Maxbjj
- Oggi i metodi più usati nelle accademie più blasonate sono o quelli
che puntano molto sulla ripetizione con l'ausilio di drill ad hoc (tipo
Atos: Galvao e Mendes) o quelli che prevedono di testare le tecniche
apprese in una successiva fase di sparring condizionato perché
sostengono che la lotta è soggetta a molte variabili e l'uso di drills
potrebbe ingenerare false risposte nel momento della gara (Marcelo
Garcia, Kit Dale). Tu che hai testato diverse metodiche di allenamento,
quali ritieni sia la migliore (sempre che esista) per assimilare le
tecniche nella maniera più rapida e funzionale.
Ivan Tomasetti -
Sicuramente non si puoi parlare in termini assoluti, perché magari per
alcune persone è meglio un sistema piuttosto che un altro. I drills
secondo me vanno bene all’inizio per memorizzare la tecnica e per
inserirli magari in qualche circuito funzionale, però una volta imparato
il movimento base (che non ci si mette tanto) per alcune tecniche va
bene lo sparring condizionato perché si viene forzati a lottare nella
situazione che si intende migliorare, e in altri casi io consiglio di
allenarsi con qualcuno di livello inferiore al proprio per cercare
l’errore dell’avversario che porta ad effettuare quella tecnica, Una
volta che la tecnica è venuta un po’ di volte si prova con un avversario
di livello più alto e cosi via. Utilizzando questi metodi sono riuscito
ad affinare la mia famosa ankle lock, ed è possibile allenarsi bene
anche con sparring partners di livello piu basso.
Maxbjj - Ormai ti conoscono tutti per i tuoi fulminei leg lock con cui chiudi spesso gli incontri prima ancora di iniziare. Cosa rende il tuo Tokui-waza(Tecnica preferita) così devastante?
Ivan Tomasetti - Questa
tecnica mi è stata insegnata da un maestro di sambo durante un ritiro
della nazionale, è stata usata la didattica del sambo ed applicata a
questo sport, poi piano piano sono riuscito ad adattarla al BJJ.
La didattica del BJJ per l’ankle lock vuole che si vada a fare una compressione al tendine d’achille che causa dolore ma non una leva articolare effettiva. Mentre la didattica del Sambo prevede di creare un’iperestensione della caviglia quindi una vera leva articolare con la compressione al tendine che diventa solo un effetto collaterale, la differenza sta nella presa e nella posizione, l’ideale è prendere il piede incrociando (piede sx sotto l’ascella sx) che blocca il movimento dell’avversario.Ci ho messo un anno e mezzo per riuscire a fare questa tecnica in maniera corretta ed efficace e per adattarla alle situazioni che si verificano nel BJJ.
Questa tecnica è devastante per un sacco di motivi:
1) Il nostro cervello protegge prima quello che è più vicino alla faccia, quindi capita spesso che la gente si “dimentichi” in giro il piedi.
2) Presa incrociata che blocca l’avversario in modo da non avere appigli per poter difendere.
3) Posizione laterale (fianco a terra) che evita che l’avversario si alzi e permette una maggior escursione per l’iperestensione del piede.
4) Il timing, ho studiato questa tecnica per applicarla a reazioni standard che si fanno ad altri attacchi, per esempio sull’uscita di bacino dalla side l’avversario mette praticamente il piede a disposizione per la leva, e la stessa cosa succede quando difende un passaggio di guardia, quindi mentre uno sta difendendo un attacco io cambio e vado a colpire il punto piu lontano dalla testa (e quindi anche meno difeso).
Maxbjj - Con la fama ci si porta dietro anche detrattori e critiche. Ne hai già ricevute per il tuo metodo poco ortodosso di lottare che potrebbe far storcere il naso a qualche purista del Brazilian Jiu-Jitsu?
Ivan Tomasetti - Non ho ricevuto molte critiche sinceramente, a parte una persona che m ha detto: “ma tu vinci solo perché fai quella tecnica” alla quale ho risposto: “guarda che vincevo anche prima di farla…”. “inoltre questa tecnica l’ho studiata ed allenata tutti i giorni per anni, non mi è stata regalata dal cielo”.
