mercoledì 5 aprile 2017

Ovviamente senza creare polemiche sterili come sempre



Questo il lungo post apparso questa mattina sulla mia pagina personale di Facebook firmato AV (Andrea Verdemare) in risposta ad mio post nel quale mi sono occupato di una video intervista  da lui realizzata a Borgonovo.

"Condivido per correttezza questo post, inerente ad un tuo articolo sul blog sulla mia "intervista" a Alessandro Borgonovo. Il progetto di AOJ è focalizzato sul gruppo giovanile, che come saprai non è censito nel sito ibjjf come ranking (sono presenti solo adult e master). In questo post tutti i risultati fatti a nome ATOS sono loro atleti del progetto Believe&Achieve supportato da AlbinoPreto.



Il fatto che la loro metodologia di insegnamento e allenamento sia differente non sta a significare "migliore" o "peggiore", che gli sparring siano duri lo posso garantire io e chiunque abbia visitato l'accademia. AOJ è un ottimo posto per allenarsi come ce ne sono molti al mondo, sta ad ognuno di noi scegliere quello che incontra meglio le nostre esigenze senza ancorarsi all'immagine che ci viene proposta o andare contro corrente per partito preso. Sicuramente abbiamo solide realtà anche in Italia nessuno le scredita...io stesso sto cercando di costruirne una, ma con molta umiltà frequento i fratelli Mendes per imparare da loro tecniche e metodologie, cercando di portare quello che reputo buono in patria. Fatto assodato è che ogni metodo ha bisogno di tempo per dare i propri frutti.

Nel tuo post non è stata citata Serena è 20sima nel ranking, il che è una bella svista visto che è la cintura nera adult italiana posizionata più in alto nel ranking mondiale...tuttavia il ranking non è affidabile al 100% per le proprie valutazioni, nel mio caso ad esempio ho lottato molte gare nei master quest'anno e i punti dei miei podi sono finiti nel ranking master, oppure ci sono persone che giustamente gareggiano anche negli assoluti e quindi fanno più punti, come ci sono persone che non hanno possibilità di gareggiare e invece magari sono grandissimi atleti...perciò credo che questo sistema non sia in alcun modo affidabile per poter fare valutazioni.

Ci tenevo a darti una mia opinione poichè il post è partito da qualcosa di mio, ovviamente senza creare polemiche sterili come sempre". 

Non credo che Borgonovo abbia scelta la AOJ per la presenza del progetto giovanile ma bensì per la presenza di due pluricampioni del mondo e per le loro metodiche, che ha definito "differenti", come "differenti" ha definito gli sparring partner con cui si allena. Nel mio post ho solo fatto notare che nell'accademia AOJ, al momento, non ci sono agonisti poi così DIVERSI rispetto all'Italia e che anzi in Italia abbiamo delle eccellenze che nulla hanno da invidiare a quelle sfornate da accademie blasonate come quelle dei Mendes. Il fatto che Borgonovo sia stato invitato proprio dai Mendes a lasciare la sua accademia (argomento controverso: è corretto che un campione faccia campagna acquisti nelle accademie dove è invitato a fare seminari?) sta a dimostrare che il livello del Jiu Jitsu in Italia non è poi così male.

Non vedo perché avrei dovuto nominare Serena Gabrielli dal momento che mi sono concentrato esclusivamente sugli atleti maschi adulti per verificare se i nuovi sparring partner di Borgonovo presenti alla AOJ siano veramente così DIVERSI come lui ha affermato. Per farlo ho usato l'unico strumento a mia disposizione, ovvero il ranking IBJJF, pur sapendo tutti i limiti che ha, ma non ce ne sono altri.

Andrea Verdemare scrive che in Italia ci sono solide realtà. Bene! In veste di "Ambasciatore del Jiu Jitsu" potrebbe incominciare a valorizzarle partendo da quelle della sua città dove poli d'eccellenza non mancano.  Buon lavoro.

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