giovedì 20 aprile 2017

Alla clientela non interessa il Brazilian Jiu Jitsu



Qualche tempo lessi di una palestra della mia città che pubblicizzava un corso di Brazilian Jiu Jitsu. Incuriosito mandai una mail per sapere chi fosse l'istruttore. Questa la risposta del titolare: 


"Buongiorno, si avevamo corsi di Judo e Jiu Jitsu con l'insegnate ... , atleta presso l'accademia di .... Purtroppo causa sue inadempienze lavorative e professionali, siamo stati costretti a sospendere i corsi, previa anche totale disinteresse della clientela per queste discipline. Se volete passare a trovarci abbiamo corsi alternativi e più coinvolgenti, come pugilato, difesa personale, Krav Maga, ecc. Cordiali Saluti"

Certi gestori di palestre commerciali prima si rivolgono ad istruttori improvvisati e incompetenti poi dicono che il BJJ non interessa e suggeriscono corsi più coinvolgenti. Ma forse hanno ragione loro ... un corso come questo è molto più coinvolgente.

 

4 commenti:

  1. eppure,almeno da noi una cosa è vera:l'interesse per il grappling è in declino.
    Sono passato,nella mia piccola realtà di provincia,dai tempi d'oro di 4 anni fa quando avevo 16-20 allievi-di cui cinque agonisti-a quest'anno,con 5 studenti che seguono in maniera discontinua,ed una sola agonista.
    Ieri sera avevo due persone a lezione.

    Oh,Max,magari è colpa mia....però i miei agonisti vincevano e il gruppo mi sembrava bello;poi chi si sposta,chi ha problemi di lavoro,qualche immancabile conflitto caratteriale,ed i giovani che arrivano sono effettivamente attirati da pugilato,kick e autodifesa.

    A sentire le altre palestre in zona(sud Milano)viaggiano più o meno nelle nostre stesse acque:non riesco a trovarlo consolante.

    Mi auguro che da voi il trend non sia quello.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quello che tu hai provato molti altri lo hanno vissuto. Ma se alle difficoltà oggettive uniamo proprietari di palestre commerciali che si affidano ad istruttori senza esperienza e diffondono la voce che il jiu jitsu non è coinvolgente la minestra è fatta.

      Elimina
  2. Concordo anche io,
    l'interesse per questo sport e il grappling in generale da noi, In Italia intendo, è in leggere declino. Ma questo è normale, 10 15 anni fa nessuno sapeva cosa fosse (almeno in Italia) il bjj, quando in Pride si dimostrò la sua efficacia mi ricordo che ci fu un boom incredibile, boom che ha avuto il suo apice; è normale ora che sia un po calato ed è giusto così, è uno sport di nicchia, non può competere con la spettacolarità del pugilato o della kick boxing per ovvie ragioni, vedere due che si danno pugni è piu spettacolare di due che si rotolano per svariati minuti su un tatami. Se poi ci mettiamo le orride regole IBJJF che hanno snaturato totalmente quest'arte, allora la minestra non solo è fatta, è fatta e finita :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. A me questo trend negativo non risulta. Le federazioni organizzano competizioni con numeri di tutto rispetto. Il Italia, a mio avviso, il BJJ il suo apice lo deve ancora avere. Negli States oggi va di moda lo praticano le star di hollywood, attori cantanti, campioni di altre discipline sportive. La gente si rende conto che non sarà bello da vedere o spettacolare ma è divertente da praticare, si può lottare al 100% senza grossi rischi, che si può gareggiare a qualsiasi età e che funziona per l'autodifesa. Oggi l'offerta è vasta non c'è solo il regolamento IBJJF.

      Elimina