale è avere sempre chiaro dove si vuole arrivare e creare un percorso a tappe fino ad arrivare alla situazione che uno cerca considerando le eventuali variazioni dovute alle varie reazioni dell'avversario.

    Questo mio modo di essere deriva dal mio carattere, non sono una persona molto espansiva. Durante l’incontro preferisco concentrarmi a trovare una soluzione al match è per questo che sono molto concentrato su quello che voglio fare e su come farlo e preferisco usare le mie energie e  l'attenzione  sul mio obiettivo, lasciando perdere qualsiasi cosa superflua che non mi aiuti in quello che voglio fare.

    Maxbjj - Ivan, ricordi per molti versi il classico judoka o jiutsuka d'altri tempi, poche chiacchiere e molta sostanza. Credi che oggi siano più importanti i traguardi sportivi o il marketing?

    Ivan Tomasetti - Secondo me sono importanti entrambi, ma se non hai traguardi sportivi su cosa fai il marketing? E se hai traguardi sportivi ma nessuno lo sa ti servono a poco. Quindi secondo me bisogna fare entrambe le cose, ma prima sarebbe meglio avere qualcosa su cui fare marketing. Purtroppo vedo sempre più spesso gente che non ha vinto niente spacciarsi per un super campione. Se questi dedicassero meno tempo a fare marketing e un po di più ad allenarsi le cose andrebbero molto meglio.

    Maxbjj - Judo, Sambo, Jiu Jitsu, Grappling cosa c'è nel tuo futuro? Le MMA o aspiri a scalare le vette del Jiu-Jitsu? 

    Ivan Tomasetti - Le MMA mi attirano molto pero non mi piace tantissimo allenarmi di striking e non vorrei presentarmi ad un match impreparato, poi ho sempre la scelta se fare un match di medio livello di MMA o un Mondiale o Europeo di altre discipline e posticipo sempre il mio ingresso in gabbia. Per ora vorrei concentrarmi sul BJJ, Grappling FIGMMA e Sambo, poi vedremo per le MMA. Però se mi capitasse un incontro in un periodo non impegnato potrei valutare di farlo.

    Maxbjj - Ho letto che oggi ti stai concentrando più sul BJJ che non sul Judo. Perché non ti appassiona più il Judo?

    Ivan Tomasetti - Il judo non mi appassiona più per vari motivi: prima di tutto il regolamento, oltre ad aver vietato le tecniche che facevo di più hanno fatto diventare questo sport noioso dove non contano più tanto gli attacchi quanto le penalità che riesci a far prendere all’avversario, poi per essere competitivi nel judo bisogna fare soltanto judo ed allenarsi con i più forti, ora che sono uscito dal centro sportivo, senza gli sparring partner adeguati non riuscirei ad essere competitivo come prima, e non mi sembra il caso di competere per le briciole di quello che avevo prima. Inoltre per fare le gare importanti di judo bisogna essere mandati dalla federazione a loro completa discrezione e già più di una volta non ho fatto le gare che meritavo di fare e non voglio più mettermi in questa situazione.

    Maxbjj - Essendo un esperto di lotta in piedi come vedi il livello di questa fase del combattimento nel BJJ e quali sarebbero secondo te le tecniche che un Jitsero dovrebbe imparare assolutamente prima di diventare una cintura nera?
    Ivan Tomasetti - Il livello della lotta in piedi nel BJJ è parecchio basso, però vedo che molte accademie si stanno interessando a migliorare questo aspetto. Il problema è che è difficile riuscire a migliorare la lotta in piedi nel BJJ in quanto il regolamento del Judo al momento è molto diverso da quello che serve nel BJJ e quindi un insegnante standard di Judo dovrebbe impararsi il regolamento del BJJ per insegnare le tecniche adatte a questo sport. Secondo me il modo migliore per imparare la lotta in piedi è allenarsi con qualche judoka che pratichi anche BJJ o in alternativa il Sambo** che ha un regolamento molto simile al BJJ. Secondo me non ci sono delle tecniche specifiche che un Jitsero dovrebbe conoscere ma bensì un minimo di bagaglio tecnico in quanto la lotta in piedi fa parte del BJJ, quindi da una cintura nera mi aspetto che sappia tenere la posizione di guardia in piedi, sappia un po di lavoro sulle prese, come rompere le prese e poi due o tre tecniche, quelle che consiglio sono Kata Guruma, Te Guruma e Sumi Gaeshi, mentre sconsiglio tutte le ancate in quanto con un piccolo errore ci troviamo il nostro avversario sulla schiena.

