Qualcuno si ricorda il famigerato strangolamento con una mano l'azambuja choke? Beh all'interno delle competizioni ebbe vita breve. La IBJJF decise di bannarlo. Poi fu la volta del tallone nel colletto, poi del piede nella cintura.
Oggi assistiamo a nuove guardie (lapel guard) che sfruttano le prese alla parte finale del bavero o così avremo prese indistruttibili a due mani, piedi che vanno a spingere fin dentro al Gi o gambe che si avvolgono intorno ad altre gambe e ai baveri in intrecci inestricabili. Tutte queste cose, oggi, sono permesse. Allora mi chiedo: perché vietare il knee reaping e le prese all'interno delle maniche e dei pantaloni dell'avversario? Se è solo per un motivo di sicurezza la lista si allungherebbe a dismisura.
Lo sanno i Judoka come si riducono le dita dei piedi a forza di spazzate o quelle delle mani dopo anni di prese sui judogi, per non parlare di spalle dislocate e gomiti rotti in seguito a cadute rovinose dovute a proiezioni legali. Come nel Judo si sono rese illegali proiezioni che prevedono prese alle gambe per non favorire lottatori, sambisti e jitseri così nel Bjj si impediscono gli intrecci di gambe e la possibilità di fare molte chiavi alle gambe per ragioni di sicurezza in realtà per non favorire i lottatori esperti nelle chiavi agli arti inferiori (si sa storicamente ai Gracie i Sapateri non sono mai andati a genio). Il risultato è un impoverimento dell'arte ma non solo.
Questo è quello che succede quando si impedisce di superare linee immaginarie: avremo atleti che simulano peggio che i calciatori pur di vincere. Il jiu-jitsu è lotta, la lotta è movimento se si limitano i movimenti queste sono le conseguenze e da arbitro l'ultima cosa che vorrei decidere e chi, tra due atleti, merita la squalifica in un simile caso.
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