"Competere è una delle più spaventosa e snervanti cosa per me. Ai mondiali l'altr'anno ho vomitato tra ogni incontro. Sentivo il mio stomaco aggripparsi ogni volta che vedevo il ragazzo con cui avrei dovuto lottare.Le mie mani diventavano umide, il mio cuore pompava e potevo sentirlo nelle orecchie ogni volta che pensavo a quando sarei salito sul tatami.
Ero nauseato, quando ho visto i miei amici e familiari guardarmi, non volevo deluderli, ma poi quando salgo sul tatami ho gli stessi pensieri sempre:" Tutto quello che devi fare è combattere più duramente possibile", e ricordo a me stesso che sono qui per testarmi e tutti gli altri pensieri e sensazioni esistono solo nella mia testa, no sono reali tangibili. L'unica cosa che è reale è Il momento, l'istinto, Il combattimento".
Keenan Cornelius
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