E' inutile che introduca Gian Paolo Doretti, ma per i più giovani ricordiamo che è stato trai i primi a praticare BJJ in Italia noto per il suo sito Fight or Die (poi GrapplerInsider) il primo in Italia a dare spazio, nel lontano 1998, al BJJ e a quello che allora si chiamava Vale Tudo. Poi ricordiamo il suo blog My Road to Black al quale mi sono ispirati per il mio blog. Per me è un piacere e un onore ospitarlo nel blog e presentarvi un suo video di difesa personale targato jiu jitsu brasiliano.
"In principio, tutto noi che ci avvicinammo al Gracie Jiu Jitsu volevamo apprendere questa incredibile arte che aveva dimostrato la sua efficacia dentro un ottagono di metallo. La formula era magicamente semplice: colpi base tanto da poter chiudere la distanza, portare a terra e sottomettere l’avversario. Magico, seppur scientifico!
"In principio, tutto noi che ci avvicinammo al Gracie Jiu Jitsu volevamo apprendere questa incredibile arte che aveva dimostrato la sua efficacia dentro un ottagono di metallo. La formula era magicamente semplice: colpi base tanto da poter chiudere la distanza, portare a terra e sottomettere l’avversario. Magico, seppur scientifico!
Tutte le tecniche che i Gracie proponevano avevano questo comun denominatore: controllare e dominare!
Nessuna tecnica votata alla ricerca dei punti, non c’era un uso così maniacale dei baveri e sulla schiena si rotolava davvero poco!
Con il passare degli anni il nome Gracie è stato sfocato da quello delle accademie più famose che sfornavano talenti plurimedagliati. Così, la necessità di creare competizioni, e di competere, ebbe la meglio.
Non disquisiremo se ciò sia stato un vantaggio o meno. Quando si cresce si comprende la difficoltà nel cogliere le molteplici facce della stessa medaglia e ci si ritrae - speriamo - in un saggio silenzio.
Tuttavia, il mio insegnamento ha ritrovato vigore nell’idea di principio.
Trovo, ad esempio, assurdo che un Jitsuka non sappia cosa sia uno tsuki e come tirarlo. Trovo imperdonabile che egli non sappia cosa sia un mae-geri e come tirarlo.
Trovo bizzarro che egli non sappia fare dei rudimentali blocchi con le braccia o evasioni con il tronco.
Trovo imbarazzante che egli non studi almeno le principali tecniche di difesa personale che i Gracie appresero e proposero.
Altresì, trovo imperdonabile che egli non sappia chi siano i Gracie. Come trovo imperdonabile che non conosca figure come Kano, Ueshiba, Funakoshi tanto per citarne alcuni.
Imperdonabile che non sappiano elencare, o meno, le differenze tra i vari stili di arti marziali come il Karate, il Judo, il Ju Jitsu, l’Aikido, il Kung-fu, la Muay Thai, Il Sambo, tanto per citarne alcuni.
Imperdonabile che egli non abbia mai letto un saggio sulle arti marziali o un testo riguardante gli aspetti “interiori” che queste discipline, nelle loro formule evolute, si sono portate con sè.
Ecco perchè con i giovani, e non solo, parliamo molto di questi aspetti.
Ecco perchè, nella mia accademia, si studia il delicatissimo impianto della “difesa personale” anche elencando i molti imbarazzi che questo comparto include.
Il video, è un estratto di una tipica lezione dove non solo spiego la sequenza, ma anche il possibile scenario, il tutto condito dalla tipica gestualità ed accento romano."
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Quali sarebbero questi fantomatici aspetti "interiori"? Dai Gracie lezioni di morale anche no
RispondiEliminaciao Matteo. Intendevo le diverse discipline marziali, non necessariamente il Gracie Jiu Jitsu.
Eliminahttps://www.bjjee.com/articles/bjj-black-belts-point-of-view-why-jiu-jitsu-is-not-suitable-for-street-fighting/
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