"Per essere un combattente servono tre cose: tecnica, preparazione fisica e carattere. Se non si dispone di queste tre cose, è meglio non salire sul ring. Il carattere, ovvero il coraggio, non può essere comprato in farmacia, non è una medicina". Euclide Pereira
Soprannominato "Diabo Louro", il Diavolo Biondo, Euclide Pereira è stato uno dei migliori combattenti di Vale Tudo di tutti i tempi. Nella sua lunga carriera è uscito vincitore in più 300 incontri e a fare le spese del suo stile tecnico ed eclettico sono stati nomi ben più famosi di lui come: Carlos Gracie, Ivan Gomes, Waldemar Santana e Rei Zulu.
La sua formazione come fighter iniziò a Recife, capitale dello Stato di Pernambuco nel nord est del Brasile, con la pratica del Jiu-Jitsu, la Luta-Livre sportiva, la Boxe e la Capoeira nella scuola di Jose Jurandir Moura. Jurandir era stato un allievo di George Gracie, Pedro Hemeterio e Takeo Yano (un esperto giapponese di jiu-jitsu e judo che fece centinaia di combattimenti di vale-tudo in Brasile). Jurandir per quell'epoca era un coach di mentalità aperta, un antesignano del cross-training. Sosteneva che per essere un buon lotttaore di VT occorressero 5 discipline: judo, jiu-jitsu, boxe,karate e Capoeira.
Nella sua accademia era coadiuvato da altri maestri come José Maria Freitas allenatore di Luta-Livre, José Fidelis esperto di Boxe, e Maestro Hayashi Kawamura per il karate. Tutti influirono con le loro conoscenze alla formazione di Euclides Pereira.
Stiamo parlandodi un tempo in cui le MMA non si chiamavano ancor Vale Tudo ma Luta-Livre Americana, era la fine degli anni 50 e nel nord est del Brasile questa modalità di combattimente divenne molto popolare.
Le regole erano semplici: niente dita negli occhi, morsi, colpi bassi, calpestare e colpire con il pugno chiuso. I match erano di sei round di cinque minuti o tre da 10.
Per compensare la limitazione di non poter colpire di pugno i combattenti iniziarono ben presto a utilizzare il colpo a mano aperta chiamato la "scala". Il colpo veniva allenato contro sacchi di sabbia e alla fine il colpo finì per avere quasi la stessa violenza dei pugni.
Le regole erano semplici: niente dita negli occhi, morsi, colpi bassi, calpestare e colpire con il pugno chiuso. I match erano di sei round di cinque minuti o tre da 10.
Per compensare la limitazione di non poter colpire di pugno i combattenti iniziarono ben presto a utilizzare il colpo a mano aperta chiamato la "scala". Il colpo veniva allenato contro sacchi di sabbia e alla fine il colpo finì per avere quasi la stessa violenza dei pugni.
La carriera di
Euclides come lottatore professionista di vale Tudo incomincia nel 1962 nel suo incontro d'esordio contro Aparecido Silva, un discepolo dei fratelli Tairovitch per la trasmissione televisiva TV Ringues Torres. Il programma andava in onda sulla TV del Jornal do comércio de Recife ogni Lunedi per l'intero nord-est. Era sponsorizzato dall'industria cotoniera Torres, da cui il nome Ringues Torres.
Gli atleti allora, non seguivano diete equilibrate, non facevano uso di integratori non avevano team con specialisti nelle diverse discipline. Le borse non gli permettevano di vivere esclusivamente di sport e la maggior parte di loro aveva un'altro lavoro. Il livello tecnico si andò evolvendo grazie sopratutto a partire da quel programma TV che fu responsabile per lo sviluppo di questo nuovo sport da combattimento.
Ricordando quei tempi Hugo Lyra, uno dei maggiori impresari, dice che oggi le MMA sono molto più violente e i giudici impiegano troppo tempo per fermare la lotta. Ciò che non è cambiato da allora è quello che il pubblico vuole vedere. Le persone si dirigevano al salone confezioni del Clube Portuguêse pensando di vedere K.O. e volti sfigurati."Volevano vedere il sangue. La verità è questa", dice Diogene Moraes, il più famoso arbitro dell'epoca.
Euclide Pereira dopo aver battuto tutti i suoi possibili avversari nella sua divisione di peso, la 65 kg, decise di provare nella categoria 85kg ed è qui che la sua fama nel nord e nord est del Brasile iniziò a crescere, vittoria dopo vittoria.
Gli atleti allora, non seguivano diete equilibrate, non facevano uso di integratori non avevano team con specialisti nelle diverse discipline. Le borse non gli permettevano di vivere esclusivamente di sport e la maggior parte di loro aveva un'altro lavoro. Il livello tecnico si andò evolvendo grazie sopratutto a partire da quel programma TV che fu responsabile per lo sviluppo di questo nuovo sport da combattimento.
