martedì 15 dicembre 2015

L'UFC non è il Colosseo

























Non c'è onore nel colpire un avversario sconfitto. Così come Ronda, anche Aldo è stato detronizzato da un K.O. per poi essere finito con due colpi di grazia, due hammer fist (pugni a martello).

"L'ARBITRO DEVE FERMARE L'INCONTRO QUANDO UN ATLETA E' RESO INCOSCIENTE PER UN COLPO"
Unified Rules

Se l'arbitro non è in grado di far rispettare il regolamento le commissioni atletiche dovrebbero trovare delle soluzioni per evitare questo barbarico Coup de grâce.

Non meglio si è comportato Herb Dean, nell'incontro Weidman vs Rockhold, quando alla fine del terzo Round, nonostantre le inesistenti difese di Weidman, non ha interrotto il match. Mentre  Joe Rogan  si chiedeva a bordo gabbia, cose stesse aspettando Herb Dean a fermare il pestaggio, questi era li, a un passo dagli atleti, a guardare Rockhold che in 40 secondi tempestava il volto di Weidmann, scarsamente difeso,  con una cinquantina di colpi, tra  pugni e gomitate. Il regolamento c'è e andrebbe fatto rispettare senza deroghe, senza eccezioni di sorta.

Il bello di questo sport è vedere due atleti scambiarsi colpi in maniera sportiva. Dov'è lo sport quando uno dei due fighter non è più in grado di difendersi  o accetta di subire una valanga di colpi senza opporre valide difese?

In tutto questo non c'è onore e non ci vedo una dimostrazione di coraggio: coraggio è ammettere di aver perso e chiedere mercé o concederla se si è vincitori. Chiedere mercé infatti non è  chiedere pietà, non è rendere le armi da vile: è una richiesta fondata sul merito, e concederla non è una forma di debolezza. Chi concede l'onore delle armi e non infierisce, fa suo il codice cavalleresco e rende ossequio al valore dell'avversario sconfitto.

Finire un avversario sconfitto col colpo di grazia, come un Maramaldo qualunque, non fa di nessun fighter un vero combattente. Un vero combattente ha "il cuore compassionevole. Egli comprende l'amarezza della vita" come scrisse, a proposito di Musashi, Eiji Yoshikawa.


Ma cosa ci possiamo aspettare da gente che usa verbi quali: UMILIARE, PUNIRE, DISTRUGGERE declinati al futuro? Servirebbe nell'Ottagono più codice cavalleresco e meno Colosseo dove, ricordiamo, i Gladiatori feriti a morte o sconfitti veniva finiti con un colpo di martello alla testa.

2 commenti:

  1. Sono d'accordo con la tua visione ma quando c'è in palio un titolo mondiale l'arbitro lascia ancora qualche colpo per essere sicuro che l'incontro sia veramente finito. È ancora successo che un colpo poteva sembrare un ko e in realtà alla fine l'incontro si è concluso diversamente. Tutti i combattimenti in una finale preferirebbero ricevere un colpo in più piuttosto che vedersi stoppare l'incontro quando non è ancora finito. La linea è molto sottile ma il Colosseo è altro.

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    1. A mio avviso l'esistenza di qualche "comeback" o il titolo in palio non giustificano il fatto che il regolamento non sia appilcato e che si debba assistere ad atleti colpiti quando sono incoscienti o semi incoscienti. Gli effetti deleteri che questa pratica avrà sugli atleti a lungo termine sono ben noti, così come altre pratiche pericolose quali il taglio del peso. Prima o poi dovranno prendere provvedimenti per la salvaguardia degli atleti e per togliere alle MMA lo stigma di sport senza regole che si porta dietro anche per queste deroghe al regolamento, altrimenti la stampa continuerà a sparare a zero sulle MMA e sarà difficile spiegare che colpire qualcuno svenuto sia normale perché non lo è affatto.

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