    Maxbjj - Il 2014 è stato per te un anno iniziato nel migliore dei modi tanti traguardi raggiunti in giro per il mondo e, con le medaglie, anche riconoscimenti internazionali, come l'articolo a te dedicato apparso su Gracie Magazine. Te l'aspettavi? 


    Ivan Tomasetti - Eh si devo dire che mi aspettavo un anno un pò in sordina per il mio primo anno da marrone, mentre invece è stato proprio un exploit. Come prima gara da marrone ho vinto il trial per Abu Dhabi a Varsavia che mi ha dato molta confidenza, poi l’Open dell’Europeo vincendo tutti gli incontri in 30’’ e poi tutto il resto. Una cosa divertente è che ho preso la marrone a luglio 2013 e dopo neanche un anno già tutti mi chiedono quando passerò nera. Direi che c’è tempo ancora e vorrei essere sicuro di essere competitivo con le nere prima di passare, anche se la voglia di andare a fare qualche ankle lock tra le nere è grande.

    Maxbjj - Quale è stata l'esperienza umana  più formativa tra le tante che hai fatto a partire dall'Europeo di Lisbona 2014 che hai vinto, ricordiamolo, nella categoria Open?

    Ivan Tomasetti - Come esperienza umana sicuramente è l’insegnamento, mi piace tanto insegnare alle persone a lottare, non tanto partire da zero quanto prendere un lottatore che già ha delle buone basi e colmare le sue lacune e migliorare i sui punti forti, andare a lavorare sui dettagli, ecc… Purtroppo non riesco ad avere un corso mio, tra lavoro e gare non ho molto tempo libero, ma fortunatamente sono stato chiamato molto spesso per seminari in varie palestre e mi piace poter dare alle persone delle tecniche o soluzioni nuove per il loro BJJ, poi quando vedo in gara che il lavoro fatto funziona e da i suoi frutti mi sento bene e sono contento di aver aiutato quel atleta a raggiungere il suo obiettivo.

    Maxbjj - Ho letto che quando facevi Judo eri nei Carabinieri oggi qual'è il tuo lavoro, sei sempre nell'Arma?

    Ivan Tomasetti - Come lavoro faccio l’istruttore di difesa personale per L’Arma dei Carabinieri in un centro dove formiamo le unità di peacekeeping per le Nazioni Unite.

    Maxbjj - Quale è stata la tua esperienza professionale più formativa in questo tuo incarico? 

    Ivan Tomasetti - Sicuramente il corso per diventate formatore degli istruttori di Combattives che è il sistema di difesa personale dell’esercito USA basato sul BJJ e MMA. Il Combattives è il giusto mix tra sport e difesa personale, non vengono mostrate leve fantascientifiche ma neanche spider guards o lapel guards. Viene insegnato un BJJ molto basico e di facilissimo apprendimento con metodologia di insegnamento all’avanguardia. Infatti il corso basico di combattives in 5 giorni di allenamento intensivo (9h al gg) rende una persona normale capace di gestire l’aggressione da parte di un malintenzionato non addestrato. Un’altra cosa che mi piace molto di questo sistema di difesa personale è che ha una sua forma agonistica, ci sono parecchie gare di combattives interne all’esercito americano con un regolamento che sanziona comportamenti che sarebbero sconvenienti in una situazione di combattimento reale (come ad esempio tirare in guardia). Credo molto in questo sistema in quanto l’ho provato con i miei allievi militari ed ho avuto risultati stupefacenti.