Ricordando quei tempi Hugo Lyra, uno dei maggiori impresari, dice che oggi le MMA sono molto più violente e i giudici impiegano troppo tempo per fermare la lotta. Ciò che non è cambiato da allora è quello che il pubblico vuole vedere. Le persone si dirigevano al salone confezioni del Clube Portuguêse pensando di vedere K.O. e volti sfigurati."Volevano vedere il sangue. La verità è questa", dice Diogene Moraes, il più famoso arbitro dell'epoca.
Euclide Pereira dopo aver battuto tutti i suoi possibili avversari nella sua divisione di peso, la 65 kg, decise di provare nella categoria 85kg ed è qui che la sua fama nel nord e nord est del Brasile iniziò a crescere, vittoria dopo vittoria.
Nel 1964 , dopo che Euclides Pereira aveva pareggiato con Ivan Gomes, Carlson Gracie disse:"Voglio mettere Euclides Pereira alla prova". La sua lotta contro Carlson Gracie richiese una pianificazione di 4 anni fino a quando tutte le condizioni imposte dai Gracie furono accettate. In quel periodo Carlson si servì di Ivan Gomes come sparring per prepararsi al match.
contro Carlson Gracie |
Finalmente nel settembre 1968 il match si disputò e per l'eccezionale afflusso di pubblico l'incontro fu tenuto allo stadio Fonte Nova. Euclide pose fine ai 10 anni di imbattibilità del primogenito di Carlos Gracie, fondatore del Gracie jiu Jitsu, vincendo il match ai punti dopo 6 round da 5 minuti. Per Carlos fu l'unica sconfitta della sua carriera. Dei due fu Carlos a scendere dal ring più provato, con il naso rotto e la regione oculare gravemente danneggiata dai precisi e potenti colpi di Euclide.
Per il quotidiano Estradiolo Fonte Nova di Salvador di Baia si trattò del match dell'anno. Fu una battaglia dura, uno scontro sanguinoso. Euclide dice di ricordarsi Carlos piangente dopo la sconfitta e lo zio Elio che gli urlava di alzarsi.
La rivincita tra i due non ci fu mai perché a dispetto di tutti gli sforzi del manager di Euclides Pereira, Carlson non volle riaffrontarlo di nuovo. Armando Wriedt dice che allora Carlson avrebbe dovuto abbandonare l'insegnamento per prepararsi al re-match e non se la sentì. Di Euclide, Armando, in un intervista disse che era sicuramente più forte di chiunque altro all'interno dell'accademia Gracie perché mentre loro si allenavano di jiu jitsu per insegnarlo lui lo studiava per combattere di vale tudo.
Un altro famoso lottatore che incrociò il cammino di Euclides fu Waldemar Santana, il campione di Salvador. Waldemar Santana fu l'unico che sconfisse nel 1951 Helio Gracie con Kimura pareggio in un incontro sanguinoso della durata di 10 round nel 1959 mentre con Carlson Gracie perse nel 1956 e ci pareggiò ben 5 volte (1955, 1957, 1959 e 1971).
Contro Euclides Waldemar perse tre volte solo nel 1967, nel 1968 Euclides lo colpirà così forte, in uno dei primi round, che Santana decise di abbandonare il ring lasciando i suoi fans increduli.
Il diavolo biondo e il "leopardo nero", o la "pantera nera", come era soprannominato Santana, si sarebbero ancora incontrati per un ultimo incontro nella capitale Brasilia. Questa volta Euclides Pereira vinse per decisione, ma Santana disputò una grande lotta resistendo fino alla fine. A dispetto della loro rivalità sportiva quando il Leopardo Nero si ammalò nel 1980, Euclides Pereira andò in ospedale a fargli visita, e rilasciò pubbliche attestazioni di stima, ricordandolo come uno dei combattenti più importanti della storia del Vale-tudo.
secondo incontro con Santana |
I Santana erano una famiglia di lottatori e Euclide li affrontò e sconfisse tutti! Oltre a Waldemar Santana,(che come abbiamo visto egli sconfisse ben cinque volte), vinse anche Waldo Santana (tre volte), Maneca Santana (due volte) e Aurino Santana (una volta).
con Ivan Gomes 1964 |
Euclides Pereira affrontò un altra leggenda del Vale Tudo, per ben 5 volte, Ivan Gomes l'altro e unico lottatore a non aver mai perso un incontro nella sua carriera professionistica. C'è da dire che Ivan era forse 30 kg più pesante di Euclide!
uno dei 5 pareggi |
ultimo incontro 1974 |
Il loro primo incontro si disputò a Recife nel 1964, l'ultimo nel giugno del 1974 nella capitale Brasília al Ginásio do Colégio Marista. Il giornale Correio Braziliense riportava nella cronaca sportiva che Ivan Gomes era allora imbattuto con 385 combattimenti disputati mentre Euclides Pereira con 366. La lotta, come le loro precedenti 4 terminò in un pareggio.
