Nel faccia a faccia tra Khabib Nurmagomedov e Conor McGregor nella press conference per promuovere l' UFC 229 si è giocata una battaglia tutta psicologica.
Kabib, che non possiede le capacità istrioniche del suo avversario, ha dimostrato con la sua tranquillità una sicurezza di se che questa volta McGregor non aveva.
Kabib ha usato molto bene l'arma di ignorare McGregor, ad esempio in apertura di conferenza mentre questi lo guarda torvo lui sistema con tutta calma la sua cintura sul tavolo come se il suo avversario non ci fosse. McGregor una volta seduto mette a posto le cose sul tavolo dimostrando nervosismo. In questa conferenza è più maniacale e folle del solito.
Kabib non è uno show man ma parla piano e con brevi e concise frasi che vanno al punto. Non dimostra insicurezza e non da segni di essere colpito nel vivo dalle frecciate continue di McGregor. Dal modo in cui McGregor parla si nota che la sua respirazione è superficiale non diaframmatica le sue parole escono rapide ma non sono incisive, denotano tensione e nervosismo si vede che questa volta non sente di tenere la scena e così spinge il pedale sul trash talk sulla provocazione.
Il pronostico è difficile farlo. Per me Kabib ha dato l'impressione di essere più sicuro di se rispetto a McGregor non è caduto nelle trappole del suo avversario che questa volta mi è sembrato più sopra le righe del solito. Anche se il 90% è tutto intrattenimento per il business, alcuni suoi segnali corporali hanno lasciato trasparire alcune preoccupazioni che in altre conferenze non aveva mostrato. Anche se i segnali corporali ci dicono che a questo giro McGregor sa di dover affrontare un avversario molto duro e non sembra cosi sicuro di se come nei suoi precendenti incontri, non ha perso il suo irresistibile fascino come dice Montemagno.
Il vero e unico protagonista mediatico resta lui, è lui che riesce a dirottare sull'UFC un pubblico non solo di appassionati di MMA. Se di UFC si parla anche nei media che di solito non danno spazio alle MMA non è certo per merito del daghestano dal copricapo peloso. Una cosa è certa, se Kabib dovesse vincere non potrà brindare col whisky di McGregor.
Kabib, che non possiede le capacità istrioniche del suo avversario, ha dimostrato con la sua tranquillità una sicurezza di se che questa volta McGregor non aveva.
Kabib ha usato molto bene l'arma di ignorare McGregor, ad esempio in apertura di conferenza mentre questi lo guarda torvo lui sistema con tutta calma la sua cintura sul tavolo come se il suo avversario non ci fosse. McGregor una volta seduto mette a posto le cose sul tavolo dimostrando nervosismo. In questa conferenza è più maniacale e folle del solito.
Kabib non è uno show man ma parla piano e con brevi e concise frasi che vanno al punto. Non dimostra insicurezza e non da segni di essere colpito nel vivo dalle frecciate continue di McGregor. Dal modo in cui McGregor parla si nota che la sua respirazione è superficiale non diaframmatica le sue parole escono rapide ma non sono incisive, denotano tensione e nervosismo si vede che questa volta non sente di tenere la scena e così spinge il pedale sul trash talk sulla provocazione.
Il pronostico è difficile farlo. Per me Kabib ha dato l'impressione di essere più sicuro di se rispetto a McGregor non è caduto nelle trappole del suo avversario che questa volta mi è sembrato più sopra le righe del solito. Anche se il 90% è tutto intrattenimento per il business, alcuni suoi segnali corporali hanno lasciato trasparire alcune preoccupazioni che in altre conferenze non aveva mostrato. Anche se i segnali corporali ci dicono che a questo giro McGregor sa di dover affrontare un avversario molto duro e non sembra cosi sicuro di se come nei suoi precendenti incontri, non ha perso il suo irresistibile fascino come dice Montemagno.
Il vero e unico protagonista mediatico resta lui, è lui che riesce a dirottare sull'UFC un pubblico non solo di appassionati di MMA. Se di UFC si parla anche nei media che di solito non danno spazio alle MMA non è certo per merito del daghestano dal copricapo peloso. Una cosa è certa, se Kabib dovesse vincere non potrà brindare col whisky di McGregor.
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