domenica 7 gennaio 2018

Mehdi: "non mi piace la 'mentalità' menzognera e rissaiola dei Gracie"

Abbiamo visto come sensei George Kastriot Mehdi sia un maestro molto severo e un sostenitore di un Judo tradizionale e di certi valori quali serietà e disciplina. Anche nei confronti del Jiu-Jitsu non la manda a dire.

 Non è un segreto a Rio che a Mehdi  non piacciano i Gracie o, per meglio dire, non sono i Gracie a non piacergli ma la loro "mentalità" che definisce menzognera e rissaiola.

"Fare risse e mentire, non mi piace, il Judo dovrebbe farti diventare una persona migliore, non qualcuno che combatte per strada". Menziona come esempio di menzogna quando Helio Gracie annunciò che un "campione" di Judo francese stava imparando da lui. "Ero solo un principiante, non un campione", dice Mehdi. Sempre a proposito di bugie, la storia del jiu-jitsu fatta da Rorion la definisce una cazzata.

Per quanto Mehdi possa non aver amato Carlos e Helio e i loro fratelli, non si è mai rifiutato di insegnare ai loro figli e ai loro allievi. Oltre a Rickson e ai fratelli Behring, Carlson Jr., Mario Sperry, Murilo Bustamante, Wallid Ismail e molti altri hanno passato del tempo sui tatami di Mehdi. Secondo un istruttore jiu-jitsu (anch'egli ex studente Mehdi), Rolls Gracie stesso ha imparato il judo da Mehdi.

A Mehdi piaceva Carlson ma era Helio più di chiunque altro che non sopportava anche per quell'episodio dell'aprile 1968, quando Helio Gracie "invase" il dojo di Mehdi a Ipanema.

Non è solo la "mentalità" dei Gracie che a Mehdi non piace è anche l'enfasi che i Gracie mettono nel combattimento a terra. Secondo sensei Mehdi i Gracie enfatizzano il combattimento a terra perché, dicono essere efficace e più realistico. In una situazione di lotta di strada o di autodifesa, ci si possono aspettare quattro cose.

1. L'aggressore probabilmente sarà più grande.
2. Attaccherà  per primo.
3. L'aggredito probabilmente si butterà in clich per evitare di essere colpito di nuovo. 
4. Prima o poi, una o entrambe le persone  cadrà a terra. 

Il sistema Gracie è basato su queste quattro ipotesi. L'interpretazione di Mehdi è diversa. I Gracie enfatizzavano il combattimento a terra perché "non sanno proiettare". Perché sporcarti i vestiti se non devi, dice Mehdi? Per Mehdi una buona proiezione può rendere superfluo il combattimento a terra. E anche se il combattimento continua, sarai in una posizione molto migliore dopo aver proiettato o sbattuto il tuo avversario a terra. Ukemi o no ukemi, fa male.

Anche una proiezione eseguita correttamente è bella da vedere mentre tenere qualcuno tra le gambe per l'intero combattimento o incontro, mentre è ok per una donna in una situazione di sopravvivenza di strada, è sconveniente per un artista marziale addestrato. Romero Jacare, Sylvio e Rickson Gracie, credono che Mehdi abbia ragione. 

Tuttavia, quando due combattenti si eguagliano e le regole permettono loro di stare in guardia, è inevitabile che ciò accada. È un problema di regole, o di arbitraggio, piuttosto che di tecniche, dice Sylvio. Mehdi è completamente d'accordo. Sono le regole che rendono il jiu-jitsu ciò che è e ciò che non dovrebbe essere. Questo è esattamente ciò che è sbagliato in questo. Questo è il punto. 

L'articolo di Roberto Pedreira su George Kastriot Mehdi  apparve su The Global Training Report nel 2000. Immediatamente, GTR e Pedreira furono accusati di essere "anti-Gracie" e "pro-Judo". Cosa aveva fatto Roberto per meritarsi questa accusa? Aveva osato presentare una visione della storia diversa da quella presentata in Gracies in Action.

Chissà se con questo post sarò anch'io accusato di essere "anti-BJJ" e "pro-Judo". E' buffo come nell'ambiente sia considerato "anti-BJJ" per certi miei post e fuori, per lo stesso  motivo, troppo "pro-BJJ".

fonti


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