Djalma " Fidelão " Fidélis, un gigante che avrebbe potuto rompere una noce di cocco con le mani, Hilário Silva, Renato "Escorpião", Cicero "Dragao" Silveira, Sebastião Geraldo, Criança, Hercules, Demonio do Ringue, Balbino, Dedy Balbino, King-Kong, Juarez Ferreira, Aurino Santana, Pinheirão, Bernadão sono solo alcuni dei molti campioni oggi sconosciuti ma che all'epoca erano rinomati per essere grandi lottatori e che Euclide Pereira affrontò sul ring sconfiggendoli uno dopo l'altro.
Verso la fine della sua carriera, Euclide venne sfidato da un giovane e selvaggio lottatore di 100 kg per 1,90 m il gigantesco Rei Zulu. Era un fighter imprevedibile, poteva calciare e colpire in tutti i modi più strani, e amava gettare gli avversario fuori dal ring. A 40 anni, e molto più leggero del suo rivale di ben 30 kg, Euclides riuscirà ad imporsi al suo sfidante sia in piedi che a terra dove lo finirà dalla mezza guardia chiudendolo in una perfetta ghigliottina. L'ultima battaglia di Euclides Pereira fu un match disputatosi nel 1985 sulle 10 riprese contro un giovane lottatore di circo di 100 kg.
Rei Zulu una montagna di muscoli |
La carriera di Euclides Pereira nel vale-tudo fu folgorante. Si sarebbe ritirato imbattuto solo dopo due decenni e mezzo e centinaia di combattimenti (la maggior parte dei quali, contro avversari molto più pesanti). Pereira, a dispetto dei suoi grandi successi sportivi, non divenne mai però una celebrità a Rio perché all'epoca in quella città non si svolgevano match significativi e perché il vale tudo incominciò ad essere famoso solo a partire dagli anni 90.
contro Zulu |
Euclides era un atleta completo: sapeva boxare, tirare calci e lottare a terra, ma la sua arma principale era il calcio circolare alla testa e quello frontale con il quale mise al tappeto molti avversari, lo stesso devastante calcio di Anderson Silva che spense le lampadine a Vitor Belfort nell'UFC 126. Dentro e fuori dal ring Euclides emanava un forte carisma, ed era un gentiluomo sempre umile.
Tra gli atleti che nelle MMA oggi più piaciono al "diavolo biondo" c'è Anderson Silva che egli apprezza per tecnica, tranquillità e concentrazione, ma anche Minotauro, Lyoto Machida e Júnior Cigano: "Questi sono quelli che hanno più abilità. La maggior parte sono solo rissosi, violenti e senza stile".
Con i fighter di oggi è piuttosto polemico: ricorda che ai suoi tempi non c'erano protezioni di nessun tipo ne categorie di peso e gli incontri erano ad oltranza (ndr. a volte decidevano di proseguire finché c'era la luce visto che si disputavano all'aperto)."E 'assurdo che gli atleti di oggi siano esausti dopo il primo round", ma la differenza più grande rispetto ad oggi -conclude Pereira - erano gli ingaggi. Allora per rimediare un po' di soldi bisognava lottare ogni settimana.
Nel vedere le sue foto oggi stupisce come il volto di Euclides Pereira, che nella sua carriera ha disputato più di 300 incontri di Vale Tudo a mani nude, non sia coperto di cicatrici. "Ero molto vanitosa e mi preoccupavo per il mio fisico. Dopo gli scontri, ho sempre fatto impacchi caldi sul viso e massaggi. Due giorni dopo ogni incontro avevo recuperato", questo il segreto per preservare i suoi connotati incontro dopo incontro.
A 72 anni Euclides Pereira continua da allenarsi tre volte a settimana. Non ho in programma nessun match ma se trovassi uno sfidante sarei pronto a tornare su di un ring - dice sorridendo a chi gli chiede il motivo di tanta dedizione e allenamento. Che lo spirito battagliero non si sia assopito con gli anni lo conferma la moglie Vanya Macedo che racconta divertita in un'intervista, come spesso si svegli durante la notte per il timore che il marito la colpisca con qualche pugno perchè Euclides ha l'abitudine di gesticolare durante il sonno mentre sogna di combattere sul ring.
contro Renato "Escorpião" |
"Quando combatti
sei nel tuo territorio, combatti con le tecniche che hai allenato,
combatti con tutto il tuo cuore, non lasciare che niente ti trattenga,
nella lotta lascia tutto scorrere, e fa in modo che le tue abilità si
mostrino."
Euclide Pereira
Euclide Pereira
fonti.
Questi post di storia della lotta, del bjj, del vale tudo sono molto ben scritti e presentati. Lo avevo già notato in altre occasioni. Complimenti. Potresti pensare di fare un sito dedicato alla documentazione storica.
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