Sinceramente credo che ortodosso o no se qualcosa funziona funziona e non c’è niente da discutere, quando l’arbitro ti alza la mano vuole dire che quello che hai fatto va bene.
Maxbjj - Cos'è del Brazilan Jiu-Jitsu lifestyle che non ti piace(per lifestyle intendo mode, tic, esagerazioni che circondano il mondo dei lottatori dell'arte suave)?
Ivan Tomasetti - Non
mi piacciono i cosi detti “campioni di facebook” persone che non hanno
mai vinto niente o tante volte neanche gareggiato o vinto perché erano
da soli in categoria che si presentano con il nuovo fenomeno del BJJ.
Un’altra cosa che non sopporto è la compravendita delle cinture, ci vorrebbe un modo di controllare queste cose, magari un esame a livello di federazione per le cinture nere per verificare le effettive capacità.
Maxbjj - Per essere sempre sulla breccia e inanellare vittorie come stai facendo tu sicuramente un aspetto da non sottovalutare deve essere anche la "mente". Che ruolo gioco il "muscolo" cerebrale nel successo di un lottatore, e quali sono i maggiori ostacoli che un atleta deve riuscire a domare nella propria mente per non lasciarsi sopraffare da pensieri e paure pre-gara?
Ivan Tomasetti - La
mente è tutto, puoi vincere con un braccio rotto o stanchissimo ma se
la testa è da un’altra parte si perde facilmente anche con atleti molti
piu deboli.
Il mio approccio ideale alla gara è quello di non pensarci, meno penso alla gara e meglio la faccio. Se potessi teletrasportarmi direttamente al palazzetto 1h prima di combattere lo farei.
Il maggior problema di chi affronta una gara è la paura di perdere, di fare brutta figura, ecc… Se uno ha paura di perdere perde, se uno ha paura di fare brutta figura la fa, se uno ha paura di fare un errore lo farà, un consiglio che posso dare è quello di pensare in positivo, mi spiego non devo andare alla gara con il pensiero di non perdere, ma devo avere voglia di vincere , non devo avere paura di fare qualche errore, ma devo pensare a cosa voglio fare durante l’incontro, ecc…
Comunque sono del parere che un atleta che combatte in una gara comunque vada merita rispetto perché si è messo in gioco, non importa se si ha vinto o perso, non importa se ha lottato bene o male, in qualsiasi caso si è messo in gioco e ha fatto il meglio che poteva fare un quella situazione e sicuramente ha imparato qualcosa. E molte persone non hanno il coraggio di mettersi in gioco, e tante volte sono proprio questi quelli che criticano. Rispetto e onore per chi combatte.
Poi dal punto di vista tecnico la gara vale come 100 allenamenti, avete notate che una volta che fate una tecnica in gara poi vi viene sempre? Questo succede perché una volta che fate una tecnica in un momento di stress il cervello la assimila al 100% perché la vede come soluzione al quel tipo di stress.
Maxbjj - Tutti ricordano l'incontro con Kennan Cornelius è il momento in cui stavi per finalizzarlo dopo una spettacolare contro-tecnica. Sei pronto a riaffrontarlo di nuovo quando sarai nera e come pensi di poterlo battere visto che le cronache ci dicono abbia delle caviglie di gomma?
Ivan Tomasetti - Mi
piacerebbe un sacco incontrare Keenan di nuovo mi è rimasto un po di
amaro in bocca dall’ultima volta, non ci sono solo le leve ai piedi, si
può vincere in tanti modi… poi comunque se gli prendo il piede una
tiratina provo a dargliela.
Maxbjj
- Un altro famoso Judoka che ha deciso di cimentarsi nel Brazilian
Jiu-Jitsu è lo statunitense Travis Stevens, cosa ci dici del suo Judo e
ti piacerebbe affrontarlo con le regole IBJJF?
Ivan Tomasetti - Travis è più leggero di me e come judoka non lo conosco benissimo, pero ci lotterei molto volentieri.