    Il corso si è articolato in 4 settimane con 8 ore di allenamento al giorno e 2 di studio e il bello è che a meta corso c’era l’europeo di Lisbona. Infatti questa gara è stata una delle più strane della mia carriera, sono arrivato stanco per tutto il lavoro fatto in 2 settimane intensive di corso, infatti quando ho combattuto in categoria ho vinto la semifinale con un avversario molto abbordabile solo per 2 punti, mentre in finale con Pontes non sono proprio riuscito a stargli dietro fisicamente e mi ha finalizzato, dopo questo ho dormito un paio d’ore al palazzetto e mi sono sentito come rinato infatti ho finalizzato tutti in 30’’, è stato proprio strano passare nel giro di poche ore da una condizione pessima ad una ottima.

    Maxbjj - Questo sistema di difesa personale è una novità in Italia sarà possibile apprenderlo anche qui da noi?

    Ivan Tomasetti - Certo, verrà integrato nel programma di difesa personale FIGMMA che sto sviluppando insieme a Filippo Stabile ed a breve faremo anche dei corsi Combattives per civili.

    Maxbjj - Ho letto che un errore che vedi nei jitseri è quello di eseguire single leg e double leg in incontri col Gi. Nella finale WPJJC 2014 hai vanificato tutti i single leg del tuo avversario tranne uno che ha permesso al tuo avversario di vincere. Potresti spiegarci dove risiede l'errore di voler applicare queste tecniche col Gi e se con le opportune modifiche potrebbero essere utilizzate?

    Ivan Tomasetti - Si, secondo me è un errore fare single leg e duble leg con il kimono in quanto basta prendere la cintura e il pantalone per proiettare l’avversario. Ad Abu Dhabi è vero che ho preso un duble leg, ma è stata un’azione anomala, lui ha provato un single leg che ho difeso e contrattaccato proiettandolo, ma durante la proiezione mi è successo di fare un giro strano perché non volevo cadergli sopra e restare incastrato nella sua mezza guardia, e mi sono ritrovato in piedi sbilanciato davanti a lui, a quel punto lui ha solo allungato le braccia e preso le gambe, ma se vedi il resto dell’incontro nelle 2 volte che ha preso ha attaccato le gambe è caduto. Con il kimono è sbagliato andare a prendere con 2 mani una gamba ed è sbagliato andare in ginocchio mentre lo si fa.

    Con il gi al posto del duble leg l’ideale sarebbe fare il Morote Gari che sarebbe molto simile ma si entra con la spalla sullo stomaco e non si va in ginocchio, mentre per il single leg la tecnica simile è il Te Guruma dove si blocca un braccio e si prende la gamba per sollevare l’avversario. 


     segue...

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    note.
    *  Nome: Bruno Ivan
    Cognome: Tomasetti
    Nato a: San Miguel di Tucumàn il: 20/12/1983 
    Grado: Cintura nera 4° dan F.I.L.K.A.M.
                Cintura marrone di Brazilian Jiu-Jitsu
    Inquadramento Tecnico:
    Maestro di Grappling e BJJ FILA
    Allenatore FILA di MMA
    Allenatore di Sambo e Sambo Combat FIAS
    Istruttore 3° Livello di Combattives


     ** Per chi desiderasse avvicinarsi al Sambo, l’8 giugno ci sarà il campionato italiano a Genova e per chi volesse migliorare in piedi Ivan consiglia di andare alla gara, sia come atleta che come spettatore:"ci sarà un briefing sul regolamento ad inizio gara e l’attrezzatura fornita dalla federazione, e la gara ha un costo molto basso comparato con le nostre gare di BJJ… solo 15 euro!"

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