"Sbagliando si impara" è un modo di dire che pone enfasi sullo sbaglio invece dicendo "imparando si sbaglia" si pone l'accento sull'apprendimento non sullo sbaglio. Di colpo, così, lo sbaglio sarà percepito come conseguenza del processo di apprendimento.
Non c'è apprendimento senza errori occorre capire la natura dell'errore e superarlo. L’esperienza degli errori commessi, in se non insegna nulla se non si è disposti a correggerli.
Spesso, però, non correggiamo gli errori perché ad alcuni di essi non vogliamo rinunciare! Impariamo dagli errori solo quando siamo motivati e concentrati a migliorarci e quando siamo disposti a mettere in discussione una nostra vecchia convinzione.
A volte dopo un errore ci si giustifica dicendo “sbagliando si impara” o come strategia per ammorbidire una delusione. Se non si è pronti a provare, e non si comprende l'utilità dello sbaglio, difficilmente si arriva ad imparare qualcosa.
Gli adulti spesso rinunciano a provare perché sono terrorizzati dagli sbagli e cercano di non commetterne mai. I bambini già in tenera età imparano a stigmatizzare gli errori perché viene loro insegnato che gli errori sono la cosa peggiore che possano fare, che chi è più bravo sbaglia meno.
Tante persone non iniziano il Jiu Jitsu, o lo abbandono, perché hanno paura di sbagliare, paura di fallire, paura di sentirsi inadeguati, convinzione di “non essere portati per”.
Come superare la paura di sbagliare? Affrontare le sfide nello stesso modo in cui un bambino impara a camminare. Il bambino quando cade non si giudica non considera quella caduta uno sbaglio, si rialza in piedi e riprova fino a quando riesce a mantenere la stazione eretta senza più cadere.
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