Maxbjj
- Oggi sei il numero uno nel ranking IBJJF nelle cinture marroni, un
traguardo prestigioso per te e per il Brazilian jiu Jitsu in Italia.
Come vedi il Jiu-Jitsu nel nostro paese e quali, secondo te, sono gli
ostacoli da superare nel nostro paese (a me vengono in mente le rivalità
tra federazioni e tra accademie) per arrivare ai livelli del Jiu-Jitsu
espresso fuori confine (sempre che non lo si abbia già raggiunto)?
Ivan Tomasetti - L’italia
purtroppo non ha una grandissima tradizione negli sport di lotta, nei
vari sport come nel BJJ ci sono delle punte di diamante che sono a
livello internazionale, ma il livello medio non è molto alto, comunque
secondo me in Europa non abbiamo molto da invidiare agli altri paesi
mentre siamo ancora lontani da Brasile e USA.
La differenza sostanziale la fanno i numeri, li ci sono molti più praticanti il che implica due cose: molte più possibilità di trovare il talento naturale, e molti più sparring partner di livello. Purtroppo la maggior parte delle accademie non ha un numero sufficiente di allievi da poter permettere all’istruttore di dedicarsi solo all’insegnamento, questo implica che debba avere un altro lavoro e non concentrarsi esclusivamente sul corso e preclude anche la possibilità di avere 2 allenamenti di bjj al giorno.
Una cosa molto utile sarebbe di tralasciare le rivalità tra accademie, la gara è una cosa ma visto che siamo ancora in pochi a praticare questo sport l’unione fa la forza, allenarsi e fare sparring con persone diverse dalle solite è un grosso vantaggio che viene molto sottovalutato nel Brazilian Jiu-Jitsu.
Un altro problema in Italia sono i costi delle gare, mentre in Brasile e USA appena uno diventa bravino trova già uno sponsor pronto ad aiutarlo, da noi è molto difficile.
Maxbjj - Il tuo prossimo traguardo immagino sia il Mondiale negli Stati Uniti. Ci vuoi anticipare con chi ti allenerai e che tipo di preparazione seguirai per arrivare in forma all'appuntamento clou della stagione agonistica?
Ivan Tomasetti - Purtroppo
per il mondiale non ho fatto una grossa preparazione perché mi sono
fatto male ad un dito a Copenaghen e sono dovuto stare fermo, volevo
andare ad allenarmi a Roma con i miei compagni di squadra dell’Aeterna
ma sia per l’infortunio che per lavoro non sono potuto andare. A
malincuore ho dovuto anche saltare il campionato italiano di grappling
FIGMMA dove cercavo il 4° titolo consecutivo.
Però fortunatamente sono riuscito a recuperare in tempo il dito e ora sono pronto per partire per il mondiale e vediamo come va… ho una categoria molto forte, dei primi 4 della ranking list in 3 siamo nella mia categoria e dei primi 10 in 5… sarà un bella gara combattuta
Maxbjj - Grazie Ivan per il tempo che mi hai concesso ti auguro grandi traguardi nel prossimo futuro e ti lascio carta bianca se vuoi aggiungere qualcosa, salutare o ringraziare qualcuno?
Ivan Tomasetti - Beh si vorrei ringraziare i miei Sponsors per il supporto fornito finora: Manto (mantostore.eu) e Bjjstore.eu (attivo a breve). Vorrei ringraziare il mio preparatore atletico Daniele Blancuzzi e il mio dietologo Diego Fortuna.
Vorrei anche ringraziare la mia squadra Aeterna Jiu Jitsu che mi aiuta sempre a prepararmi al meglio per le competizioni quando scendo a Roma, purtroppo Luca Anacoreta non verrà al mondiale con me per un infortunio al collo durante la coppa podio e gli auguro una pronta guarigione.
Ringrazio tutti i miei amici che mi hanno dato una mano ad allenarmi per queste gare, specialmente Alessandro Grandis, Andrea Capretti, e Michael Kennicker. Grazie ancora per questo spazio sul tuo blog e a presto!!
Ivan numero 1 anche fuori dal tatami
RispondiEliminaGrande Ivan!!!
RispondiEliminaMichele