Mentre tutti sembrano contro Toquinho, Mario Sperry spende alcune parole in sua difesa e nel farlo smentisce il suo ex socio Murilo Bustamante.
"Non mi ricordo che abbia ferito compagni di squadra in maniera intenzionale. Ha fatto male gli altri e si è fatto male, proprio come qualsiasi altro atleta. A dire la verità, mi ricordo di aver visto che si sia fatto più male lui di quanti si siano fatti male per colpa sua. Penso che avrebbe dovuto prestare più attenzione alla reazione del suo avversario e l'arbitro. Inoltre ha avuto diversi problemi con atleti che hanno battuto e poi continuato a lottare dopo che lui aveva rilasciato la sottomissione, e prima che l'arbitro interrompesse. A mio parere questo può ostacolare il tuo giudizio su quando rilasciare una finalizzazione nel bel mezzo di un incontro."
Mario Sperry conferma la mia ipotesi che Toquinho è stato condizionato da avversari che c'hanno marciato e così ora lui prima di lasciare una finalizzazione vuole l'assoluta certezza di aver vinto. Un metodo sicuramente non propriamente corretto ma non certo con l'intenzione di procurare volontarimente delle lesioni ai suoi avversari.
Renzo Gracie, un'altro dei pochi ad aver speso delle parole in difesa di Toquinho, dice:"Ho appena guardare la lotta... non aveva cattive intenzioni. Il suo avversario è andato nella direzione sbagliata. Quindi, se c'è stata una lesione ha più a che fare con il modo in cui il suo avversario cerca di uscire piuttosto che le sue intenzioni ... Siamo in un business di lotta. Se iniziamo una caccia alle streghe l'intensità del nostro sport svanirà. Siamo tenuti a farci del male."
Mario Sperry conferma la mia ipotesi che Toquinho è stato condizionato da avversari che c'hanno marciato e così ora lui prima di lasciare una finalizzazione vuole l'assoluta certezza di aver vinto. Un metodo sicuramente non propriamente corretto ma non certo con l'intenzione di procurare volontarimente delle lesioni ai suoi avversari.
Renzo Gracie, un'altro dei pochi ad aver speso delle parole in difesa di Toquinho, dice:"Ho appena guardare la lotta... non aveva cattive intenzioni. Il suo avversario è andato nella direzione sbagliata. Quindi, se c'è stata una lesione ha più a che fare con il modo in cui il suo avversario cerca di uscire piuttosto che le sue intenzioni ... Siamo in un business di lotta. Se iniziamo una caccia alle streghe l'intensità del nostro sport svanirà. Siamo tenuti a farci del male."
Chiedo scusa ai miei lettori se sto intasando il blog con post su questo argomento e vi chiedo ancora un pò di pazienza... ne ho in serbo qualcun'altro.
Ciao Maxxx, e complimenti per il tuo ottimo blog.
RispondiEliminaDal video del fattaccio si vede che Pierce batte non appena il ginocchio va in torsione. Come dice Renzo Gracie, in quel momento è difficile per chi porta l'attacco cambiare qualcosa, visto che è sdraiato, con le gambe intrecciate e i due corpi sono in movimento. Sono attimi.
D'altra parte però è vero che una volta che Pierce ha battuto vigorosamente sulla coscia di Toquinho quest'ultimo ha proseguito comunque nella leva. E ricordiamoci che si tratta di una leva molto molto delicata e pericolosa. In questo caso il fatto che il brasiliano vuole assicurarsi della vittoria, perché in casi precedenti la finalizzazione non è stata riconosciuta, non lo giustifica affatto secondo me. Potrebbe andar bene per finalizzazioni in cui c'è un maggior controllo, ma non per le articolazioni delle ginocchia.
Sull'entità della sanzione non ho le competenze per esprimere un parere, però da un professionista mi aspetto che in una situazione del genere "faccia il suo", quindi che lasci la presa. Pierce si sarebbe stirato comunque il legamento,per le ragioni condivisibili che dice Renzo Gracie, ma nessuno avrebbe avuto motivo di rimproverare un atteggiamento antisportivo a Toquinho.
Sul fatto che Toquinho andava sanzionato non ci sono dubbi, il vizio di tenere la gamba se lo deve togliere, ma trasformarlo nell'uomo nero non è giustificato. Nel caso specifico poi c'è da dire che anche Pierce è stato antisportivo, a modo suo, afferrando la rete, mentre l'arbitro anche incompetente perché invece di fermare Toquinho si è gettato sulla coscia di Pierce e nel movimento ha perso del tempo prezioso. Sul fatto che non molli la presa nel momento che Pierce ha battuto può sembrare antisportivo ma è l'arbitro che deve essere rapido e dare lo stop, dopo di questo se la finalizzazione non viene lascita si configura una situazione da sanzionare, queste sono le regole. Grazie per il commento e i complimenti e posso sapere da chi li ho ricevuti? ;-)
RispondiEliminaCerto e anzi scusa, se non mi sono firmato! un saluto da Lorenzo, assiduo frequentatore del tuo blog e praticante della bella arte soave.
EliminaSe si sanziona uno perche continua la finalizzazione pure dopo che l'avversario si e arreso bisogna punire pure chi viene colto a battere e poi appena allentata la finalizzazione riprrendere a combattere
RispondiEliminapienamente d'accordo. oltretutto bisognerebbe ben capire "chi" decide la fine dell'incontro....l'arbitro o l'atleta con il "tap"?
Eliminala differenza è fondamentale soprattutto per decretare le eventuali aggravanti.